Un club deal organizzato da Astraco srl ha rilevato la maggioranza della società attiva nell’automazione industriale Crippa spa (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, quest’ultima è stata acquisita tramite una società veicolo costituita ad hoc e capitalizzata dagli investitori nel club deal. L’investimento, in continuità manageriale e strategica, prevede un ulteriore coinvolgimento di Antonio Crippa, amministratore delegato della società, e un reinvestimento sostanziale da parte della famiglia fondatrice sottoforma di equity e di un vendor loan concesso all’acquirente. Equita Group e Banca Sella hanno supportato l’acquisizione con due strumenti finanziari strutturati. Il fondatore Aurelio Crippa continuerà a ricoprire il ruolo di presidente onorario della Crippa. L’obiettivo comune della nuova compagine societaria è proseguire il progetto di crescita e sviluppo già in atto.
Il club organizzato da Astraco è stato assistito da NCTM, VVR e Deloitte. Equita Group e Banca Sella sono stati supportati dallo studio legale Orrick. Crippa è stata seguita da Campa Avvocati PrimeLex, dallo studio legale associato Alpeggiani e dallo studio Palmieri e associati.
Crippa spa da oltre 70 anni è all’avanguardia nella automazione industriale grazie a un’offerta fortemente orientata alla circular economy e alla sostenibilità ambientale. La società è oggi è uno dei leader nel mondo delle macchine curvatubi e sagomatubi elettriche. I suoi settori di riferimento sono l’automotive, l’aerospace, il condizionamento (HVACR), il settore navale, l’arredamento, il piping, il comparto medicale, le aziende di prodotti per la prima infanzia, per gli impianti alimentari o di realizzazione di macchinari e accessori per il movimento terra e l’agricoltura. Il marchio Crippa è oggi riconosciuto come sinonimo di altissima precisione ingegneristica, affidabilità ed innovatività di soluzioni. L’azienda ha registrato nel 2019 ricavi consolidati pari a 37,5 milioni di euro e un ebitda di 8,2 milioni.
Astraco è una società di advisory indipendente, attiva da gennaio 2018 sotto la guida di Nino Dell’Arte (amministratore delegato) e dei partner Bernardo Calculli, Laura Della Chiara e Gianni Dini. Nino Dell’Arte ha dichiarato: “Per il team di Astraco questa acquisizione ha un significato particolare, perché realizzata in un momento di grande turbolenza di mercato. Noi tutti, assieme agli investitori del club che hanno partecipato all’acquisizione, siamo convinti che l’eccellenza italiana vada tutelata e supportata attraverso operazioni di respiro industriale e con forte attenzione alla crescita ed al perseguimento di ambiziosi percorsi di sviluppo internazionale. Le piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana e credo che, oggi più che mai, le società che hanno saputo costruire la propria leadership di prodotto sul pilastro della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica meritino grande fiducia e supporto”.
Antonio Crippa, ad di Crippa, ha commentato: “Il progetto che abbiamo davanti, che garantirà la soluzione del passaggio generazionale in azienda e la ulteriore professionalizzazione dell’organizzazione societaria, si prefigge di realizzare lo sviluppo, la continuità e la crescita della nostra società. Il momento di mercato che affrontiamo non è dei più semplici ma è proprio in questi frangenti che si aprono le migliori opportunità per le aziende che fanno dell’eccellenza e del dinamismo, assieme ad una grande attenzione per la comunità e per le persone che collaborano in azienda, i propri punti di forza”. Aurelio Crippa, presidente onorario della Crippa spa, ha concluso: “Sono convinto che l’operazione, organizzata da Astraco e fortemente voluta da tutta la famiglia Crippa, possa rappresentare un importante punto di svolta per il futuro della nostra azienda. E’ stata una decisione sofferta sino all’ultimo ma il feeling, umano e professionale, instauratosi con tutto il gruppo di lavoro, ci ha dato la necessaria confidenza e fiducia nel perfezionare un così importante passaggio assieme ai nuovi investitori”.
Un club deal di investitori organizzato sempre da Astraco aveva rilevato nell’aprile 2019 il 60% di LB Invest, holding del gruppo LB, a cui fanno capo LB Officine Meccaniche, Sermat e Sitec e che opera nel campo dell’engineering, dell’installazione e manutenzione di impianti industriali tecnologici ad alte prestazioni per la filiera della ceramica (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2018 un club deal organizzato da Astraco aveva acquistato la maggioranza della catena milanese di lunch bar tavola fredda a marchio Panini Durini, acquisendo nel dettaglio oltre il 75% del capitale di Pancioc spa, la società che gestisce la catena (si veda altro articolo di BeBeez)