Banca Ifis sta lavorando al nuovo piano industriale, che sarà pronto entro fine anno (si veda qui il comunicato stampa). Lo ha annunciato ieri in conferenza stampa il nuovo ceo Frederik Geertman la cui nomina, ratificata dall’assemblea dei soci tenuta ieri, era stata resa nota nel dicembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
Geertman, già direttore commerciale di UBI Banca con precedenti trascorsi nel private banking di Unicredit, guiderà il percorso di sviluppo e digitalizzazione del gruppo, sviluppando sinergie tra le diverse linee di business della banca veneta, ulteriormente ampliatesi di recente. Ricordiamo che Banca Ifis aveva presentato il suo ultimo piano industriale (al 2022) nel gennaio 2020, poco prima dello scoppio della pandemia da coronavirus anche in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Ma il mutato contesto ora impone una revisione.
Oltre alla redazione del piano industriale, per il futuro la banca punta a realizzare nuove cartolarizzazioni di Npl assistiti da ordinanze di assegnazione, dopo aver chiuso nel marzo scorso la prima operazione del genere in Italia, per un valore lordo di 1,323 miliardi di euro, (si veda altro articolo di BeBeez). Il ceo di Banca Ifis ha precisato che la banca non intende separare le due attività (licenza bancaria e servicer di Npl) come ha invece farà il Credito Fondiario (si veda altro articolo di BeBeez), ma che adotterà gli appropriati assetti societari, da individuare entro fine anno, in sede di piano industriale.
Banca Ifis inoltre non punta a grandi fusioni finalizzate a conseguire economie di scala. “Vogliamo identificare opportunità da cogliere, non con leggerezza ma con tempestività. I criteri di scelta saranno aggiungere valore in cose che sappiamo fare bene e offrire remunerazione adeguata al capitale. Guardiamo con interesse nel mondo degli Npl in ambiti adiacenti agli small ticket unsecured, in cui siamo leader”, ha detto Geertman. Interpellato su una possibile espansione internazionale, ha aggiunto: “E’ prematuro parlarne, ma se ci sarà, sarà condotta su business per cui la banca è già molto conosciuta in Italia”.
Ieri inoltre Banca Ifis ha annunciato che Monica Regazzi (cofondatrice della proptech italiana Homepal) è entrata nel Cda della società come amministratrice indipendente, al posto del dimissionario Luciano Colombini, ex ad del gruppo. Con l’ingresso di Regazzi, sale al 41% la rappresentanza femminile nel Consiglio di Amministrazione (5 su 12 membri). I predetti amministratori resteranno in carica fino alla naturale scadenza del Consiglio di Amministrazione, ossia fino all’assemblea chiamata a deliberare l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2021.
Banca Ifis inoltre ha comunicato che a maggio distribuirà un dividendo di 0,47 euro per azione e auspica entro fine anno di distribuire agli azionisti il dividendo da 1,10 euro relativo al 2019. La banca ha chiuso il 2020 con un utile netto di 68,8 milioni (superiore alla previsione dell’azienda di 50-65 milioni); un CET1 all’11,29% (+0,33% rispetto a fine 2019); un Gross Npe ratio in miglioramento dal 9,8 al 6,4%. Il margine di intermediazione tuttavia è calato del 16,2% a 468 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).