Si è conclusa l’operazione di acquisizione del 100% di Conceria del Chienti, marchio storico marchigiano di interesse nazionale, da parte del club deal di AVM Gestioni sgr e del Fondo Salvaguardia Imprese di Invitalia (si veda qui il comunicato stampa).
La Conceria del Chienti Tolentino, fondata nel 1923, riparte così dopo un periodo di difficoltà, con la nuova società CTC Conceria del Chienti Società Benefit spa con soci Avm Sustainability al 51% e Invitalia con il 49%, capitale sociale interamente versato di di euro 5 milioni e un prestito obbligazionario degli azionisti di ulteriori 5 milioni. L’operazione è stata varata il 17 novembre, dopo l’omologa dell’Accordo di Ristrutturazione da parte del Tribunale di Macerata del 24 ottobre 2022.
Nel dettaglio, il Fondo Salvaguardia gestito da Invitalia per conto del MiMIt ha partecipato con una quota pari a 2,45 milioni di euro a un intervento complessivo in aumento di capitale per appunto 5 milioni di euro, oltre a un intervento di quasi equity per ulteriori 5 milioni di euro che è stato versato in parti uguali dall’investitore pubblico e da quello privato.
Invitalia è stata assistita dal proprio team di affari legali e societari guidato da Maurizio Domenico Demasi con Mario Pietro Cascavilla.
Conceria del Chienti è stata assistita dallo Studio Andreozzi & Associati di Macerata per il piano di ristrutturazione con annessa transazione fiscale e contributiva, e dallo Studio Legale Grossi per la procedura concorsuale ex 182 bis L.F. Old CTC è stata anche assistita da LMS Studio Legale nei rapporti con il ceto bancario. AVM Sustainability e CTC, rispettivamente per l’investimento e per l’operazione complessiva di acquisto e rilancio dell’azienda, sono stati assistiti da Pedersoli Studio Legale.
Rinasce così Conceria del Chienti, provincia di Macerata, una delle più antiche concerie d’Italia, con una superficie di 50mila mq. Nasce nel 1923 come Conceria Francesco Borbotti, nel 1943 assume il nome odierno. L’azienda, specializzata nella lavorazione del vitello, in un secolo di storia, si è conquistata la fiducia dei più grandi brand internazionali della calzatura e della pelletteria. Nelle scorse settimane, dopo la firma di un accordo di ristrutturazione del debito con le banche creditrici, è stata costituita la nuova Ctc Conceria del Chienti che ha un capitale di 500 mila euro.
Si tratta del primo grande investimento industriale realizzato da Invitalia spa nelle Marche attraverso il Fondo Salvaguardia Imprese, in considerazione del marchio storico di interesse nazionale CTC, della natura strategica dell’azienda per il sistema industriale marchigiano e con la storica ditta che è diventata una B-Corp all’insegna della sostenibilità circolare. Sono previsti investimenti per 14 milioni di euro, di cui 10 conferiti dai nuovi soci.
La conceria è passata attraverso un lungo periodo di crisi iniziato dieci anni fa con la richiesta di concordato seguita nel 2014 dall’ingresso nel capitale di Jihua group, società cinese controllata dalla società statale XingXing Cathay international group co ltd, quotata alla borsa di Shanghai. A fine del 2018, però, i nuovi vertici di Jihua group avevano comunicato di voler cessare tutte le loro attività fuori dalla Cina e da qui, a fronte della liquidazione in itinere, era partita la ricerca di nuovi soci.
Il percorso di turnaround si pone l’obiettivo di rafforzare il made in Italy a sostegno della continuità aziendale, rilanciando la produzione grazie a rilevanti investimenti di ammodernamento degli impianti e dei sistemi di riciclo e depurazione del sito produttivo in ottica di sostenibilità ambientale e tutelando, al contempo, la salvaguardia dell’occupazione di 19 posti di lavoro, che verranno incrementati nei prossimi anni con 33 nuove assunzioni. Si è arrivati così al doppio risultato di salvare l’azienda da un percorso di liquidazione che sembrava essere il triste epilogo di un periodo di crisi tanto che lo scorso luglio scorso aveva debiti per 19,6 milioni di cui 14,2 milioni verso banche.
