Il Tribunale di Forlì ha accettato la richiesta di concordato in bianco presentata nei giorni scorsi da Trevi Holding SE, la holding attraverso la quale la famiglia Trevisani controlla il gruppo specializzato in ingegneria delle perforazioni del sottosuolo Trevi Finanziaria Industriale (Trevifin) quotato a Piazza Affari (si veda qui il decreto del Tribunale). Il titolo venerdì 26 aprile ha chiuso in rialzo dello 0,33% in borsa a quota 0,304 euro, per una capitalizzazione di 49,8 milioni di euro, mentre l’ultimo prezzo del bond da 50 milioni a scadenza 28 luglio 2019 e quotato all’ExtraMot Pro risale a fine marzo a quota 72 centesimi.
Il tribunale ha stabilito che entro il 16 agosto Trevi Holding dovrà presentare una proposta definitiva di concordato preventivo o una domanda di omologa di accordi di ristrutturazione del debito. Inoltre, il tribunale impone che ogni mese Trevi Holding depositi la sua situazione finanziaria e che non svolga atti di straordinaria amministrazione senza la sua approvazione.
Il concordato in bianco era stato chiesto pochi giorni fa al fine di garantire a Trevi Holding “il giusto quadro in cui cogliere le opportunità di investimento che potranno derivare da un esito favorevole delle due diligence in corso da parte dei fondi di investimento interessati a sostenere finanziariamente la società nell’operazione di ripatrimonializzazione di Trevifin” (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso dicembre la società ha infatti deliberato un aumento di capitale da 440 milioni di euro, di cui 130 milioni per cassa da parte degli azionisti attuali e 310 milioni a fronte della conversione di parte dei crediti finanziari a capitale (si veda altro articolo di BeBeez). Tuttavia, la famiglia Trevisani non dispone di tutte le risorse necessarie a far fronte alla sua quota, per cui perderà il ruolo di socio di riferimento a favore dei fondi FSI Investimenti spa (controllata da Cdp Equity) che oggi detiene il 16,85% e il fondo di investimento Usa Polaris Capital Management, che detiene il 10% di Trevifin. Di questi temi l’assemblea straordinaria di Trevifin sarà chiamata a deliberare probabilmente a maggio, a valle dell’assemblea che voterà il bilancio e che era stata inizialmente convocata per fine aprile, ma poi rimandata per attendere la definizione dell’accordo di ristrutturazione con le banche finanziatrici (si veda qui il comunicato stampa).
A fine febbraio 2019 la posizione finanziaria netta di gruppo è salita a 700 milioni di euro dai 619 milioni di fine 2017 e dai 650 milioni di fine marzo 2018.