I detentori delle equity-linked notes da 140 milioni di euro con scadenza 2024 hanno approvato il piano concordatario di Astaldi (si veda qui il comunicato stampa). Il gruppo delle costruzioni quotato a Piazza Affari è stato ammesso alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale diretta nell’agosto scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
Il salvataggio e rilancio di Astaldi rientra nel più ampio Progetto Italia di Salini Impregilo, un’operazione di consolidamento dell’industria nazionale, in difficoltà, delle grandi opere e delle costruzioni , che vedrà come anchor investor Cassa Depositi e Prestiti (si veda altro articolo di BeBeez). Progetto Italia permetterà in generale al settore delle costruzioni, che rappresenta circa l’8% del Pil, di rafforzarsi riavviando numerose opere bloccate e mettendo in sicurezza quelle pianificate per il prossimo triennio.
Tornando al via libera degli obbligazionisti al piano concordatario, bisogna pazientare ancora un po’ per l’ok degli obbligazionisti senior, sottoscrittori di bond senior per 750 milioni, con rendimento del 7,125% e scadenza 2020. Questi obbligazionisti dovranno riunirsi per votare il piano in seconda convocazione il 10 marzo 2020 oppure, in terza convocazione, il 24 marzo (si veda qui il comunicato stampa). L’assemblea del 25 febbraio scorso infatti non si è costituita, in quanto non è stato raggiunto il quorum costitutivo.
I voti di entrambi i gruppi di obbligazionisti saranno espressi dai loro rappresentanti all’adunanza dei creditori, fissata per il 26 marzo 2020 dinanzi al Giudice Delegato Angela Coluccio, presso la sezione fallimentare del Tribunale di Roma (si veda altro articolo di BeBeez). L’11 febbraio scorso i commissari giudiziali avevano approvato il piano concordatario, definendo la proposta “sicuramente più vantaggiosa per i creditori chirografari” rispetto allo scenario alternativo dell’amministrazione straordinaria che, a differenza del concordato in continuità, “non è volta al migliore soddisfacimento dei creditori” (si veda altro articolo di BeBeez).
La società aveva depositato il 14 febbraio 2019 piano concordatarioe domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale, ai sensi degli artt. 160, 161 e 186-bis della Legge Fallimentare (si veda altro articolo di BeBeez). Il tribunale ha poi ritenuto attuabili il piano e la proposta concordataria aggiornati dalla società nel giugno scorso (si veda altro articolo di BeBeez), in conformità all’offerta irrevocabile di Salini Impregilo, confermata poi a luglio (si veda altro articolo di BeBeez).
Il Gruppo Astaldi è uno dei principali contractor in Italia e tra i primi 25 a livello europeo nel settore delle costruzioni, in cui opera anche come promotore di iniziative in project financing. Attivo da 90 anni a livello internazionale, opera nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture pubbliche e grandi opere di ingegneria civile, prevalentemente nei comparti delle infrastrutture di trasporto, degli impianti di produzione energetica, dell’edilizia civile e industriale, del facility management, impiantistica e gestione di sistemi complessi. Opera in Italia, Europa e Turchia, Africa (Algeria), America del Nord (Canada, USA), America Latina e Far East (Indonesia, India). A fine 2018 l’indebitamento netto di Astaldi era salito a 2,05 miliardi di euro, contro gli 1,86 miliardi di fine settembre, a causa delle escussioni di garanzie subite dal gruppo.
Poco meno di un anno fa Fortress aveva fornito 75 milioni di euro di finanza ponte ad Astaldi, sottoscrivendo insieme a King Street un bond supersenior a scadenza febbraio 2022 che è stato quotato al Third Market della Borsa di Vienna.(si veda altro articolo di BeBeez). Quel bond lo scorso ottobre è stato poi ceduto interamente a Salini Impregilo, mentre a fine novembre ne è stato deliberato l’incremento sino a un massimo di 190 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).