NeoApotek, il veicolo di club deal nato nel novembre 2019 per iniziativa di Banca Profilo allo scopo di investire in farmacie (si veda altro articolo di BeBeez), si è alleata con Apoteca Natura Asset Management, società partecipata da Apoteca Natura, a sua volta appartenente al gruppo toscano Aboca (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione ha portato alla nascita di Apoteca Natura Holding Italia, prima società benefit a operare per il processo di consolidamento delle farmacie in Italia, affiancando finalità di beneficio comune a obiettivi di profitto.
Lo studio legale Dentons è stato advisor di NeoApotek nell’operazione, mentre Nctm Studio Legale ha assistito Apoteca Natura Asset Management.
Ricordiamo che al capitale di NeoApotek partecipano: Banca Profilo, quotata a Piazza Affari e controllata dal fondo di private equity Sator guidato da Matteo Arpe; la società milanese indipendente di private equity Route Capital Partner fondata da Marco Ferrara, Nicola Carminucci e Giuseppe Altieri; la famiglia milanese di farmacisti Riva Cocchi; e Ismaele Passoni, editore del settore. Dopo un primo round di raccolta di capitali da circa 30 milioni grazie al quale Neo Apotek a fine 2020 era arrivato ad acquisire 24 farmacie (si veda altro articolo di BeBeez), a fine marzo il portafoglio aveva raggiunto il numero di 43 farmacie (si veda qui la presentazione agli analisti dei risultati del primo trimestre 2021 di Banca Profilo). La holding lo scorso marzo ha poi aperto il secondo round, finalizzato a raccogliere altri 50 milioni di euro entro il primo semestre dell’anno e accelerare il piano di crescita aggiungendo a quelli già in portafoglio altri 35-40 punti vendita entro fine 2022 (si veda altro articolo di BeBeez). A oggi, di quel totale di 50 milioni obiettivo, si legge sempre nella presentazione agli analisti di Banca Profilo, sono state ultimate le attività di raccolta relative al nuovo aumento di capitale riferito agli investitori già soci del veicolo Apotek Invest (investitori Banca Profilo), con un risultato di 24 milioni di euro di nuove risorse equity.
Dal canto suo Aboca, attraverso Apoteca Natura, da oltre venti anni propone un modello di franchising che valorizza la professionalità del farmacista proponendo un format centrato sulla salute e i servizi offerti alle persone, basato sulla formazione dei professionisti e la collaborazione con i medici. La società controlla una rete di 770 farmacie distribuite fra Italia e Spagna, incluse le 21 farmacie comunali di Firenze acquistate a inizio 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere era stato il gruppo Comifar, leader in Italia nel settore della distribuzione intermedia dei farmaci, a cui faceva capo l’80% di Afam spa. Il restante 20% del capitale di Afam era rimasto invece di proprietà del Comune di Firenze. L’operazione era stata finanziata da Unicredit.
Fondata nel 1978 da Valentino Mercati e tuttora interamente controllata dalla famiglia, Aboca fa parte del programma Elite di Borsa Italiana. Il gruppo ha chiuso il 2019 con un fatturato di 219 milioni di euro, generando un ebitda margin del 17% e un debito netto di 85 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente). Con sede a Sansepolcro a Firenze, possiede oltre 1.000 ettari di coltivazioni biologiche di piante officinali e supervisiona tutte le fasi di produzione, fino appunto al controllo diretto delle farmacie.
Nel 2018 è diventata una società benefit, impegnandosi nella promozione della salute e del benessere, ricerca e innovazione, creazione di nuovi modelli di filiera, miglioramento dell’ambiente. Non a caso nell’ottobre 2019 il gruppo Aboca ha ottenuto da Bnp Paribas un cosiddetto positive loan, a supporto del piano di investimento 2019-2020 e condizionato al raggiungimento di specifici obiettivi eco-sostenibili (si veda altro articolo di BeBeez).