Unicredit e Banca Ifis vanno al salvataggio della partecipata Maccorp, attiva nel business del cambio di valuta con il brand Forex Change, entrata in grande crisi a seguito del lockdown per l’emergenza Covid-19.
Secondo quanto riferito da MF Milano Finanza, le due banche hanno concesso finanziamenti per un ammontare complessivo di 16 milioni e varato un aumento di capitale da 2 milioni, a cui potrebbero seguirne altri in questi mesi. Per definire il percorso di risanamento e ristrutturazione inoltre i soci hanno chiamato un nuovo manager: Luciano Fausti, proveniente da Mediobanca, al quale è stato affidato il doppio incarico di presidente e amministratore delegato.
Forex Change è stata fondata a Milano nel 1990 e oggi ha più di 80 filiali in Italia oltre a essere presente anche a Cardiff (in aeroporto) e Praga (stazione ferroviaria). Il business di Forex Change è stato redditizio fino al 2019, quando la vendita di valuta e servizi ammontava a 190 milioni di euro e il margine ebitda sfiorava il 30%.
Unicredit e Banca Ifis sono entrate nel capitale di Maccorp nel 2009, in un altro momento di crisi della crisi della società che dal 2007 era controllata dal fondo Emerald, gestito da PM&Partners ed era partecipata da Nem sgr. Allora le banche creditrici senior Interbanca (poi acquisita nel 2016 da Banca Ifis, si veda altro articolo di BeBeez) e Unicredit e il fondo di mezzanino di Nem sgr (l’sgr del gruppo Popolare di Vicenza è stata acquisita nel 2018 da Montana Capital e ribattezzata Alkemia Capital sgr, si veda altro articolo di BeBeez) hanno preferito il piano di ristrutturazione e ricapitalizzazione sottoposto dai manager rispetto a quello del fondo Emerald, così l’assemblea di Maccorp aveva deliberato una ricapitalizzazione di 6 milioni da parte dei manager e le banche creditrici e Nem hanno poi convertito in strumenti partecipativi senza diritto di voto circa 25 milioni della loro esposizione (a fine 2008 il debito netto era di 45 milioni).
Oggi Maccorp è partecipata al 28,01% da Banca Ifis, al 28,01% da Unicredit, al 27,21% da Alkemia Capital sgr e per il resto da altri azionisti minori.