Nuovo colpo di scena nella storia del salvataggio di Pernigotti. Dopo che il gruppo turco Toksoz, detentore del marchio della storica cioccolteria nei giorni scorsi ha comunicato alla cooperativa torinese Spes il recesso dal preliminare stipulato a inizio agosto per la cessione del comparto cioccolato-torrone e dopo lo stallo delle trattative con l’imprenditore Giordano Emendatori per la cessione del ramo d’azienda I&P, con il marchio Pernigotti Maestri Gelatieri e delle relative strutture commerciali e produttive (si veda altro articolo di BeBeez), la situazione si è sbloccata alla vigilia del vertice al Mise di oggi pomeriggio.
Il ramo d’azienda Ice&Pastry (I&P) sarà infatti acquisito da MEC3–Optima spa, leader mondiale nella produzione di ingredienti per il gelato, che comprende i marchi MEC3 (fondato da Giordano Emendatori), Modecor e Giuso (si veda qui il comunicato stampa).
MEC3-Optima spa è controllata da Charterhouse Capital Partners dal novembre 2016 tramite holding riminese Cone Investments UK Ltd (si veda altro articolo di BeBeez), che ha rilevato MEC3 dal fondo Usa Riverside. Il fondo a sua volta l’aveva rilevata interamente nel 2014 da Giordano Emendatori, uscito allora dal capitale. Nello stesso periodo, MEC3 ha comprato Modecor Italiana srl, con sede a Cuvio (Varese), azienda di riferimento a livello europeo nella produzione di decorazioni per pasticceria (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio 2018 MEC3 ha rilevato anche Giuso Guido spa, storica azienda specializzata nella produzione di composti per gelateria e pasticceria artigianali (si veda altro articolo di BeBeez).
L’accordo con Pernigotti, che è stato illustrato ieri al Mise e sarà approfondito nel vertice di oggi, prevede che Pernigotti resti titolare del marchio Pernigotti 1860 e del sito produttivo di Novi Ligure, garantendo la produzione di preparati per gelato, cioccolato, praline e torrone, già ripartita dal 23 luglio scorso – tramite l’impiego del personale, dei macchinari e dello storico know-how. Il Gruppo Optima è stato assistito nell’operazione dall’advisor legale Gianni Origoni Grippo Cappelli Partners. Pernigotti è stata affiancata da Baker McKenzie per gli aspetti legali e dallo Studio Arlati Ghislandi per gli aspetti giuslavoristici.
Il Gruppo Optima considera quest’acquisizione come un ulteriore importante passo avanti nella strategia di crescita, affiancando il marchio Pernigotti Maestri Gelatieri Italiani agli altri tre che detiene. “L’acquisizione del marchio Pernigotti Maestri Gelatieri Italiani rafforza ulteriormente il gruppo Optima nei suoi piani di sviluppo e investimento nei settori in cui operiamo con successo ormai da anni in Italia e all’estero”, ha dichiarato Francesco Fattori, ceo del gruppo Optima. Pierluigi Colombi, cfo di Pernigotti spa, ha affermato: “Nel Gruppo Optima abbiamo trovato sia il soggetto ideale a cui cedere la divisione Ice&Pastry, sicuri di affidarla ai migliori professionisti del settore per farla crescere e prosperare, che un possibile partner di lungo periodo con cui collaborare nei prossimi anni a progetti sinergici. L’accordo raggiunto rappresenta un tassello fondamentale per il piano di sviluppo della divisione Confectionary grazie al consolidamento delle attività e conseguente rivalorizzazione dello stabilimento di Novi Ligure”.
Pernigotti è uno storico produttore di cioccolato e torrone di Novi Ligure, dove è stata fondata nel 1868 da Stefano Pernigotti. E’ stata ceduta da Stefano Pernigotti nel 1995 alla famiglia Averna, dopo la scomparsa dei due figli ed eredi in Uruguay, a causa di un incidente stradale. Averna a sua volta aveva ceduto Pernigotti nel luglio 2013 al gruppo familiare turco Toksöz, attivo nei settori alimentare-dolciario, farmaceutico ed energetico. L’operazione, era stata portata a termine dalla controllata di Toksöz, Sanset, per un enterprise value di 60-70 milioni euro, sulla base di un fatturato di allora di circa 75 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Toksöz ha chiuso lo stabilimento di Novi Ligure nel novembre 2018, senza dismettere il marchio. Pernigotti ha registrato nel 2017 ricavi per 51,8 milioni di euro, un ebitda negativo di 5 milioni e un debito netto di 9,5 milioni di euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).