E’ stata messa in sicurezza la situazione finanziaria di Micoperi spa, primo operatore privato italiano nei servizi per il settore oil&gas offshore, controllata dalla famiglia Bartolotti dal 1996, sia attraverso la holding Protan srl (81%) sia direttamente dall’amministratore delegato Silvio Bartolotti (8%).
La società, che era in difficoltà già dal 2017, ha infatti sottoscritto con il principale creditore, illimity Bank spa, un accordo di risanamento ai sensi dell’art. 56 del Codice della Crisi d’Impresa (l’ex art. 67 della Legge Fallimentare), imperniato sul business plan 2023-2028 predisposto con l’ausilio dell’advisor finanziario Mazars Italia e sottoposto all’attestazione di Paolo Carbone. Il piano, si legge nel verbale dell’assemblea straordinaria della società che si era tenuta lo scorso marzo, “permetterà alla società e al gruppo di cui essa fa parte di superare la contingente situazione di tensione finanziaria ed intraprendere, anche per il tramite della fusione con la società Micoperi srl, un percorso di crescita” (si vedano qui il verbale dell’assemblea e il piano di risanamento, disponibili agli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).
L’operazione era rimasta sinora sotto traccia, ma ieri illimity ha annunciato che ha perfezionato un investimento finalizzato alla revisione e ottimizzazione della capital structure della società e che ha già deliberato anche una linea di firma da 15 milioni e una di factoring da 10 milioni di euro a favore del gruppo (si veda qui il comunicato stampa).
Nel testo del business plan predisposto da Mazar si legge che a originare la crisi della società è stata in primo luogo “la crisi del settore oil&gas che ha disincentivato le principali società del comparto a investire in nuove espolorazioni e in taluni casi anche a confermare i programmi di manutenzione ordinari e straordinari” e “la pandemia covid-19 ha in seguito arresato sul nascere un’iniziale debole ripresa del settore. La società ha pertanto adottato una serie di misure volet al superamento dello stato di crisi. Già nel 2017 la società aveva avviato un tavolo di trattative coi principali creditori e finanziatori che ha portato al congelamento del debito di Micoperi a patrire dal 30 giugno 2017”.
Da allora illimity ha poi condotto un programma di acquisti sul mercato delle posizioni debitorie di Micoperi, sino ad arrivare a proporsi come unica banca creditrice controparte nelle trattative. Intanto, nell’estate CDP, nell’ambio dello strumento Patrimonio Rilancio, ha sottoscritto un bond convertendo da 34,7 milioni di euro che sarà convertito a capitale a fine 2027, mentre da piano illimity ha in essere una linea amortizing da 27,5 milioni a scadenza marzo 2028 e un finanziamento balloon da 23,86 milioni a scadenza dicembre 2027.
L’indebitamento finanziario lordo oggetto dell’operazione è di 106,6 milioni, cui 29,9 milioni di prestito obbligazionario inizialmente quotato sul mercato ExtraMot Pro e poi delistato nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez); 59 milioni verso istituti di credito e piattaforme che gestitscono UTP e NPL, che hanno acquistato i crediti dalle banche e dagli obbligazionisti; e 17,75 milioni verso società di leasing per la locazione di 2 navi e attrezzature di cui una già venduta alla società di leasing e l’altra in stato avanzato di cessione. Nell’ambito delle trattative è stato proposto ai creditori finanziari chirografari un rimborso del 50% del loro credito.
Grazie al supporto di illimity, Micoperi che già oggi vanta commesse per circa 800 milioni di euro, punta anche a incrementare il proprio valore della produzione dai 141,9 milioni del 2022 a oltre i 180 milioni di euro nel 2027. Il gruppo aveva chiuso il 2021 con ricavi pro-forma (ipotizzando Micoperi spa e Micoperi srl come già fuse) per 43,8 milioni di euro, un ebitda di 5 milioni e una perdita netta di 1,6 milioni a fronte di un debito finanziario netto di 127,8 milioni. Ricordiamo, infatti, che nel dicembre 2020 Micoperi spa ha deliberato la concessione in affitto dell’intera azienda alla newco Micoperi srl, costituita sempre dalla famiglia Bartolotti, la quale è subentrata nella esecuzione delle commesse già aggiudicate da Micoperi spa, in modo da assicurare un flusso di cassa certo alla società che nel frattempo avrebbe presentato una manovra finanziaria indipendente dall’andamento delle proprie commesse. Il tutto però a condizione che a sei mesi dalla firma dell’accordo di risanamento del debito venga condotta la fusione tra le due società.
Micoperi è stata fondata a Cagliari nel 1946 per il recupero dei relitti bellici nel mare Adriatico, e oggi ha un’operatività in tutto il mondo per l’installazione, manutenzione e decomissioning di piattaforme, costruzione di tubazioni sottomarine per il trasporto di petrolio e gas per clienti di standing internazionale, tra cui Eni, Saipem, Pemex, Sinopec, Ingl (Israel) e Snam. La società offre una gamma completa di servizi, coprendo in house l’intero ciclo produttivo, dall’esplorazione dei fondali marini all’istallazione delle piattaforme offshore e delle condotte, dalla loro realizzazione alla manutenzione, fino allo smantellamento.
Micoperi opera attraverso 15 navi di proprietà, una flotta e realizza anche parchi eolici offshore. Recentemente, la società ha portato a termine la complessa operazione di rigalleggiamento e recupero della Costa Concordia, iniziata nel 2011 e completata nel 2014.
Silvio Bartolotti ha commentato: “I settori petrolifero e dell’energia ci hanno visti protagonisti negli ultimi 77 anni della storia imprenditoriale italiana per ricerca, innovazione tecnologica, formazione e sostenibilità. Aver incontrato illimity sul finire di quest’ultima crisi petrolifera mondiale, ha rappresentato per Micoperi una grande opportunità, che proietterà la nostra società verso nuovi traguardi e la vedrà protagonista di una grande crescita dimensionale, con l’aggiudicazione – già in atto – di progetti di dimensione crescente. Un ringraziamento particolare ad illimity ed ai suoi dirigenti per aver compreso i veri valori e le potenzialità della Micoperi e della Famiglia Bartolotti sempre attenta alla difesa dell’occupazione in continua crescita”.
Umberto Paolo Moretti, head of turnaround & special situations di illimity, ha aggiunto: “Siamo felici di aver potuto perfezionare un’operazione articolata che ci ha permesso di poter diventare l’unico partner bancario di un’azienda storica come Micoperi, attiva in un settore oggi più che mai strategico per il paese. Supporteremo con prodotti diversificati l’ulteriore sviluppo globale di questa importante eccellenza italiana che siamo certi da oggi potrà esprimere pienamente tutto il proprio potenziale”.
Ricordiamo che illimity ha chiuso il primo trimestre 2023 con volumi di crediti netti verso la clientela della sua divisione distressed credit pari a 1,5 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez), in linea con quelli di dicembre 2022 (si veda altro articolo di BeBeez) ma in aumento del 12% rispetto a dodici mesi prima (si veda altro articolo di BeBeez), trascinati in particolare dal comparto senior financing in crescita del 26% su base annua.