Il crowdinvesting in Italia ha raccolto 1,21 miliardi di euro dall’inizio del mercato, considerando le piattaforme di equity crowdfunding e quelle di social lending. Di questo totale, ben solo 343,79 milioni di euro sono stati raccolti negli ultimi 12 mesi al 30 giugno 2023, un dato in calo dell’1% rispetto ai 12 mesi precedenti. Cala anche il numero complessivo di portali autorizzati, per un processo aggregativo che probabilmente continuerà. In particolare alla fine dello scorso giugno risultavano autorizzati da Consob 48 portali per la raccolta di capitali online, cioé 3 in meno rispetto all’anno scorso. Allo stesso modo, risultavano attive in Italia 4 piattaforme destinate a finanziare persone fisiche (consumer, cioé 2 in meno rispetto al 2022), 10 dedicate alle imprese (business, nessuna new entry) e 17 specializzate nel real estate, cioè 31 in totale.
Sono le principali evidenze dell’Ottavo Report sugli ultimi 12 mesi di Crowdinvesting in Italia che viene presentato questa mattina dall’Osservatorio sul Crowdinvesting del Politecnico di Milano, guidato dal professor Giancarlo Giudici e che si può seguire, oltre che in presenza, presso l’Aula Carassa Dadda (edificio BL28) in via Lambruschini 4 a Milano, anche in streaming a questo link a partire dalle 10.30. La presentazione dei dati sarà seguita da una tavola rotonda con alcuni dei protagonisti del settore, moderata da Fabio Allegreni, ceo di EdiBeez srl e founder di CrowdfundingBuzz (edito come BeBeez da EdiBeez).
Più nel dettaglio, la raccolta annuale tramite equity crowdfunding ha raggiunto 86,64 milioni di euro (-11%) per i progetti non immobiliari e 56,42 milioni (+28%) per quelli immobiliari; in netta diminuzione i minibond collocati sui portali, pari a 20,82 milioni; i portali di lending hanno contribuito con 24,76 milioni prestati a persone fisiche e 155,15 a imprese, di cui 39,36 tramite portali generalisti e altri 115,79 (+39%) tramite portali specializzati nell’immobiliare, in crescita (si veda qui il comunicato stampa).
Giancarlo Giudici, alla guida dell’Osservatorio, ha commentato: “Siamo a un punto di svolta nel panorama dell’industria nazionale dell’equity e lending crowdfunding. Il primo motivo è che siamo ormai alla vigilia della piena entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo ECSP e le piattaforme stanno lavorando per ottenere le necessarie autorizzazioni entro la data fatidica del 10 novembre. All’orizzonte c’è la possibilità di operare in un mercato unico, con importanti novità che riguardano sia la raccolta di capitale di rischio (non più limitata alle pmi) sia i prestiti (con nuovi adempimenti su trasparenza, marketing delle offerte e informativa per gli investitori). Il secondo motivo è che per la prima volta registriamo un segno negativo, seppure modesto (-1%) nella raccolta annuale dell’industria. Soffrono l’equity crowdfunding dei portali non immobiliari e i collocamenti di minibond, soprattutto nel primo semestre 2023. Invece, hanno contribuito a sostenere il mercato i progetti immobiliari, in particolare nel mondo lending”.
Sul fronte della raccolta di capitale di rischio, la raccolta cumulata nel tempo si attesta a 571,68 milioni di euro e negli ultimi 12 mesi il flusso è stato pari a 143,06 milioni per 207 campagne, di cui 57,63 milioni nel primo semestre 2023. Il tasso di successo tendenziale continua a mantenersi elevato, attorno al 90%.
La piattaforma che ha finalizzato e raccolto più capitale è ancora Mamacrowd con 130,65 milioni di euro da inizio attività al 30 giugno 2023, di cui 45,87 milioni nell’ultimo anno e oltre 14 milioni nel primo semestre di quest’anno (+54% rispetto al primo semestre del 2022). Sempre nei primi sei mesi del 2023 la piattaforma ha segnato le prime due exit immobiliari con G311 e Milano 1040 e ha annunciato il suo ingresso nel network di Elite di Borsa Italiana (si veda qui il comunicato stampa)..Al secondo posto in classifica per raccolta c’è poi il portale di real estate crowdfunding Walliance (105,04 milioni, di cui 36,61 negli ultimi 12 mesi). Quella che ha pubblicato più campagne invece è CrowdFundMe, 227.
