Niente ricapitalizzzazione per la Sampdoria, che alla fine ha chiesto di accedere alla procedura di composizione negoziata della crisi (si veda qui l’ANSA), con la Camera di Commercio di Genova che ieri ha scelto nel ruolo di esperto per accompagnare il club nella procedura l’avvocato Ernesto Bissocoli, 53 anni, che ha ora 48 ore per sciogliere la riserva e assumere l’incarico di affiancare il consiglio di amministrazione innanzitutto nella ricerca di finanza ponte nelle prossime due settimane (si veda qui Il Secolo XIX).
Come più volte segnalato da BeBeez, infatti, il club genovese non ha più cassa e ora si stima che debba assolutamente trovare entro il prossimo 16 febbraio 10,5 milioni di euro per il pagamento degli stipendi dei tesserati degli ultimi tre mesi del 2022 ed evitare una penalizzazione nella classifica di serie A.
Ieri pomeriggio intanto è andata deserta nella sede di Corte Lambruschini anche la quarta e ultima convocazione dell’assemblea straordinaria della società blucerchiata per l’assenza dell’azionista di maggioranza assoluta, Sport Spettacolo Holding srl, che fa capo al Rosan Trust, un trust regolato dalla legge di Jersey e costituito dall’ex presidente Massimo Ferrero, il cui trustee è Trust Services di Venezia, rappresentato da Gianluca Vidal. L’assemblea era stata chiamata a deliberare un aumento di capitale da 30 milioni per salvare il club genovese, ma Ferrero ha preso tempo per trovare soluzioni alternative all’unica concreta sinora prospettata, che non è però di suo gradimento.
Sinora, infatti, l’unica offerta vincolante arrivata all’advisor della Samp, Lazard, è quella del fondo Merlyn, guidato da Alessandro Barnaba e dall’olandese Maarten Petermann, che ha messo sul piatto 50 milioni mediante sottoscrizione integrale di un aumento di capitale da 30 milioni e il versamento di altri 20 milioni, a condizione però dell’azzeramento del capitale del club per perdite con l’uscita di scena della famiglia Ferrero senza alcun corrispettivo. Ma l’ex patron Massimo Ferrero non ha accettato perché conta di salvare altre due società di famiglia in concordato, la Eleven Finance e la Farvem Real Estate, con almeno 20-30 milioni derivanti dalla vendita della Sampdoria (la rosa dei calciatori in organico ha un valore di circa 30 milioni attribuito informalmente dal mercato). Per questo motivo il fondo ha di recente fatto un passo indietro (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che la proposta di Merlyn si basava non solo sull’aumento di capitale che il fondo era pronto a sottoscrivere, ma anche sulle sinergie con il Lille, a sua volta controllato da Merlyn dal 2020, e quindi necessitava di essere implementata prima della chiusura della finestra di mercato di gennaio, per poter rafforzare la squadra e aumentare le probabilità di rimanere in Serie A. “Purtroppo non sussistono più i tempi tecnici necessari per poterla implementare”, ha fatto sapere il fondo nei giorni scorsi (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel frattempo le banche finanziatrici, cioé Banca Sistema e Macquarie, nelle ultime settimane si sono adoperate nel tentativo di strutturare un bond convertendo da 30-35 milioni a scadenza biennale che possa essere sottoscritto da investitori istituzionali specializzati, con Oaktree come primo interlocutore (si veda altro articolo di BeBeez). I proventi del bond permetterebbero all’ex presidente Massimo Ferrero di avere il tempo di trovare investitori disposti a rilevare il capitale del club pagandolo una cifra sufficiente a risolvere i problemi delle sue società personali attualmente in concordato. Ma i tentativi delle banche sinora non hanno portato frutti (si veda altro articolo di BeBeez).
E nei giorni scorsi l’ex proprietario della Sampdoria, Edoardo Garrone, presidente di ERG, ha tuonato contro l’attuale proprietà e il consiglio di amministrazione (si veda altro articolo di BeBeez), colpevoli a suo dire di aver condannato la società al fallimento per non aver accettato le condizioni del fondo britannico, confermando peraltro i rumor dei mesi precedenti e spiegando di essere stato coinvolto nell’offerta di Merlyn,
Dal canto suo il consiglio di amministrazione (si veda qui il comunicato stampa), ha poi replicato, spiegando che “in relazione alla proposta avanzata da Merlyn Partner, ci permettiamo di segnalare come l’unica richiesta di competenza del CdA era quella di azzerare il capitale sociale di UC Sampdoria, per poi consentire a Merlyn di procedere alla ricostituzione del capitale stesso sul presupposto (mai verificato) che le banche creditrici della società accettassero di ristrutturare il loro credito nei termini proposti da Merlyn Partner e che l’azionista di maggioranza deliberasse in sede assembleare la successiva ricostituzione dello stesso. Come rappresentato nella nostra relazione agli azionisti (inviata anche a Metis Sporting Sarl, società controllata da Merlyn Partner, in vista dell’assemblea del 5 gennaio scorso), non si è acceduto a tale richiesta in quanto non sussistevano i presupposti richiesti dalla legge per l’azzeramento del capitale sociale, circostanza confermata da primari consulenti legali che assistono la società. Oltretutto, se il CdA avesse dato seguito alla richiesta del fondo Merlyn, in difetto di un previo accordo con l’azionista e con le banche in merito alle condizioni proposte dal fondo, il consiglio avrebbe messo a serio rischio il club. Ricordiamo a tal riguardo come l’approvazione delle operazioni sul capitale sia di responsabilità e competenza esclusiva degli azionisti e non degli amministratori (che possono solo proporle)”.
In tutto questo l’esperto Bissocoli, in attesa di muoversi anche con il Tribunale di Genova per definire le misure utili a evitare eventuali istanze di fallimento entro il prossimo 27 giugno, data ultima per l’iscrizione al prossimo campionato, dovràcome detto trovare una soluzione tampone con le banche. Nei prossimi giorni è previsto un incontro con Banca Sistema, che già nelle scorse settimane si era detta disponibile a rinnovare le linee di factoring sui diritti Tv relativi alla stagione 2023-2024 (si veda altro articolo di BeBeez).