Entro il 30 settembre passerà di nuovo di mano Pernigotti, lo storico produttore di cioccolato e torrone di Novi Ligure, controllato dal luglio 2013 dal gruppo familiare turco Toksöz, attivo nei settori alimentare-dolciario, farmaceutico ed energetico (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo hanno riferito nei giorni scorsi i sindacati, precisando che il controllo della società sarà acquisito da JP Morgan Asset Management, attraverso il veicolo Lynstone SSF Holdings, lo stesso che ha rilevato Wal-cor, storico produttore cremonese di uova di Pasqua e monete di cioccolato, il cui concordato preventivo è stato omologato a fine febbraio dal Tribunale di Verona, appunto sulla base di un piano che prevede l’intervento del team Global Special Situations di JP Morgan Asset Management insieme ad Invitalia, attraverso il Fondo di intervento per la salvaguardia dell’occupazione e della continuità (si veda altro articolo di BeBeez).
Pernigotti è uno storico produttore di cioccolato e torrone di Novi Ligure, dove è stata fondata nel 1868 da Stefano Pernigotti. Era stata ceduta da Stefano Pernigotti nel 1995 alla famiglia Averna, dopo la scomparsa dei due figli ed eredi in Uruguay, a causa di un incidente stradale. Averna a sua volta aveva ceduto Pernigotti nel luglio 2013 al gruppo Toksöz. L’operazione, era stata portata a termine dalla controllata di Toksöz, Sanset, per un enterprise value di 60-70 milioni euro, sulla base di un fatturato di allora di circa 75 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Toksöz ha poi chiuso lo stabilimento di Novi Ligure nel novembre 2018, senza dismettere il marchio, mentre nel 2019 ha venduto il ramo d’azienda I&P, insieme al marchio Pernigotti Maestri Gelatieri e le relative strutture commerciali e produttive, a MEC3–Optima spa, leader mondiale nella produzione di ingredienti per il gelato, controllata dal fondo di private equity Charterhouse (si veda altro articolo di BeBeez).
Pernigotti è da tempo in difficoltà. La società ha chiuso il 2020 con 19,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo di 11,9 milioni e un debito netto di 3,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente).