Pharma.1, veicolo costituito da un club deal di investitori privati coordinato dal docente di economia e geopolitica economica sull’Università Marconi Carlo Pelanda, ha acquistato la maggioranza della società farmaceutica Biofer. A vendere è stata la famiglia Bitossi Lapini. Rimarrà nella compagine societaria il socio storico Gianmaria Ristori.
L’acquisizione è stata finanziata da Banco Bpm e condotta con il supporto dello studio Deloitte Legal. Pharma.1 è stata assistita nella due diligence da un team dedicato di Studio Impresa di Verona. I venditori sono stati affiancati dallo studio Finfutura di Modena.
Biofer è una società modenese attiva dal 1988 nella produzione e nello sviluppo di principi attivi e forme di dosaggio farmaceutici, in particolare di eparine e di principi attivi a base di ferro. Dal 1993 è autorizzata anche alla produzione per sintesi chimica ed alla liofilizzazione per conto terzi. La società, con sede a Medolla (Modena), nel 2019 ha fatturato 30 milioni di euro, generando un ebitda di 4,3 milioni con un debito netto di 5,8 milioni (qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente). Conta 80 addetti ed esporta il 65% dela produzione in prevalenza in Paesi extra Ue. L’entrata di Pharma.1 nel capitale rappresenta il punto di partenza per un piano di crescita e sviluppo di Biofer.
“La società, che produce diversi principi attivi tra cui l’eparina, ha un ambizioso piano di espansione e costruzione di nuove iniziative industriali”, ha dichiarato Fiorenza Ferrari, nuovo amministratore delegato.
Pelanda ha aggiunto: “L’emergenza pandemica ha permesso di scoprire che l’Italia è densa di eccellenze nel settore dei farmaci, con grandi capacità innovative, e che c’è un enorme potenziale nazionale ancora non sfruttato, quindi occasione sia di qualificazione territoriale sia economica”.