L’Orto di Jack srl, operatore digitale e omnichannel della distribuzione di ortofrutta, che sta conducendo una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd, ha incassato l’adesione in questi giorni anche di Paolo De Nadai (fondatore di OneDay group, fabbrica di business & community, hoding tra l’altro di ScuolaZoo, che ha raggiunto i 49 milioni d ricavi complessivi a fine 2020), di Paolo Giacalone (Head of Marketplace Europe per Reckitt che seguirà lo sviluppo del canale e-commerce di L’Orto di Jack) e di un head desk di una nota banca svizzera.
Questi investitori si affiancano a quelli dell’ultimo round, precedente alla campagna. Tra questi ultimi ci sono Mattia Riva (ceo di Oneday Group), Vanni Bombonato (founder della catena di ristoranti That’s Vapore), Mattia Beda (marketing director del gruppo quotato di distribuzione ortofrutticola Orsero), Luciano Serra (executive e imprenditore con 25 anni di esperienza, cofondatore di Iconium e investitore in diverse startup) e TopLog srl (di cui sono soci Max Catanese e Pier Giraudi, che hanno recentemente ceduto Almax, uno dei principali produttori di manichini al mondo a un fondo small cap), e Andrea Catanese (ceo e founder della società di trading petrolifero Bitubulk).
La società era stata fondata a fine 2017 da Giuseppe Carciati e Giacomo Messina, originariamente come grossista di ortofrutta e poi trasformata radicalmente in un operatore digitale e omnichannel del settore, da quando nel 2019 sono entrati nel capitale i due nuovi soci Alessandro Della Nina (vice president presso Oaktree Capital Management a Londra) e Arturo Casale (imprenditore della ristorazione milanese), attraverso il loro veicolo di investimento ACDN srl. A oggi i due fondatori Carciati e Messina controllano il 53% del capitale de L’Orto di Jack, Casale e Della Nina il 14%, mentre agli investitori del primo round (Silvano Della Nina, Fabio Marinsalta, Fabio Iandolo, Mauro Ceresa) fa capo il 14,5% e a quelli del secondo round il 18,5%. La società nei suoi primi due round ha raccolto circa 550 mila euro.
La campagna, lanciata a metà febbraio (si veda altro articolo di BeBeez), ieri sera aveva superato i 394 mila euro di adesioni rispetto a un target massimo di 500 mila (pari al 10% del capitale), sulla base di una valutazione pre-money di 4,5 milioni di euro.
L’Orto di Jack è un operatore in grado di gestire completamente la distribuzione di ortofrutta dai produttori al singolo ristorante, con focus sulle catene, che cercano soprattutto affidabilità nella gestione dell’approvvigionamento e della logistica in un rapporto a lungo termine. A differenza dei semplici marketplace, la piattaforma de L’Orto di Jack controlla tutta la catena del valore, comprese le politiche commerciali, l’approvvigionamento e il magazzino. Ma non è tutto qui. La piattaforma permette ai clienti ristoratori di gestire digitalmente anche le proprie liste di acquisto, i margini e così via. La scorsa primavera, durante il primo lockdown, quando il canale B2B si è era completamente bloccato, l’azienda ha anche aperto il suo canale B2C.. L’Orto di Jack ha chiuso il 2020 con più di 2 milioni di euro di ricavi, il doppio del 2019 e il quadruplo del 2018. A inizio 2021 il progetto ha completato l’omnicanalità, aprendo il primo punto vendita fisico retail che servirà anche come punto di appoggio per la logistica B2B e B2C.
I nuovi capitali raccolti con la campagna di equity crowdfunding serviranno a finanziare l’ulteriore sviluppo tecnologico della società, che è affidato a Riccardo Dondi, growth marketing manager specializzato in ecommerce e Saas e con 14 anni di esperienza in imprese e startup tra cui la quotata Yoox, Hivejobs ed Evensi.