Anche Fortress Investment Group, società americana controllata da Softbank, avrebbe fatto un’offerta per il Gruppo Maccaferri. Lo riferisce il Corriere della Sera.
Fortress anche uno dei fondi che sta studiando il dossier Montepaschi (si veda altro articolo di BeBeez) e che poco meno di un anno fa ha fornito 75 milioni di euro di finanza ponte ad Astaldi, sottoscrivendo insieme a King Street un bond supersenior a scadenza febbraio 2022 che è stato quotato al Third Market della Borsa di Vienna.(si veda altro articolo di BeBeez). Quel bond lo scorso ottobre è stato poi ceduto interamente a Salini Impregilo, mentre a fine novembre ne è stato deliberato l’incremento sino a un massimo di 190 milioni.
Tornando al Gruppo Maccaferri, prima di Natale anche i fondi Oxy Capital e Hps avevano presentato all’advisor Rothschild un’offerta vincolante per il salvataggio dell’intero Gruppo Maccaferri, prevedendo nuova finanza per 200 milioni di euro.
Lo scorso dicembre Carlyle aveva invece rilevato i 190 milioni di euro del prestito obbligazionario di Officine Maccaferri, quotato all’ExtraMot Pro, che paga una cedola del 5,75%, ha scadenza 2021. Era stato emesso originariamente per 200 milioni di euro nel giugno 2014 e l’ultimo prezzo ufficiale di venerdì 10 gennaio era di 87 centesimi. La notizia dell’interesse di Carlyle circolava dallo scorso novembre (si veda altro articolo di BeBeez). Carlyle sarà affiancata nell’acquisto da altri investitori finanziari internazionali interessati al bond. E sempre Officine Maccaferri è nel mirino di QuattroR sgr, che a fine ottobre aveva inviato alla società una manifestazione di interesse che riguardava sia un intervento sia in Officine Maccaferri sia in Seci (si veda altro articolo di BeBeez).
Una decisione andrà presa entro il 4 febbraio, data in cui è stata fissata l’udienza dal Tribunale di Bologna per il piano di rilancio nell’ambito del concordato in continuità, che coinvolge la capogruppo Seci e altre tre società operative. Lo scorso 3 gennaio la società aveva già chiesto una proroga per consentire la valutazione del percorso e la scelta dell’alleato.
Il Gruppo Maccaferri ha aperto a inizio giugno 2019 la procedura di concordato con riserva per Seci holding, che è la holding con cui la famiglia Maccaferri controlla il gruppo; per Seci Energia, che è la sub-holding del comparto energetico; e per Enerray, una società del settore energia. Successivamente hanno chiesto il concordato anche la società di costruzioni Sapaba, il produttore di zucchero Sadam, la società di factoring Felsinea Factor, per un totale di 400 dipendenti coinvolti sui 4.500 totali del Gruppo Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez) e Samp, società di ingegneria meccanica (si veda altro articolo di BeBeez).
Il Gruppo Maccaferri ha chiuso il 2017 con un fatturato pari 1,039 miliardi di euro, 118 milioni di ebitda e un debito di 750 milioni di euro, contratto per la maggior parte con Banca Intesa Sanpaolo, Banca Imi, Unicredit e Banco Bpm e che include anche il bond di Officine Maccaferri e i minibond da 25 milioni di euro di Sampistemi spa (si veda altro articolo di BeBeez).