di Alessandro Albano
C’è anche il fondo Back2Bonis tra i creditori di Risanamento, il gruppo immobiliare quotato a Piazza Affari, che a fine marzo ha sottoscritto con,il gruppo Lendlease e le banche finanziatrici gli accordi vincolanti relativi al futuro delle aree di Santa Giulia a Milano, nell’ambito dell’accordo di ristrutturazione del debito ex art. 56 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (l’ex art. 182-bis della Legge Fallimentare, si veda altro articolo di BeBeez).
La notizia è emersa ieri insieme ai nomi di tutti i consulenti legali coinvolti della complessa operazione che sono BonelliErede, Legance e Bertacco Recla & Partners per Lendlease; DLA Piper, Belvedere Inzaghi & Partners e Osborne Clarke per Risanamento; e Chiomenti e Gatti Pavesi Bianchi Ludovici per i creditori finanziari.
Ricordiamo che Back2Bonis è il fondo dedicato ai crediti immobiliari UTP verso aziende, gestito da Prelios sgr e sottoscritto da AMCO insieme a varie banche italiane (si veda altro articolo di BeBeez). La possibilità che Back2Bonis acquisisse la posizione di Unicredit verso Risanamento era stata ventilata giò a inizio febbraio scorso da MF Milano Finanza, che precisava che la banca aveva un’esposizione creditizia per un totale di poco più di 70 milioni di euro e che le altre banche creditrici, cioé Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Montepaschi avrebbero invece mantenuto le loro posizioni.
Come già annunciato nel comunicato di fine marzo, gli accordi siglati tra Risanamento, Lendlease e i finanziatori prevedono la fusione di Milano Santa Giulia spa in Risanamento e il trasferimento dei lotti nord del progetto Santa Giulia a un fondo comune di tipo chiuso gestito da Lendlease Italy sgr che acquisterà le aree per un corrispettivo complessivo di 648 milioni di euro (si veda qui il progetto di fusione). L’operazione consentirà di azzerare il debito del gruppo Risanamento nei confronti del ceto bancario pari a 566 milioni. Questo avverrà mediante accollo liberatorio da parte del fondo di una porzione dell’indebitamento finanziario oggetto di moratoria secondo gli accordi, pari a 529 milioni a dicembre 2022, e della porzione residua dell’indebitamento riguardante un finanziamento soci concesso da Intesa Sanpaolo, pari a 37 milioni. Successivamente, Intesa Sanpaolo sottoscriverà quote di categoria A1 del fondo per l’importo pari al finanziamento soci mentre gli altri creditori sottoscriveranno quote di categoria B2 per un importo pari al debito residuo. Infine un investitore terzo riconducibile a Lendlease verserà denaro per liberare le quote di categoria A2 e Risanamento verserà denaro per liberare le quote C. Le quote di categoria C daranno il diritto a Risanamento di ricevere il 50% dei flussi di cassa del fondo residui dopo la distribuzione dei flussi stessi alle altre categorie di quote. L‘intesa consentirà così la prosecuzione del progetto di rigenerazione urbana di Milano Santa Giulia, in vista dei giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026,
Ricordiamo che, oltre ai lotti sopracitati, il progetto Santa Giulia prevede anche anche la realizzazione di una nuova arena (Pala Italia), per ospitare le competizioni maschili di hockey sul ghiaccio e la cerimonia di apertura delle competizioni paralimpiche durante le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 (si veda altro articolo di BeBeez). Il 16 febbraio 2021 Milano Santa Giulia spa, Regione Lombardia, Comune di Milano e Città Metropolitana di Milano avevano infatti firmato il protocollo di intesa tra le parti per l’approvazione del progetto. La realizzazione del progetto dell’arena milanese richiederà un investimento complessivo di 180 milioni di euro, di cui 20 milioni per la bonifica dell’area e i restanti 160 milioni per la costruzione dell’arena. L’arena, il cui progetto è dell’archistar britannico Sir David Chipperfield (si veda altro articolo di BeBeez), sarà costruita da EVD Milan srl, società che fa capo al gruppo CTS Eventim, uno dei principali operatori internazionali nel campo dell’intrattenimento dal vivo, come annunciato a inizio settembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez).