Fincantieri, attraverso la controllata Fincantieri Infrastructure, acquisirà Inso – Sistemi per le Infrastrutture Sociali spa e la sua controllata SOF (si vedano qui il comunicato stampa di Inso, qui quello di Fincantieri e qui il documento di presentazione dell’investimento). INSO è in amministrazione straordinaria dal 2018, così come la sua controllante Condotte.
Per l’intero ramo core di Condotte, che comprende una serie di 13 cantieri, nell’agosto 2019 erano arrivate proposte da 22 offerenti, di cui 15 erano stati ammessi alla dataroom (si veda altro articolo di BeBeez). Si diceva che in lizza ci fossero: Salini Impregilo (nell’ambito del Progetto Italia), Pizzarotti, Icm (ex Impresa Costruzioni Maltauro), la cordata Rizzani de Eccher-Illimity, Consorzio Stabile Ifratech, Cimolai, Toto Costruzioni, Gruppo Vitali, Equitix, De Sanctis Costruzioni, Frimat Costruzioni Generali, Hitrac Engineering Group, Macquarie e China State Construction Engineering Corporation. In vendita ci sono poi i rami no-core e cioé la Tenuta di Roncigliano e altre attività, tutte oggetto di un processo autonomo di vendita, così come è stato per Cossi Costruzioni spa, ceduta nell’aprile 2019 a Salini Impregilo (si veda altro articolo di BeBeez), come è stato per Condotte America, ceduta all’americana Mastec nell’aprile scorso, e come accade ora per INSO.
L’operazione INSO sarà perfezionata a seguito dell’intervenuta autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico ai commissari straordinari per la cessione dei complessi aziendali della società. Fincantieri Infrastructure procederà con la costituzione di una newco al cui capitale parteciperanno Fincantieri in misura tendenzialmente pari al 90%, e Sviluppo Imprese Centro Italia sgr spa (Sici), in rappresentanza della Regione Toscana, per la restante quota.
Inso, fondata negli anni ‘60 e parte del gruppo Condotte dal 2012, è specializzata nello sviluppo di progetti di costruzione e fornitura di tecnologie nei settori della sanità, dell’industria e del terziario. Con un’esperienza maturata con realizzazioni in più di 20 paesi nel mondo, INSO attualmente vanta nel proprio portafoglio importanti commesse sia in Italia (la Città della Salute di Sesto San Giovanni, l’ospedale di San Gavino, di Cisanello a Pisa, di Vimercate, e il nuovo carcere di Bolzano) che all’estero (Cile, Francia, Grecia, Qatar, Algeria).
Inso vanta un carico di lavoro di circa un miliardo di euro e negli ultimi anni, in cui ha sofferto della situazione in cui si è venuto a trovare il suo azionista, sia dal punto di vista commerciale che operativo, ha registrato un fatturato medio pari a circa 150 milioni. SOF nel 2019 ha registrato un fatturato di 37,5 milioni con un carico di lavoro pari a circa 400 milioni, di cui circa il 60% legato a contratti di concessione avente durata molto estesa compresa tra i 20 e i 30 anni. Complessivamente le due società occupano circa 450 lavoratori, una forza occupazionale che sarà mantenuta con il perfezionamento dell’operazione.
Il presidente della giunta regionale della Toscana Eugenio Giani ha commentato: “L’intervento coordinato dalla presidenza di Regione Toscana e da Fincantieri nonché il dialogo con i Commissari dell’amministrazione straordinaria, nel rispetto dei ruoli, consente di raggiungere un risultato non scontato salvaguardando un patrimonio industriale, di competenze nella progettazione di opere ed infrastrutture, nonché un portafoglio di commesse tra le quali figurano importanti ospedali da realizzare anche in Toscana. Si tratta di un’operazione non speculativa che, salvando Inso, in realtà crea i presupposti per delle ricadute industriali aggiuntive nel territorio su cui avremo modo di lavorare assieme a Fincantieri. Il coinvolgimento di Sici rappresenta anche una nuova modalità per risolvere crisi aziendali nell’ambito di una visione territoriale più ampia e non solo emergenziale”.
Vittorio Gabbanini, presidente di Sici ha dichiarato: “Siamo orgogliosi che la collaborazione con Regione Toscana abbia consentito il rilancio di un’eccellenza attiva in un comparto strategico e di impatto, anche in questo momento storico: Inso ha realizzato negli ultimi 60 anni oltre 80 strutture ospedaliere e, puntando su innovazione e capacità di esecuzione, è riuscita a mantenere il valore aziendale, nonostante le crisi dei precedenti gruppi di appartenenza. Siamo convinti che l’ingresso di Fincantieri apra importanti prospettive anche in ambito regionale. Con questa operazione, Sici conferma la propria mission di partner finanziario a sostegno delle eccellenze del territorio, a fianco di realtà di assoluto standing come Fincantieri, con l’ottica di creare valore industriale e sociale tramite l’utilizzo degli strumenti di private capital”. Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, ha aggiunto: “Questa operazione si inquadra nel continuo processo di crescita e di ampliamento delle nostre competenze, e consentirà ad Inso di allargare la sua offerta anche attraverso le esperienze che il nostro Gruppo ha sviluppato nel settore dell’elettronica. Nel contempo, dal punto di vista commerciale, la rete di relazioni che Fincantieri ha stabilito in tutto il mondo agevolerà e consoliderà la presenza di Inso nel mercato, perché la società potrà valersi della capacità di Fincantieri di sostenerne l’attività operativa e lo sviluppo”.
I commissari straordinari di Inso hanno affermato: “Con il trasferimento al gruppo Fincantieri oggi autorizzato, non solo si completa il per intero il programma di cessione dei complessi aziendali di INSO, tutelando tutti i dipendenti del Gruppo (ai quali va il nostro ringraziamento per lo sforzo profuso in questi mesi) ma si valorizza un asset fondamentale per il paese che potrà contribuire, proprio in questo momento di particolare crisi conseguente alla pandemia da Covid-19, al rilancio ed all’ammodernamento delle strutture ospedaliere in italia e nel mondo”
Le aree di attività in cui opera la società sono: la costruzione, come general contractor per la realizzazione di infrastrutture per la sanità ed altri settori; le concessioni e la gestione, in cui opera direttamente o tramite la controllata Sof svolgendo servizi di facility management; la fornitura di strumentazione, come system integrator nella fornitura di apparecchiature e tecnologie medicali. Inso opera sul mercato internazionale attraverso 6 branches (Martinica, Cile, St Marteen, Grecia, Qatar, Algeria) e sul territorio nazionale, in sinergia con la controllata SOF. Tra le opere in portafoglio all’estero gli ospedali di St. Maarten, di Chillan in Cile, di Laghouat in Algeria, di Sidra in Qatar, di Tishreen in Siria, di Ajaccio e di Fontainebleau in Francia, mentre in Italia spiccano la Città della Salute di Sesto San Giovanni, l’ospedale di Vimercate, di San Gavino, di Cisanello a Pisa e il nuovo carcere di Bolzano.