Si è chiusa ieri la vendita del gruppo italiano produttore di prosciutti King’s da parte di WRM Group a Rigamonti Salumificio (Gruppo JBS), annunciata lo scorso dicembre (si veda altro articolo di BeBeez). Ma con una novità importante: WRM, la società d’investimento lussemburghese che fa capo a Raffaele Mincione, continuerà a investire nel settore attraverso la controllante Kipre, che mantiene il possesso di una serie di asset.
Nel dettaglio, si legge infatti in una nota diffusa questa mattina, la cessione, che ha un valore di 82 milioni di euro, include i due marchi storici: King’s, fondato nel 1907 a Sossano (Veneto), e riconosciuto dal governo italiano come “marchio storico di interesse nazionale”, e Principe, fondato nel 1945 a Trieste (Friuli-Venezia Giulia). E include insieme ai marchi i 4 stabilimenti produttivi e l’intera attività di Principe negli Stati Uniti. L‘operazione non coinvolge però la proprietà di Kipre Holding e Queen’s con due stabilimenti e fino a 160 mila quote del Consorzio del prosciutto di San Daniele DOP (si veda qui il comunicato stampa).
WRM si concentrerà quindi ora sulla ristrutturazione dello stabilimento di San Daniele e sulla produzione del suo prosciutto DOP insieme alle specialità cotte della tradizione triestina di alta qualità, nell’ambito di un progetto che potrà includere anche investimenti nel mondo dell’allevamento per dotarsi di una filiera completa e controllata.
Daniela Filipaz, direttore generale del Gruppo Kipre, ha infatti sottolineato che “l’azienda continuerà a guardare avanti con attenzione particolare alle filiere, al benessere animale e all’antibiotic free valutando opportunità di future collaborazioni e aggregazioni in ottica di sostenibilità e rispetto dell’ambiente, proseguendo nella valorizzazione del mercato della salumeria italiana”.
E Fabrizio Boaron, managing director di Wrm Group, ha concluso: “Siamo felici di aver concluso una nuova operazione di valorizzazione di un’azienda che esprime il meglio del Made in Italy con due marchi storici e un patrimonio culturale estremamente importante per il territorio”.
WRM Group aveva rilevato Kipre nell’ottobre 2020 dalla famiglia Dukcevich, a valle dell’omologa all’accordo di ristrutturazione da parte del Tribunale di Trieste (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel luglio 2020 WRM aveva messo a disposizione 40 milioni di euro per il rilancio di Kipre, depositato l’accordo di ristrutturazione dei debiti e annunciato l’imminente acquisizione della società assieme alla sostituzione dell’amministratore delegato (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo Kipre aveva chiuso il 2020 con un fatturato di 83,8 milioni, ma ancora con un ebitda negativo di oltre 30 milioni. Tuttavia l’utile netto avevatoccato i 38,4 milioni in conseguenza di un risultato straordinario positivo per 71 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). La stima è che il gruppo Kipre abbia chiuso il 2021 con ricavi per circa 110 milioni di euro.