LIFEdata, startup innovativa specializzata in Intelligenza Artificiale Voice, ha raccolto 643 mila euro grazie a un equity crowdfunding condotto sulla piattaforma italiana BacktoWork, partecipata da Intesa Sanpaolo (si veda qui il comunicato stampa). La campagna, lanciata nell’ottobre 2020 con un obiettivo minimo di 50 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez), si è quindi chiusa con un overfunding del 1288% e un equity distribuito del 9,21%, a fronte di una valutazione pre-money di 6,34 milioni.
In precedenza LIFEdata aveva chiuso una campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, con una raccolta di circa 415 mila euro su un target minimo di 100 mila euro e uno massimo di 500 mila. In quell’occasione la valutazione pre-money era di 4,8 milioni di euro. LIFEdata è stata anche finanziata da Invitalia e incubata da Luiss Enlabs. Nel luglio scorso LIFEdata è stata una delle tre vincitrici della call per startup Ceetrus 4 Innovation (si veda altro articolo di BeBeez), lanciata da Ceetrus Italy e dall’incubatore e acceleratore del Politecnico di Milano PoliHub nel marzo 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
LIFEdata ha sviluppato una piattaforma di Intelligenza Artificiale No Code per Omnichannel in grado di accelerare la trasformazione digitale delle aziende con soluzioni avanzate, basate su AI, ma chiavi in mano, senza bisogno di sviluppi software ad hoc e senza necessità di avere data scientist o competenze IT specifiche per poter implementare e sfruttare la tecnologia. I capitali raccolti andranno a concorrere al raggiungimento dei prossimi obiettivi della startup quali velocizzare il piano di sviluppo tecnologico creando anche soluzioni specifiche per lo smart working, ampliare i settori di riferimento andando ad intercettare nuovi mercati e infine anticipare l’internazionalizzazione del prodotto.
“Il successo della nostra ultima campagna di crowdfunding conferma l’interesse e l’attenzione verso il settore dell’omnicanalità, come possibile chiave di volta delle aziende per affrontare al meglio le prossime sfide del mercato”, ha commentato Omar Fogliadini, fondatore e managing partner di LIFEdata. A dare una decisa spinta a questo ambito è stato il Covid-19, che ha sostanzialmente velocizzato lo sviluppo di progetti di omnicanalità delle aziende, resi necessari per far evolvere il rapporto con i propri clienti e consumatori. Come emerge infatti dall’ultima Ricerca 2020 dell’Osservatorio Omnichannel Customer Experience, promosso nell’ambito degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano di cui LIFEdata è uno dei partner sostenitori, a oggi 7 aziende su 10 (il 72%) hanno velocizzato la trasformazione in ottica omnichannel customer experience, seppure solo il 7% ha dimostrato una completa padronanza della tematica. Inoltre solo il 40% delle aziende presenta una strategia integrata di marketing omnicanale, solo una su quattro ha un customer care omnicanale e infine solo la metà delle aziende ha implementato dei servizi di integrazione per la gestione delle vendite dall’online all’offline.
La tecnologia LIFEdata è già utilizzata da Janssen – Gruppo Johnson & Johnson, Banca Mediolanum, Ceetrus (leader dei centri commerciali), Ventis (eCommerce con maggiore crescita) ed Eolo. La startup ha inoltre chiuso nel corso del 2020 un’importante partnership con Tradedoubler Italia che ha scelto le soluzioni basate su Intelligenza Artificiale di LIFEdata per aiutare i clienti a massimizzare le performance dei propri siti e-commerce in un’ottica di omnichannel customer experience. Proprio questa partnership permetterà a LIFEdata di posizionarsi e lavorare su diversi settori legati al retail nel corso del prossimo anno: dallo sportswear all’ottica, dal fashion all’editoria, solo per menzionarne alcuni. Il 2021 sarà un anno in cui la startup porterà avanti il suo impegno ad affiancare le aziende nel percorso di digitalizzazione e di maggior attenzione ai processi legati all’omnicanalità.
Il bilancio 2019 di LIFEdata mostra un valore della produzione per i primi 9 mesi di attività che ha superato le previsioni di redditività stimate a business plan. Nel dettaglio, la startup ha conseguito ricavi per 366 mila euro e un ebitda di 157 mila euro. Gli ordinativi del quarto trimestre 2020 porteranno a una significativa crescita dei ricavi dal 2021. L’ebitda rimane sempre positivo, raggiungendo un margine stabile oltre il 40% del valore della produzione.