Officine Maccaferri ha incassato prestiti per complessivi 20 milioni di euro da Banca Privata Leasing e Solution Bank (si veda qui il comunicato stampa), che hanno investitio 10 milioni ciascuna.
Nell’operazione le banche finanziatrici sono state assistite dallo studio Molinari Agostinelli, e dallo Studio Iuris di Modena, mentre Officine Maccaferri è stata seguita dallo Studio Prof. Avv. Andrea Zoppini e Associati.
Per il gruppo si tratta di una importante boccata di ossigeno, in quanto le nuove risorse, autorizzate dal Tribunale di Bologna con decreto del 16 luglio 2021, saranno funzionali al mantenimento della continuità di Officine Maccaferri e del Gruppo, fornendo la liquidità necessaria fino all’ottenimento dell’omologa del concordato sponsorizzata da Ad Hoc Group, consorzio di investitori composto da Carlyle, Man GLG e Stellex Capital (AHG). Quest’ultimo si era aggiudicato il 100% del capitale sociale di Officine Maccaferri a seguito dell’asta indetta dal Tribunale a inizio dicembre 2020, e si era impegnato a ricapitalizzare il gruppo al momento dell’ottenimento dell’omologa con le risorse necessarie a dare atto al piano concordatario (si veda altro articolo di BeBeez).
Ma alla fine dello scorso dicembre, il Tribunale aveva bocciato per la seconda volta il piano di AHG per Officine Maccaferri, attualmente in concordato con riserva. Infatti nel maggio 2020 l’azienda aveva depositato presso il Tribunale di Bologna una prima richiesta di concordato preventivo con riserva, dopo aver sottoscritto un accordo quadro di ristrutturazione con gli investitori di Ad Hoc Group (si veda altro articolo di BeBeez). Questi ultimi avevano presentato un primo piano di ristrutturazione di Officine Maccaferri che prevedeva l’erogazione di nuova finanza prededucibile per 60 milioni da parte del fondo e dei e suoi coinvestitori a favore di Officine Maccaferri. Il piano però non era piaciuto al Tribunale di Bologna, che aveva chiesto così delle modifiche (si veda altro articolo di BeBeez).
Ma neanche la seconda versione del piano aveva incontrato il gradimento dei giudici bolognesi, che avevano contestato il prestito ponte da 40 milioni che avrebbe dovuto garantire la continuità aziendale di Officine Maccaferri. Il tribunale aveva infatti sottolineato una serie di costi occulti, la presenza di contratti collaterali con rimandi al diritto inglese, garanzie su altre società del Gruppo Maccaferri che non possono essere concesse, potenziali conflitti di interesse che danneggerebbero gli altri creditori (si veda altro articolo di BeBeez).
Il nuovo stop avrebbe potuto mettere a rischio il futuro di Officine Maccaferri, scenario che il prestito di Solution Bank e Banca Privata Leasing sembra avere per il momento scongiurato.
Massimo Beccaro, responsabile dell’area finanza speciale del gruppo BPL, ha commentato: “In un momento di forte sofferenza economica per le imprese, il gruppo BPL a gennaio 2021 ha creato una nuova area di attività dedicata a concedere finanziamenti in prededuzione (finanza c.d. d’urgenza o interinale) ad aziende in risanamento e con un interessante piano industriale di sviluppo come le Officine Maccaferri. La nuova liquidità servirà a garantirne la continuità operativa, compresi i posti di lavoro a ciò funzionali, e il mantenimento delle relazioni commerciali”.
Frank Fogiel, direttore generale di Solution Bank, ha aggiunto: “Officine Maccaferri, da sempre presente nel territorio dell’Emilia-Romagna, ha una posizione leader a livello mondiale nel settore dell’ingegneria ambientale con alto potenziale di crescita. In questo periodo di instabilità e incertezza, Solution Bank continua a lavorare per affiancare le imprese italiane con soluzioni specifiche e mirate alle esigenze delle stesse”.
Sempre a proposito del gruppo Maccaferri, ricordiamo che nei giorni scorsi una cordata di manager soci di Hvd Partners, gruppo svizzero specializzato in turnaround di aziende in crisi finanziaria, ha vinto l’asta per le attività di Sampsistemi (Samp) srl e Sampsistemi Extrusion srl che si è tenuta lo scorso 21 luglio presso il Tribunale di Bologna. La base d’asta era di 2,3 milioni di euro con una cauzione di acquisto di 460 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez). Le due società in concordato preventivo sono entrambe parte del Gruppo Maccaferri, che a sua volta fa capo alla Seci, holding dell’omonima famiglia, dichiarata fallita a inizio luglio dallo stesso Tribunale di Bologna (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Banca Privata Leasing, ricordiamo che in occasione Idella presentazione dei conti del primo anno di attività del nuovo gruppo lo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez), quando si era presentata nella nuova veste di challenger bank, aveva anche annunciato di aver stanziato un plafond da 35 milioni di euro per la clientela pmi che ha una certa difficoltà all’accesso al credito, perché sta emergendo da una situazione di crisi, plafond he potrà essere innalzato fino a 50 milioni, per i finanziamenti in prededuzione, cioé finanziamenti che, nel corso di una procedura concorsuale, devono essere liquidati al di fuori del riparto dell’attivo. I finanziamenti saranno infatti erogati ad aziende in via di risanamento e che presentano un interessante piano industriale di sviluppo. Tra le ultime operazioni sul fronte innovativo, invece, ricordiamo che Banca Privata Leasing a inizio luglio ha erogato un prestito da 5 milioni di euro alla spv brumbrum Rent spa, veicolo delle cartolarizzazioni di crediti per l’acquisto di auto erogati da brumbrum, la nota piattaforma di italiana di compravendita online di auto usate (si veda altro articolo di BeBeez), in virtù di quanto disposto dal comma 214 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2021 che ha così modificato la Legge 130/99 sulle cartolarizzazioni, consentendo quindi agli investitori di partecipare a un’operazione di cartolarizzazione attraverso la concessione di finanziamenti alla società veicolo.
Ricordiamo infine che Solution Bank è l’ex Credito di Romagna, la banca di cui il gruppo bancario di Hong Kong SC Lowy nell’aprile 2018 ha comprato il controllo (si veda altro articolo di BeBeez) e che, mentre continua a fare la banca commerciale sul territorio al servizio delle imprese e delle famiglie, in parallelo sta ampliando l’attività al mercato dei prestiti sindacati e asset illiquidi, con particolare attenzione ai crediti sub-performing (si veda altro articolo di BeBeez). Tra le ultime operazioni, ricordiamo che lo scorso febbraio ha partecipato al pool di banche che ha siglato due accordi di ristrutturazione del debito ex art. 182-bis della Legge Fallimentare con Trevi SE (per lungo tempo socio di riferimento di Trevi Finanziaria Industriale) e la controllata Sofitre srl (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a febbraio, Solution Bank in tandem con illimity ha anche finanziato per 12 milioni di euro il marchio tessile italiano specializzato in biancheria di lusso per la casa Frette, controllato da Change Capital Partners e oggi in salute, dopo anni difficili passati a seguito del fallimento della controllante Fin.Part (si veda altro articolo di BeBeez).