Hemeras Boutique Homes, catena che gestisce circa 150 aparthotel di lusso in Italia (Milano e Cervinia), Spagna (Tenerife) e Svizzera (St. Moritz), ha lanciato una campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, l’unico portale di crowdfuding italiano quotato su Borsa Italiana (si veda qui il comunicato stampa). La campagna, che si concluderà tra due mesi, in soli due giorni è andata in overfunding, raccogliendo 271 mila euro e superando l’obiettivo minimo di raccolta di 200 mila euro, a fronte di una valutazione della società di 8,4 milioni.
L’attuale proprietà di Hemeras, in cui sono presenti noti imprenditori nel campo immobiliare come Francesco Lionetti e Federico Gardin, ha acquisito nel maggio 2020 la vecchia società da un imprenditore privato milanese. La cessione è avvenuta a un terzo della cifra iniziale, in quanto l’imprenditore voleva già vendere l’azienda a gennaio 2020, poi il lockdown ha accelerato le trattative e il fatto che la società non abbia più fatturato, dall’oggi al domani, per effetto del Covid, ha spinto il prezzo al ribasso. Quest’ultimo ha generato un importante risparmio di cassa e un incremento degli asset aziendali, grazie soprattutto alla tempestività delle analisi del mercato. Attualmente, inoltre, la nuova società sta aprendo una posizione anche a Montecarlo, con alcuni appartamenti che andranno online a breve.
La catena di aparthotel di lusso ha subito meno dei suoi maggiori concorrenti l’impatto della caduta verticale dei prezzi sulle OTA, online travel agencies (come AirBnB e Booking), grazie alle vendite commerciali dirette e a una solida struttura digitale, basata su una piattaforma proptech con algoritmo proprietario, dotata di varie soluzioni tecnologiche d’avanguardia e di molte altre in fase di realizzazione. Nell’immediato, per fronteggiare la pandemia, Hemeras intende attuare politiche di tagli alla spesa, con la ricontrattazione al ribasso dei canoni di affitto e di conversione del 45% delle locazioni da short-term a medium-stay in attesa della ripartenza del comparto turistico. Nel medio-lungo periodo, in funzione di un’espansione in Europa e nel mondo, il gruppo mirerà a inglobare nel proprio portafoglio nuovi immobili destinati al rent to rent e competitor con ottimi margini di sviluppo.
Hemeras Boutique Hotels ha chiuso il 2020 con 2,3 milioni di fatturato e un ebitda positivo (margine del 15%), malgrado la pandemia. La società stima un Roi del 10% a partire dal 2022 e fino al 2026, una crescita dei ricavi a 26 milioni di euro entro il 2025 e il raggiungimento, entro questa estate, di una media di 6.000 ospiti al mese (nel 2020, anno del primo lockdown, è stata di 2.500).
Hemeras ambisce a diventare leader italiano nel suo settore di riferimento già nel 2021 e a quotarsi in Borsa entro il 2023. Non a caso, nell’acquisizione del gruppo sono state coinvolte realtà ritenute strategiche nell’ottica di uno sbarco sui listini azionari, come Prudentia Invest SA, multi-family office con sede a Lugano. I capitali raccolti da Hemeras con l’equity crowdfunding in corso saranno impiegati per:
- Sviluppo immobiliare (60%): acquisizione di nuove strutture ricettive in località strategiche;
- Sviluppo di un’app (26%) che migliori l’esperienza dell’ospite con servizi esclusivi e accessori; l’app permetterà anche la vendita dei dati degli ospiti, altamente profilati;
- Digitalizzazione e automazione (14%): sarà potenziata la digitalizzazione dei processi operativi (ulteriore sviluppo dell’algoritmo, della reportistica, della contabilità elettronica).
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