
Colpo di scena nella telenovela Sampdoria. Merlyn Partners abbandona la partita per “l’indisponibilità del socio di maggioranza a passare la mano in un frangente così delicato per il Club, l’indisponibilità delle due principali banche creditrici della società a considerare un piano di ristrutturazione del debito nonché la decisione del consiglio di amministrazione della UC Sampdoria di non procedere con l’abbattimento del capitale sociale per perdite”. Lo si legge in una nota diffusa ieri in serata dal fondo britannico guidato da Alessandro Barnaba e dall’olandese Maarten Petermann (si veda qui il comunicato stampa).
In sostanza, dice il fondo, sono “venute meno le condizioni necessarie affinché Merlyn Partners SCSp possa investire fino a 50 milioni di euro nella UC Sampdoria e avviare immediatamente un piano industriale e di risanamento finanziario creando i presupposti per il rilancio sportivo del Club” e per questo motivo “Merlyn Advisors, società di gestione del fondo Merlyn Partners SCSp, viene così costretta a interrompere le trattative in essere avviate in data 3 novembre 2022 con il socio di maggioranza, la società e i suoi advisors”.
In particolare, ha detto Alessandro Barnaba, Co-Chief Investment Officer di Merlyn, “in mancanza delle condizioni da noi reputate necessarie, su cui abbiamo lavorato duramente in queste settimane, prime su tutte l’abbattimento del capitale sociale per perdite e il piano di ristrutturazione del debito, dobbiamo constatare che non ci sono i presupposti per poter sottoscrivere noi l’aumento di capitale che la società necessita e siamo quindi costretti a rinunciare a quella che sarebbe stata un nuova sfida difficile ma di grande fascino e importanza”.
La decisione è stata comunicata sempre ieri dallo stesso Barnaba durante l’assemblea dei soci andata ancora una volta ufficialmente deserta in seguito alla decisione di non presentarsi del socio di maggioranza Sport Spettacolo Holding srl (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che già poco prima di Natale il club aveva visto andare deserta l’assemblea degli azionisti fissata in seconda convocazione, con l’azionista di maggioranza Sport Spettacolo Holding srl che aveva chiesto di riconvocarla nei primi giorni di gennaio (si veda altro articolo di BeBeez). L’unico a presentarsi in assemblea ieri è stato Barnaba, che vi ha partecipato in qualità di rappresentante di Metis Sporting sarl, società posseduta al 100% da Merlyn Partners, in qualità di piccolo azionista della società.
Merlyn però non chiude completamente la porta. Si legge infatti in coda alla nota: “Merlyn Advisors seguirà comunque con la massima attenzione l’evoluzione della situazione. Qualora si dovessero verificare circostanze favorevoli alla realizzazione di un progetto industriale, certamente diverso per contenuti e condizioni da quello ora declinato, Merlyn potrebbe essere disponibile a considerare un intervento sempre nell’ottica, etica e professionale, di garantire un futuro adeguato alla società e un ritorno sostenibile dell’investimento”.
Intanto il fondo lascia spazio al progetto di Banca Sistema e Macquarie Bank, le principali banche finanziatrici della Sampdoria, la prima sul fronte del circolante con linee di factoring e la seconda sul fronte del medio-lungo termine con prestiti con garanzia SACE (senza pegno sulle azioni del club), di strutturare un bond convertendo nell’ordine di 30 milioni, che sarebbe emesso dalla holding della Sampdoria, sarebbe garantito dalle azioni del club e sarebbe sottoscritto da investitori istituzionali specializzati, per esempio il fondo Oaktree di cui è trapelato il nome nei giorni scorsi. La holding, poi, a sua volta, andrebbe a ricapitalizzare il club e nel frattempo proseguirebbe con più tranquillità la ricerca di un investitore stabile nel capitale della società (si veda altro articolo di BeBeez).
Merlyn nella sua nota, a proposito del progetto di Banca Sistema e Macquarie rispetto alla sua offerta, commenta: “Altre soluzioni fin qui ventilate, la cui probabilità di realizzazione reputiamo estremamente bassa, e che assomigliano più a palliativi finanziari che a veri e propri progetti di risanamento e rilancio, se anche si dovessero realizzare c’è il rischio che possano avere come unica conseguenza quella di prolungare la situazione di grande difficoltà in cui si sono venuti a trovare la società e i suoi dipendenti”. Si vedrà nelle prossime settimane chi ha ragione.
Ricordiamo che l’offerta del fondo Merlyn, presenta a Lazard advisor della Sampdoria, prevedeva la sottoscrizione integrale di un aumento di capitale da 30 milioni di euro da parte del fondo, ma anche la messa a disposizione di altri 20 milioni di euro di nuova finanza (si veda altro articolo di BeBeez). Il tutto, però, a condizione che l’equity attuale venisse valutato zero e che quindi l’attuale socio di maggioranza Sport Spettacolo Holding srl si facesse completamente da parte. Ma è proprio questo il punto. Perché l’ex presidente Massimo Ferrero non ha intenzione di lasciare la presa gratis. Una cifra ufficiale per la contropartita non è mai stata definita, ma si sa che per risolvere i problemi personali a monte sulle altre holding di famiglia attualmente in concordato ci vorrebbero circa 20–30 milioni.
Ricordiamo che, sebbene continui a essere l’eminenza grigia dietro la squadra, Ferrero da fine 2020 non ricopre più alcun ruolo nel club e nelle sue società, dopo le tensioni giudiziarie che lo hanno interessato (si veda altro articolo di BeBeez). Per salvare le sue Eleven Finance e Farvem Real Estate, entrambe appunto entrate in concordato, Ferrero aveva infatti messo in vendita la società sportiva già nel gennaio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), costituendo Rosan Trust, un trust regolato dalla legge di Jersey, Isole del Canale della Manica, e trasferendo al trustee Trust Services di Venezia, rappresentato da Gianluca Vidal, il 100% di Spettacolo Holding, che detiene fra l’altro appunto il 99,96% della Sampdoria ed è controllata al 100% da Holding Max srl, che a sua volta è detenuta da Vanessa Ferrero (figlia di Massimo) all’80%, da Giorgio Ferrero (nipote di Massimo) al 15,24% e da Unione Fiduciaria per il restante 4,76%.
Peraltro Il progetto di Merlyn non era solo di risanamento finanziario, sottolinea ancora il fondo nella nota, bensì anche industriale, sulla base di sinergie che si sarebbero potute creare con il club francese Lille Olympique Sporting Club (LOSC), che a fine 2020 il fondo ha rilevato dall’ex presidente Gerard Lopez (si veda qui il comunicato stampa di allora). Merlyn aveva infatti acquistato il debito dal fondo Elliott, allora principale creditore del club, e lo aveva poi trasformato in azioni. Le sinergie prospettate tra Lille e Sampdoria sarebbero state sulla direzione sportiva e veniva proposto anche il rafforzamento immediato della squadra anche attraverso il prestito di alcuni giocatori dal Lille con l’obiettivo di rimanere in Serie A a fine stagione 2022/2023, nell’ambito della gestione del mercato del mese di gennaio.