Mediobanca scommette sul BNPL o Buy Now Pay Later, un tipo di finanziamento a breve termine che consente ai consumatori di effettuare acquisti scaglionando i pagamenti. La controllata Compass ha infatti concluso due acquisizioni per rafforzarsi nel settore dei pagamenti a rate a costo zero. La società di credito al consumo ha infatti rilevato il 100% di Soisy, fintech italiana specializzata nell’offerta di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi su piattaforme di e-commerce, e il 19,5% della svizzera HeidiPay, anch’essa attiva nel BNPL (si veda qui il comunicato stampa).
Le due operazioni, spiega la nota, consentiranno a Compass di proseguire nella crescita in ambito BNPL operando, grazie alla capacità di valutazione del rischio, anche su importi e durate tipici del credito al consumo. L’allargamento e la diversificazione della base clienti consentiranno inoltre il cross-selling dei prodotti Compass su un target di clientela più giovane e orientato a fare acquisti online. La partecipazione in HeidiPay consentirà in particolare di diversificare l’attività a livello geografico, con l’avvio di un presidio anche internazionale. Il tutto combinato con le competenze di valutazione del credito di Compass, che da sempre rappresentano un’area di eccellenza della società.
“Il Buy Now Pay Later è un trend consolidato, in quanto permette di rafforzare la presenza sull’e-commerce con un focus su categorie merceologiche e target, come quello dei giovani e digitalizzati, storicamente meno presidiati dal credito al consumo”, ha sottolineato Gian Luca Sichel, amministratore delegato di Compass.
“Le due operazioni hanno per noi una forte valenza strategica e industriale, coerente con il percorso di innovazione intrapreso a livello di gruppo”, ha commentato Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, che ha aggiunto: “La loro valorizzazione farà, inoltre, da volano per l’acquisizione di nuovi clienti, non solo in Italia ma anche all’estero”. L’operazione non ha impatti sul Core Tier 1 del gruppo Mediobanca, precisa la nota di Compass.
In particolare, le due operazioni consentiranno a Compass di potenziare l’offerta di Pagolight, espandendosi sui mercati esteri e agganciando una clientela più giovane. Nel solo anno fiscale 21/22 il continuo potenziamento di PagoLight ha permesso di erogare quasi 70milioni nel BNPL, trend che si è dimostrato in continua crescita anche dopo l’estate. La capacità di Compass di acquisire nuovi clienti tramite il BNPL è prevista quadruplicare (da 5mila a 20mila clienti al mese) entro la fine del prossimo esercizio.
Soisy è operativa dal maggio 2016, quando ha ottenuto l’autorizzazione da Banca d’Italia a operare come istituto di pagamento. E’ stata fondata dall’ex capo del risk management di Bnl, Pietro Cesati, insieme all’ex collega, sempre del risk management di Bnl, Andrea Sandro, è specializzata nell’offerta di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi su piattaforme di e-commerce. La società guidata da Pietro Cesati ha sviluppato accordi con 800 rivenditori online e può contare su oltre 70mila clienti e un erogato annuo di 50 milioni di euro. La sua integrazione consentirà a Compass di portare su più piattaforme online le sue soluzioni di Bnpl, già oggi disponibili oltre 7.000 punti vendita fisici (network oggi in continua crescita, con oltre 500 nuove installazioni/mese) e circa 40 piattaforme di e-commerce.
Ricordiamo che lo scorso dicembre Soisy aveva aperto un round di raccolta di capitali da 5 milioni (si veda qui il comunicato stampa) e si veda altro articolo di BeBeez). L’annuncio dell’apertura del nuovo round era arrivato dopo che Soisy aveva incassato una linea di credito a lungo termine senza interessi da 585 mila euro da InvItalia e dopo che in precedenza ha già condotto con successo tre campagne di equity crowdfunding. L’ultima era stata condotta a fine 2020 sulla piattaforma 200Crowd e si era chiusa con una raccolta di oltre 1,9 milioni a fronte di una valutazione pre-money di 16 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Quella campagna faceva parte di un round più ampio da 2,5 milioni, finalizzato a investire sul prodotto della startup, alla luce della crescita del mercato. A inizio 2020 Soisy aveva raccolto circa 2,2 milioni di euro tramite un’altra campagna lanciata nel novembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione la valutazione pre-money era stata di circa 9,9 milioni. La prima campagna era stata invece chiusa nel novembre 2018 con una raccolta di 1,25 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). La società era stata finanziata inizialmente con 1,3 milioni di euro raccolti tra i fondatori e altri investitori privati, mentre un altro milione di euro era stato incassato grazie alla vincita del bando Smart&Start di Invitalia (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dicembre 2017 la startup aveva chiuso un aumento di capitale da 891 mila euro, raccolti tra i vecchi azionisti e nuovi imprenditori e professionisti (si veda altro articolo di BeBeez). La società negli 11 mesi 2021 aveva registrato ricavi per 1,25 milioni di euro dai 349 mila euro dell’intero 2020, con un totale di crediti erogati di 29,7 milioni dai 14,8 milioni di fine 2020.