L’importo medio investito dai sottoscrittori mostra negli ultimi mesi un andamento tendenziale in crescita rispetto il passato ma peggiora il gender gap tra gli investitori, che solo nel 14% dei casi sono donne. Il valore medio del target di raccolta per i progetti non immobiliari negli ultimi 6 mesi è 180.126 euro, per quelli immobiliari è 1.776.630 euro. Mediamente per i progetti non immobiliari viene offerto in cambio il 5,91% del capitale e si conferma la prassi di offrire titoli senza diritto di voto sotto una certa soglia di investimento (e votanti sopra la soglia): nelle campagne immobiliari prevale l’offerta di quote non votanti.
Fra le emittenti, le pmi continuano a guadagnare spazio, ma il mercato è ancora dominato dalle startup innovative (50% dei casi nell’ultimo anno, cui si aggiunge il 13% delle pmi innovative). La grande maggioranza, come da anni a questa parte, opera in Lombardia (475 imprese, 41,2% del totale), poi Emilia Romagna (115, 10,3%) e Lazio (102, 9,2%), ed è attiva nel settore dei servizi di informazione e comunicazione. Nel Mezzogiorno è sempre in testa la Campania (36, 3,2%) mentre se si considerano solo le new entry degli ultimi 12 mesi al terzo posto dopo Lombardia ed Emilia Romagna troviamo il Veneto.
Negli ultimi 12 mesi si sono registrate nuove exit, attraverso rimborsi di capitale, quotazioni in Borsa o acquisizioni, ma anche nuovi write-off, oltre a diversi round successivi di raccolta. Su questa base, all’1 luglio 2023 l’Italian Equity Crowdfunding Index ideato dall’Osservatorio Crowdinvesting ha calcolato un apprezzamento medio complessivo teorico del valore di portafoglio investito pari a +15,25% (+77,5% nella versione non-diluita).
Sul fronte della raccolta di capitali di debito, va segnalato che l’indagine dell’Osservatorio si limita ai soli portali di social lending, quindisono escluse le piattaforme dove investono investitori finanziari specializzati, come Younited Credit, October, Oyn e Overlend sul fronte dei prestiti a medio-lungo termine e tutte le piaffacorme attive sull’invoice trading e altri prodotti di supply chain finance. Se fossero consideratii anche questi numeri, allora le statistiche esploderebbero. Ricordiamo che il Report di BeBeez sulla raccolta delle piattaforme fintech 2022 (disponibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data) aveva mappato un intermediato delle piattaforme fintech dedicate alle sole imprese per oltre 5,2 miliardi di euro nel 2022 che aveva portato a 14,3 miliardi di intermediatoi complessivamente dall’avvio del mercato.
Considerando quindi invece solo il social lending, si diceva, negli ultimi 12 mesi sono state concluse 23 campagne di collocamento di minibond su due portali di equity crowdfunding, per un totale di 20,82 milioni di euro (-45%). I portali dedicati di lending, invece, nei 12 mesi hanno raccolto 24,76 milioni di euro per le piattaforme consumer, con un totale cumulato nel tempo di 213,58 milioni: con l’uscita di scena di Smartika (che a inizio luglio è stata fusa in Banca Sella) e l’acquisizione di Soisy da parte di Compass (gruppo Mediobanca), il podio è stato conquistato da Prestiamoci, con una raccolta annuale di 24 milioni di euro. Le piattaforme generaliste nel comparto business aggiungono all’attivo 39,36 milioni di euro, raggiungendo un cumulato di 69,38 milioni. Leader di mercato negli ultimi 12 mesi sono Re-Lender, Ener2Crowd ed Evenfi. Il tasso di interesse medio annuale offerto è salito nel primo semestre 2023 all’8,56% contro il 7,71 del 2022. Le piattaforme immobiliari registrano una raccolta annuale di 115,79 milioni di euro, salendo a 267,6 milioni: la prima è Recrowd (57,3 milioni nell’ultimo anno, 86,7 in totale), poi Rendimento Etico (20,5, 75,3 in tutto).
Quanto al real estate crowdfunding, le piattaforme negli ultimi 12 mesi hanno raccolto ben 178,67 milioni di euro, circa il 40% in più rispetto al periodo precedente. Il rendimento medio annuale offerto è salito nel primo semestre 2023 al 13,72% per le offerte equity ed è invece leggermente calato (9,69%) per quelle lending.