Pernigotti spa, lo storico produttore piemontese di prodotti a base di cioccolato, fondato nel 1868 a Novi Ligure, da pochi mesi controllato da JP Morgan Asset Management attraverso il Lynstone Special Situations Fund II, si è assicurato da illimity Bank un finanziamento da 10 milioni di euro, finalizzato principalmente a supportare le esigenze di liquidità per garantirne la piena operatività (si veda qui il comunicato stampa), in concomitanza con la firma del closing dell’operazione di acquisizione da parte di JP Morgan AM annunciata a fine agosto (si veda altro articolo di BeBeez).
A vendere, come noto, è il gruppo familiare turco Toksöz, attivo nei settori alimentare-dolciario, farmaceutico ed energetico, che aveva acquisito il controllato di Pernigotti nel luglio 2013 (si veda altro articolo di BeBeez).
BonelliErede ha assistito JPMorgan AM – Global Special Situations Group sul piano legale, mentre advisor finanziario è stato Wai Capital Management. Il Gruppo Toksoz è stato invece assistito dallo studio legale Nunziante Magrone.
Ricordiamo che l’investimento viene condotto dal nuovo fondo Lynstone Special Situations Fund II, che ha chiuso la raccolta lo scorso giugno con 2,4 miliardi di dollari di impegni, da investire in aziende quotate e non quotate, in situazione di stress e distress in Europa e in America, lungo tutta struttura del capitale (si veda qui il comunicato stampa). Pernigotti versa infatti da tempo in una situazione di difficoltà finanziaria: la società ha chiuso il 2020 (ultimo bilancio disponibile) con 19,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo di 11,9 milioni e un debito netto di 3,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Con l’acquisizione si chiude quindi un lungo periodo di incertezza, iniziato nel 2018, sul destino del gruppo. Umberto Paolo Moretti, head of turnaround di illimity, ha commentato: “In quasi quattro anni di attività, illimity è costantemente cresciuta supportando il percorso di rilancio di tante aziende italiane e ponendosi come partner di riferimento per gli investitori finanziari specializzati. Siamo quindi particolarmente felici di poter affiancare JP Morgan Asset Management in questa operazione che consentirà a Pernigotti di esprimere il proprio potenziale e confermarsi come brand importante del Food Made in Italy”.
Che le traversie del gruppo si sarebbero concluse entro il 30 settembre lo avevano riferito i sindacati lo scorso luglio (si veda altro articolo di BeBeez), precisando che il controllo della società sarebbe stato acquisito da JP Morgan AM, che in precedenza in Italia ha rilevato anche Wal-cor, storico produttore cremonese di uova di Pasqua e monete di cioccolato, il cui concordato preventivo è stato omologato a fine febbraio dal Tribunale di Verona, in quel caso sulla base di un piano che prevede, oltre all’intervento del team Global Special Situations di JP Morgan Asset Management, anche Invitalia, attraverso il Fondo di intervento per la salvaguardia dell’occupazione e della continuità (si veda altro articolo di BeBeez).
Il progetto del fondo Usa è chiaramente quello di accorpare i due gruppi in modo da creare un unico polo del cioccolato. Intanto il primo obiettivo è quello di riprendere l’attività produttiva il prima possibile, in maniera da intercettare la campagna di Natale. Il tutto mantenendo l’intera produzione in Italia e facendo appunto leva sul know-how manageriale, commerciale e industriale sviluppato dall’attuale management di Walcor.
Pernigotti è stata fondata nel 1868 da Stefano Pernigotti. Era stata ceduta da Stefano Pernigotti nel 1995 alla famiglia Averna, dopo la scomparsa dei due figli ed eredi in Uruguay, a causa di un incidente stradale. Averna a sua volta aveva ceduto Pernigotti nel luglio 2013 al gruppo Toksöz. L’operazione, era stata portata a termine dalla controllata di Toksöz, Sanset, per un enterprise value di 60-70 milioni euro, sulla base di un fatturato di allora di circa 75 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Toksöz ha poi chiuso lo stabilimento di Novi Ligure nel novembre 2018, senza dismettere il marchio, mentre nel 2019 ha venduto il ramo d’azienda I&P, insieme al marchio Pernigotti Maestri Gelatieri e le relative strutture commerciali e produttive, a MEC3–Optima spa, leader mondiale nella produzione di ingredienti per il gelato, controllata dal fondo di private equity Charterhouse (si veda altro articolo di BeBeez).