Il Tribunale di Brescia ha ammesso al concordato preventivo Fintyre, società italiana attiva nel mercato degli pneumatici da ricambio controllata da Bain Capital (si veda qui il comunicato stampa). Il giudice ha approvato pertanto il piano di rilancio aziendale depositato nel febbraio scorso (si veda altro articolo di BeBeez e qui la decisione del Tribunale di Brescia del luglio 2020) e formulato nell’ambito della procedura di concordato con riserva preventivo apertasi nel giugno 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre il Tribunale ha confermato i commissari giudiziali nelle persone di Stefano Midolo, Tobia Lazzari e Francesco Mazzoletti.
Il piano di concordato preventivo di Fintyre come previsto è fondato sull’ingresso dell’investitore specializzato in turnaround Springwater Capital, che rivestirà un ruolo determinante nel supporto del piano di turnaround, in qualità di nuovo azionista di controllo, con un apporto di nuove risorse nell’ordine di 43 milioni di euro. Già nel novembre scorso Springwater Capital aveva infatti presentato un’offerta che includeva un aumento di capitale che allora si diceva sarebbe stato da 50 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). L’offerta era stata inserita nel piano concordatario di Fintyre, che prevedeva che Springwater apportasse nuova finanza per circa 45 milioni di euro, dei quali 30 milioni di equity attraverso un aumento di capitale e ulteriori 15 milioni di euro di finanziamenti.
GSO Capital Partners (parte di Blackstone) che è tra i principali creditori del gruppo, con un credito di 130 milioni di euro sul totale di 270 milioni, otterrà delle azioni di categoria speciale senza diritti di voto. Le banche creditrici (esposte per circa 30 milioni, con il coinvolgimento di Hsbc, Banco BPM, BNP Paribas, IKB, ING, UBI Banca) saranno invece ripagate interamente fino all’ammontare coperto dagli asset messi a garanzia, mentre la parte restante sarà ripagata parzialmente solo per 6,56 milioni di euro. I fornitori (esposti per circa 137 milioni di euro) saranno ripagati anch’essi parzialmente: quelli di pneumatici per il 65% dei loro crediti, mentre quelli che forniscono servizi al 50%.
Inoltre l’efficienza del piano è garantita dalle linee di credito di factoring a sostegno del capitale circolante accordate da Generalfinance, sin dalle fasi di avvio della procedura concordataria e con crescente coinvolgimento nell’ottica di implementazione del piano stesso. Il piano concordatario consentirà a Fintyre di rilanciarsi nel mercato italiano, continuando a offrire ai propri clienti un vasto assortimento di prodotti e brand, oltre a una capacità distributiva capillare su tutto il territorio nonché di ristrutturare in modo significativo la complessa struttura finanziaria originata dal precedente leveraged buyout. Il piano di Fintyre, dopo l’approvazione del tribunale, dovrà essere presentato ai creditori e poi omologato dal giudice. Nella definizione e stesura del piano e nella gestione della procedura e del riassetto azionario, Fintyre è assistita da Gianni & Origoni e da Gattai, Minoli, Partners. Springwater Capital è stata seguita da Chiomenti. Allen & Overy ha affiancato il pool di banche italiane e internazionali creditrici, per gli aspetti di diritto italiano, tedesco e inglese.
Fintyre, con sede a Seriate (Bergamo), finora ha fatto capo alla holding di distribuzione di pneumatici European Tyres Distribution Limited, a sua volta controllata dal fondo Europe IV di Bain Capital. Fintyre era stata acquisita da Bain Capital nel marzo 2017, come prima società sulla quale poi il fondo ha costruito il gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere era stato BlueGem Capital e Bain Capital si era finanziato con un bond PIK (payment-in-kind) da 130 milioni di euro sottoscritto in private placement appunto da GSO Capital Partners nell’aprile 2017 ed emesso dal veicolo Neo (BC) spa (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente era stata sottoscritta da Fintyre una linea di credito super senior revolving da 30 milioni di euro per supportare l’ordinaria attività del gruppo. Il bond e la nuova linea si erano affiancate a uno strumento di debito unitranche da 40-60 milioni sottoscritto sempre da GSO Capital Partners nel 2015 per sostenere il piano di sviluppo dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel frattempo il gruppo si è mosso per ridurre il debito. Nel maggio scorso Tyre Retail srl, società con sede a Trento, controllata al 100% da Fintyre, ha siglato l’accordo per cedere 21 centri assistenza Pneusmarket localizzati in Nord Italia alla bolzanina All Tyre Service srl, a conclusione del procedimento competitivo disposto dal Tribunale di Brescia nell’ambito di una procedura di concordato preventivo in continuità diretta, collegata alla procedura maggiore, sempre in continuità diretta, cui è sottoposta anche la controllante Fintyre. All Tyre Service fa capo a fa capo all’imprenditore Umberto Prato, titolare di Sicur Tyres Group, noto distributore di pneumatici altoatesino (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che Fintyre aveva acquisito Pneusmarket nel dicembre 2015 dal gruppo Marangoni. Allora Fintyre era ancroa controllata da BlueGem Capital Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
European Tyres Distribution Limited a sua volta è il risultato di una serie di acquisizioni. All’estero nel giugno 2017 aveva comprato la divisione Tyre and Automotive Technology della tedesca REIFF (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2018 aveva rilevato la tedesca Reifen Krieg (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel maggio 2019 era stata la volta di RS Exclusiv e di TyreExpert (si veda altro articolo di BeBeez). In Italia, invece, Fintyre ha comprato La Genovese gomme (LGg) nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel 2015 aveva comprato come detto Pneusmarket dal gruppo Marangoni (si veda altro articolo di BeBeez) e nel 2016 Franco Gomme.
Dal 2020 European Tyres Distribution Limited sta portando avanti un processo di ristrutturazione del debito (si veda altro articolo di BeBeez). In Germania nel febbraio 2020 tutte le controllate del gruppo hanno portato i libri in tribunale, avviando la procedura fallimentare (si veda qui Wolk After Sales News e TyrePress). European Tyres Distribution Limited aveva chiuso il 2018 con ricavi per 1,1 miliardi, di cui 425 milioni di euro da Fintyre, un ebitda margin di oltre l’83% e un debito finanziario netto di 270 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Ma poi le cose evidentemente sono cambiate molto e il lockdown ha peggiorato il tutto.