StartupGym, incubatore di startup lanciato a inizio 2021 da Enrico Pandian, Tarek Fahmy e Giuseppe Balzano, ha chiuso un round da 1,5 milioni di euro. Di questi, 850 mila provengono da family office e investitori professionali; altri 656 mila sono stati raccolti tramite una campagna di equity crowdfunding sul portale italiano CrowdFundMe (si veda qui il comunicato stampa). La campagna, lanciata lo scorso settembre (si veda altro articolo di BeBeez), è andata in overfunding del 656% battendo l’obiettivo minimo di raccolta di 100 mila euro, e sfiorando quello massimo, fissato a 750 mila euro. Startup Gym ha avviato la campagna con una valutazione pre-money di 8 milioni e l’ha chiusa incrementandola a 9,5 milioni.
Tra gli investitori professionali più rilevanti del round rientrano il family office Rancilio Cube di Luca Rancilio, esponente della famiglia produttrice delle note macchine da caffè professionali, che ha già investito 40 milioni in Deliveroo, Casavo, Treedom, Freeda, Everli (anch’essa fondata da Pandian), Soundreef, SpaceX, Airbnb, N26. Rancicilio Cube è stata affiancata dall family office UTurn Investments, basato a Verona, fondato da Gianpiero Peron e Luca Mongodi, che gestisce patrimoni familiari e passaggi generazionali, da Anya Capital, holding di investimento in startup globali guidata da Guglielmo Notarbartolo di Villarosa, con un portafoglio di più di 35 aziende tra cui Deliveroo, Bun Burger, Sumup, Misterb&b, Naadam cashmere, Freeda e Will Media. Hanno sottoscritto la campagna di StartupStudio anche i business angel Matteo Fabbrini (Maikii, FoodRacers, Gamindo) e Mirko Maria Storelli (tummyskitchen).
Si legge nel business plan di StartupGym: “Questo round servirà a finanziare l’attività dello Studio per i prossimi 24 mesi, coprirà le spese interne, i costi di lancio e validazione e gli stipendi del Team. Il round da 1,5 milioni è associato a un’ulteriore disponibilità finanziaria di 1,5 milioni resa disponibile dai nostri investitori e da terzi, pronta per essere investita nelle prime tre startup nate nello Studio”. Peraltro la presentazione aziendale caricata su CrowdFundMe spiega anche che gli 1,5 milioni di euro aggiuntivi saranno raccolti per investire in tre startup nate nello Studio. Ogni round seed sarà di circa un milione di euro. Di questi, la metà sarà coperta da veicoli gestiti da StartupGym e per il resto si darà la precedenza a quegli investitori che hanno già puntato sullo Studio. Tra gli investitori in lizza, sia per il capitale dello Studio sia per gli investimenti nelle startup, c’è già Digital Magics.
Ogni anno StartupGym validerà circa 20 MVP (prodotti test) con un team di 12 persone. Ogni progetto sarà impostato per favorire un’ottica early-exit, vendendo a concorrenti esteri che vogliono espandersi in Europa. Le cessioni genereranno cassa, permettendo di autofinanziarsi e, in parte, distribuire dividendi. Il tutto con l’obiettivo di quotare in Borsa StartupGym nel giro di 3 anni.
Pandian così ha commentato il round appena concluso: “Vogliamo creare nuove imprese che facciano bene all’ambiente, alle persone e alla comunità, attualmente abbiamo 2 startup sul mercato e altre 2 partiranno a gennaio.”
Ha aggiunto Rancilio: “Enrico è un attore sempre attivo nello spazio dell’innovazione italiana e siamo lieti di poterlo supportare in questa nuova iniziava, così come facemmo con Everli”.
Pandian, cui fa capo l’80% del capitale di StartupGym tramite Startup Gym srl è un imprenditore seriale, già fondatore di varie startup di successo, tra cui appunto Everli (ex Supermercato24), FrescoFrigo e Checkout Technologies. Fahmy, ex direttore tecnico del marketplace Wish, e Balzano, con un passato in vari family office, detengono il 10% ciascuno.
Il primo progetto sostenuto Startup Gym è stato Eoreka, crasi di Eureka e Horeca, un marketplace digitale B2B per hotel, ristoranti e bar, guidato da Stefano Raffaglio, attualmente general manager di Dolcitalia, il più grande distributore di dolci, cibo e bevande in Italia. Eoreka ha già raccolto l’interesse di fondi istituzionali e di importanti stakeholder. Nel settembre scorso StartupGym ha lanciato il suo secondo progetto: Yolo Save. Si tratta di una società fintech che intende commercializzare una app volta a educare le persone al risparmio facendole divertire. La app, ancora in fase di test, prevede che ogni volta che si deposita un importo si ricevono biglietti digitali che permettono di partecipare a un’estrazione settimanale con cui si possono vincere premi di diversa natura: una sorta di cashback affidato alla fortuna che diventa una lotteria pensata per incentivare il risparmio: più depositi, più hai possibilità di vincere.
Seppure attiva nel fintech, la startup non va confusa con la quasi omonima Yolo, che invece è una società insurtech, partecipata anche da Generali (si veda altro articolo di BeBeez). In entrambi i casi, Yolo è l’acronimo di You Only Live Once, coniato dal rapper Drake.