La piattaforma italiana di invoice financing CashInvoice ha lanciato ieri una campagna di equity crowdfunding su CrowfundMe (si veda qui il comunicato stampa). La società punta a una raccolta minima di 200 mila euro e a un massimo di un milione, sulla base di una valutazione pre-money di 7 milioni. Il chip minimo di investimento di 500 euro.
Al raggiungimento di almeno 500 mila euro di raccolta, CashInvoice prevede una crescita tale da autofinanziare la sua quotazione in Borsa già nel 2021; conseguire risultati economici superiori ai 750 mila euro; sviluppare ulteriori funzionalità tecnologiche; ed espandere la sua presenza in Europa e nel mondo.
Cashinvoice opera nell’invoice trading e nel digital factoring e vanta oltre 150 milioni di euro transati dall’inizio dell’attività, di cui 80 milioni nel 2019 distributi su mille fatture (si veda qui il Report 2019 BeBeez Private Debt, Direct Lending e Lending Fintech, disponibile per gli abbonati a BeBeez News Premium) e più di 3.000 aziende censite (tra cedenti e cedute) dal settembre 2017 (data di lancio). Il fatturato di CashInvoice ha registrato un aumento del 176%: da circa 200 mila euro del 2018 e un ebitda di 12 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente) ai 553 mila del 2019.
La startup fintech, con sede a Milano, è guidata da Luca Scali, business angel e partner di Digital Magics (incubatore italiano di startup innovative). La pmi (è attualmente in corso la conversione in pmi innovativa) è autorizzata dall’OAM (Organizzazione Agenti e Mediatori) e ha sviluppato una tecnologia proprietaria, unica nel suo genere, che permette di comparare le soluzioni di factoring (cessione di interi pacchetti di crediti commerciali) e invoice trading (cessione di singole fatture) sul mercato, valutando le offerte dei migliori operatori del settore. E soprattutto realizza, in modo semi-automatizzato, le analisi finanziarie delle aziende e le verifiche sulle società cedenti e cedute, sui singoli soci e sulle fatture, per evitare i tentativi di truffe e velocizzare i processi di factoring.
Se CashInvoice raggiungerà il suo obiettivo di raccolta di 500 mila euro, entrerà nel novero delle startup finanziate con equity crowdfunding che nel giro di poco tempo si finanziano con un successivo round in Borsa, con un’operazione quindi di cosiddetto crowdlisting. Nel 2019 la società di investimento in startup e pmi innovative Innovative-RFK spa (i-RFK spa), sbarcata su Euronext Access lo scorso 27 dicembre (si veda altro articolo di BeBeez) dopo la sua campagna di equity crowdfunding sempre sulla piattaforma CrowdFundMe (si veda altro articolo di BeBeez). La prima emittente di CrowdFundMe a quotarsi in Borsa era stata la piattaforma italiana leader nella gestione degli affitti a breve termine CleanBnB, sbarcata all’Aim Italia nel luglio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Un altro crowdlisting sarà quello di Cesynt Advanced Solutions proprietaria della piattaforma di e-learning iSkilled, che a inizio gennaio ha raccolto oltre un milione di euro sulla piattaforma Opstart e ora si prepara alla quotazione su Euronext (si veda altro articolo di BeBeez). Un’altra azienda che ha condotto campagne di equity crowdfunding su CrowdFundMe e che ha appena avviato il processo di quotazione in borsa è TrenDevice, azienda italiana che ricondiziona dispositivi hi-tech di fascia alta come smartphone e tablet (si veda altro articolo di BeBeez). Ha annunciato a suo tempo l’intenzione di quotarsi in Borsa anche l’e-commerce del vino Winelivery, che ha al suo attivo varie campagne di equity crowdfunding (si veda altro articolo di BeBeez). Infine da segnalare anche che a inizio febbraio Sixth Millennium, fondo di venture capital specializzato in startup ad alto contenuto tecnologico con sede a Tel Aviv, ha lanciato una campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, con l’0biettivo successivo di quotarsi (si veda altro articolo di BeBeez).