Invece ora comincia un nuovo corso. L’azienda sarà green e 4.0, con l’uso massiccio di energie rinnovabili, processi di economia circolare per ridurre lo scarto, personalizzazione dei prodotti e tracciabilità delle filiere. Del consiglio di amministrazione fanno parte il presidente Andrea Stopper, socio e consigliere di Avm Gestioni sgr e azionista di maggioranza di Avm Sustainability, vice presidente Daniele Straventa, il senior Investment Manager di Invitalia, i consiglieri Raffaele Ferrara già direttore generale di Agenzia delle Entrate e Carlo Piccinini, consigliere Avm Gestioni sgr.
Il Fondo Salvaguardia Imprese è molto attivo. Lo scorso settembre lo strumento gestito da Invitalia per conto del Ministero dello Sviluppo Economico insieme a Hawk – Eye DMCC, operatore di private equity con sede a Dubai, sono andati al salvataggio di Titagarh Firema spa (Firema), storica azienda di Caserta, specializzata nella progettazione, costruzione e riparazione di materiale ferroviario, che impiega circa 400 dipendenti tra i siti di Caserta e Savona, in forte difficoltà finanziaria (si veda altro articolo di BeBeez). I due nuovi soci acquisiscono il 44% della società in aumento di capitale (si vedano qui il comunicato stampa del MISE, qui il Bollettino Antitrust e qui l’avviso al mercato e qui The Times of India).
Ricordiamo che il cosiddetto Fondo salvaimprese di Invitalia ha poi investito in una serie di aziende italiane in difficoltà, a partire da Corneliani, la griffe della moda maschile made in Italy, che aveva visto il fondo nell’estate del 2020 sottoscrivere l’accordo per un investimento di 10 milioni di euro assieme a Investcorp (che aveva investito a sua volta 7 milioni, si veda altro articolo di BeBeez). Tutta la storia si è poi però prolungata e si è definitivamente conclusa lo scorso ottobre con l’omologa del concordato (si veda altro articolo di BeBeez).
A inizio agosto, invece, il Fondo di Salvaguardia aveva partecipato al salvataggio di Conbipel spa, la catena italiana di abbigliamento prima controllata dal fondo americano Oaktree Capital Management e finita in amministrazione straordinaria nel gennaio 2021. Invitalia ha infatti affiancato il fondo Grow Capital Global Holdings PTE, operatore di private equity di Singapore fondato nel 2019 dai fratelli Ajay and Arvind Vij, che a inizio agosto ha formalmente acquisito i complessi aziendali di Conbipel (si veda altro articolo di BeBeez). A inizio giugno, invece, era stata la volta della Società Appalto Lavori Pubblici (Salp), player italiano nel settore petrolifero, che ha deliberato un aumento di capitale che è stato sottoscritto per 4 milioni di euro dal Fondo salvaimprese, per 4 milioni da Friulia, la finanziaria regionale di sviluppo del Friuli, e per 5,3 milioni da Salp International. Inoltre Invitalia e Friulia hanno garantito anche la sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertibile di 5 milioni di euro complessivi (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso febbraio, inoltre, il Fondo di Invitalia si è inserito nel salvataggio di Wal-cor, storico produttore cremonese di uova di Pasqua e monete di cioccolato, il cui concordato preventivo è stato omologato dal Tribunale di Verona, sulla base di un piano che prevede, oltre all’intervento del team Global Special Situations di JP Morgan Asset Management, appunto anche del Fondo Salvaimprese di Invitalia (si veda altro articolo di BeBeez). Peraltro poi l’operazione si amplierà anche a Pernigotti, visto che a fine agosto sempre JP Morgan Asset Management ha siglato il contratto di compravendita relativo al salvataggio dello storico produttore di cioccolato e torrone di Novi Ligure, controllato dal luglio 2013 dal gruppo familiare turco Toksöz (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto del fondo Usa è infatti quello di accorpare i due gruppi in modo da creare un unico polo del cioccolato. Nel luglio 2020, infine, ricordiamo che il Fondo di Salvaguardia aveva sottoscritto un aumento di capitale di Canepa, produttore comasco di tessuti di alta gamma (si veda altro articolo di BeBeez).