Damac Properties, gruppo immobiliare di Dubai, ha vinto l’asta per Roberto Cavalli. L’operazione ha ottenuto il via libera dal Tribunale di Milano la scorsa settimana e dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni. Lo scrive MF Fashion. L’accordo è stato raggiunto con l’assistenza degli advisor Rothschild, Gattai, Minoli Agostinelli, Alonzo Committeri & Partners per la parte fiscale e Pwc per la parte contabile.
Il marchio di moda dovrebbe essere ceduto a Vision Investment Co LLC, veicolo di Damac Properties, che dovrebbe lasciare al suo posto l’attuale ad di Cavalli, Gian Giacomo Ferraris. Damac lo scorso 14 giugno aveva presentato un’offerta vincolante per rilevare Roberto Cavalli, così come avevano fatto la OTB di Renzo Rosso, licenziataria del marchio Just Cavalli fin dal 2011 e all’investitore di private equity statunitense Bluestar Alliance, specializzato in brand di lusso (si veda altro articolo di BeBeez).
Damac, che fa capo a Hussain Sajwani, già lo scorso anno aveva annunciato la sigla di un progetto di sviluppo comune per una serie di cinque hotel di extra-lusso a brand Cavalli, il primo dei quali dovrebbe aprire nel 2023 a Dubai Marina, un progetto da 500 milioni di dollari in dieci anni.
Roberto Cavalli è stata ammessa alla procedura di concordato in bianco lo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez), con il Tribunale di Milano che ha concesso 120 giorni di tempo, fino al prossimo 3 agosto, per presentare una proposta definitiva di concordato preventivo o per la domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis. Intanto la griffe dovrà continuare a condurre interventi per uscire dalla crisi e tornare appetibile per un’acquisizione.
Il primo di questi è stata la chiusura delle attività americane (si veda altro articolo di BeBeez). Il Tribunale avrebbe chiesto esplicitamente che il piano presentato preveda un’altissima percentuale di soddisfacimento dei creditori. Il totale del debito da coprire a oggi è di 105 milioni di euro, di cui circa 47 milioni verso le banche e il resto verso fornitori e altri creditori. E infatti sembra che Damac abbia messo sul piatto appunto oltre 100 milioni di euro, con il pagamento integrale di tutti i debiti di Cavalli.
Roberto Cavalli aveva chiuso il 2017 con ricavi in leggero calo a 152,4 milioni di euro (dai 155,2 milioni del 2016) e un ebitda negativo per 7,1 milioni, ma in netto miglioramento rispetto ai -26,2 milioni del 2016, e con una perdita netta in calo a 33,6 milioni (da 55,2 milioni). Il 2018 si dice abbia chiuso con un aumento dei ricavi a oltre 160 milioni, ma il risultato operativo sarebbe stato negativo per 35 milioni (dai -45 milioni del 2017). L’information memorandum fatto circolare dall’advisor Rothschild per la vendita della griffe ipotizza per il 2019 una leggera contrazione del fatturato, a 155 milioni di euro, un margine operativo lordo negativo per 20 milioni e soprattutto un risultato operativo di nuovo in peggioramento a -45 milioni. A fine 2018 il debito bancario del gruppo era di circa 35 milioni.
La maison è controllata da Clessidra sgr dal 2015, affiancata con quote di minoranza dal fondo L-GAM e dalla cinese Chow Tai Fook Entreprises Ltd, una holding con sede a Hong Kong controllata dalla famiglia Cheng (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata condotta allora sulla base di una valutazione di 380-390 milioni di euro, per un multiplo di circa 16 volte l’ebitda del 2014, che era stato di circa 23 milioni, a fronte di ricavi per 210 milioni. Successivamente i fondi hanno ricapitalizzato la società per un totale si dice di altri 15 milioni.