Quanto ad HeidiPay, è una società del fintech svizzera e specializzata nello sviluppo di piattaforme digitali a supporto del BNPL nel mondo dell’e-commerce. È stata fondata nel 2020 dall’ex KKR Matteo Bozzo che ne è anche amministratore delegato. È operativa dal 2021 e ha sviluppato accordi con importanti distributori e con marchi di lusso come Frank Muller. Oggi è dotata dei più importanti plug-in di mercato già attivabili per offerte multi-Paese. La partecipazione del 19,5% permetterà a Compass di entrare in mercati internazionali, diversificando geograficamente e anagraficamente la base utenti di Pagolight.
La società non è stata finanziata da un unico venture. Ha fatto sapere Bozzo: “Fin dall’inizio HeidiPay ha raccolto fondi solo da una combinazione di importanti famiglie imprenditoriali svizzere, britanniche e italiane dei settori retail, bancario e del lusso e da un fondo di credito con sede nel Liechtenstein, oltre che da Mediobanca”.
Ricordiamo che sul fronte del settore BNPL in Italia, a metà luglio la piattaforma italiana di invoice financing CashInvoice ha lanciato il BNPL dedicato alle aziende in partnership con Allianz Trade, colosso dell’assicurazione del credito (si veda altro articolo di BeBeez). Il servizio, battezzato PausePay, che è la prima soluzione di questo tipo in Italia dedicata al segmento business, mette a fattor comune le competenze di CashInvoice per il servizio di Buy Now Pay Later e quelle di Allianz Trade, che gestirà l’intero processo di valutazione del merito di credito. All’interno delle piattaforme di e-commerce che integreranno PausePay sarà quindi possibile accedere a una nuova forma di pagamento che consentirà al venditore di incassare in modo istantaneo, al netto di una piccola fee di servizio, e al cliente acquirente di pagare a 90 giorni senza costi aggiuntivi. Quello del BNPL per il segmento business è la nuova frontiera per le piattaforme di lending fintech in Europa, per il cui sviluppo stanno catalizzando l’attenzione degli investitori (sul tema di veda questo articolo di AltFin). Tra le startup europee che per prime hanno approcciato il mercato e attirato capitali dagli operatori di venture capital ci sono per esempio Billie, Playter, Hokodo, Tranch, Mondu, mentre lo stesso colosso UK del fintech lending Funding Circle ha esteso l’operatività a questo segmento di mercato e il gigante svedese del BNPL retail, Klarna, ha a sua volta investito in Billie.
E ancora, lo scorso luglio è sbarcata in Italia la francese Alma, la scaleup francese dei pagamenti rateali, con l’obiettivo di raggiungere 1.000 esercenti solo nel nostro Paese entro la fine di quest’anno (si veda qui il comunicato stampa). A capo della divisione italiana, che dovrebbe raggiungere i 50 dipendenti entro la fine del 2023, è stato nominato Riccardo Schiavotto, ex ceo e co-founder di Lanieri (venduta al Gruppo Reda a fine 2020). Lo sbarco in Italia di Alma segue di pochi mesi la conclusione di un round di serie C che ha consentito alla scaleup tyransalpina di raccogliere 115 milioni di euro in equity irrobustiti da un finanziamento tramite debito per 95 milioni euro. Il round è stato guidato dalla holding cinese Tencent, GR Capital e Roosh Ventures. Al round hanno partecipato anche gli investitori già presenti nel capitale, cioè Cathay Innovation, Eurazeo, Bpifrance’s Large Venture fund, Seaya Ventures e Picus Capital. (si veda qui Techcrunch). Finora Alma ha raccolto 185 milioni di euro in equity in questo e in due precedenti round.
Infine ricordiamo che lo scorso maggio Scalapay (altro protagonista europeo nel settore) ha annunciato un investimento di 27 milioni di dollari da parte di Poste Italiane (si veda qui altro articolo di BeBeez). L’investimento ha rappresentato un’estensione del mega-round di Serie B da 497 milioni di dollari annunciato dall’azienda lo scorso febbraio (si veda qui altro articolo di BeBeez), che aveva portato la società a superare il miliardo di dollari di valutazione e quindi a entrare nell’elenco degli unicorni. Quel round era stato guidato da Tencent affiancata da Willoughby Capital, con la partecipazione di Tiger Global e Fasanara Capital (già investitori in round precedenti), Gangwal, Moore Capital e Deimos.
E sempre nel settore, ricordiamo che in precedenza, la svedese Klarna Bank aveva rilevato la startup fintech italiana Moneymour dalla compagnia assicurativa italiana Reale Mutua Assicurazioni e dall’incubatore italiano di startup quotato all’Aim Italia Digital Magics (si veda qui altro articolo di BeBeez).