Sansedoni Siena, società immobiliare controllata da Fondazione Monte dei Paschi di Siena e da Amco (subentrata a Mps) e ammessa al concordato nel gennaio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), ha ricevuto ufficiosamente l’ok dei creditori al suo piano concordatario. La conferma ufficiale potrebbe arrivare la settimana prossima, seguita dall’omologa del tribunale al piano.
Lo riferisce MF Milano Finanza, secondo il quale è stata raggiunta la maggioranza necessaria ad approvare il concordato di Sansedoni grazie al parere favorevole delle quattro banche creditrici: Amco, che ha ricevuto i crediti deteriorati da Mps nell’ambito dell’operazione Hydra da 8,1 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez) e vanta ora verso Sansedoni crediti ipotecari per 123 milioni; Banco Bpm, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna e il veicolo di cartolarizzazione Rienza spv.
Sansedoni era stata ammessa alla procedura di concordato in bianco nel dicembre 2018 (si veda qui il Decreto del Tribunale) e già allora si parlava di un accordo con i creditori sulla base di un piano che prevedeva la dismissione del patrimonio immobiliare, una volta opportunamente valorizzato, e la separazione della piattaforma operativa per i servizi immobiliari, considerata ad alto valore aggiunto, il tutto grazie al supporto di un nuovo investitore.
Sansedoni Siena aveva depositato il 26 giugno 2019 la domanda di concordato preventivo in continuità, che prevedeva un accordo di ristrutturazione dei 165 milioni di euro di debiti, contestuale a una ricapitalizzazione condotta dal fondo di private equity britannico Arrow Global e dalle sue controllate italiane Europa Investimenti e Sagitta sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Il piano prevede anzitutto un aumento di capitale di Sansedoni di 5 milioni di euro da sottoscriversi da parte di Europa Investimenti. In secondo luogo, è prevista l’istituzione di un fondo chiuso da parte di Sagitta sgr, che sarà sottoscritto dagli istituti bancari creditori della Sansedoni, a fronte dell’apporto dei loro crediti ipotecari e che sarà dotato di nuove risorse finanziarie per 13 milioni di euro da parte della Fondazione Mps (3 milioni) e di Arrow Global (10 milioni), da destinare principalmente a investimenti sugli immobili.
L’assemblea dei creditori chiamata ad approvare il piano era stata fissata inizialmente per il 29 aprile 2020, ma era poi slittata più volte, su richiesta prima dei commissari liquidatori e poi della stessa Sansedoni (si veda La Nazione). Per gestire il patrimonio immobiliare della società, nel giugno scorso è stata costituita la società PropCo srl, il veicolo nato dalla scissione parziale della Sansedoni nel quale dovrebbero confluire gli immobili ipotecati e il debito ipotecario (si veda La Nazione). Le quote di PropCo saranno fatte confluire, come detto sopra, in un fondo che sarà gestito da Sagitta sgr, le cui quote saranno sottoscritte da tutte le banche creditrici della Sansedoni tramite conversione dei propri crediti ipotecari.
Per iscriverti alla newsletter di BeBeez Real Estate, clicca qui
Riceverai l’elenco delle notizie di real estate (e i rispettivi link) pubblicate da BeBeez nelle ultime 24 ore