Zobele Group, leader mondiale tra i produttori per conto terzi nel settore degli insetticidi, pesticidi, prodotti per la pulizia della casa e profumi per ambiente, ha chiuso i nove mesi al 30 settembre 2013 con un fatturato netto consolidato di 258,3 milioni di euro, in aumento dell’1,4% dai 254,8 milioni dello stesso periodo del 2012, e con un ebitda (prima di eventi non ricorrenti) di 33,3 milioni (+0,9%) (scarica qui il comunicato di Zobele).
Lʼincremento di fatturato del gruppo controllato al 75,6% dal fondo di private equity Doughty Hanson e per il resto dalla famiglia del presidente Enrico Zobele, è dovuto alla forte crescita dei volumi di vendita nellʼair care, mentre le vendite di dispositivi di controllo dei parassiti sono state influenzate dalle avverse condizioni meteorologiche in Europa. Da segnalare il calo del 38% degli oneri finanziari a 12,9 milioni dai 20,8 milioni dei nove mesi 2012 (scarica qui il report trimestrale per gli obbligazionisti).
Zobele aveva chiuso il 2012 con ricavi netti consolidati per 337,6 milioni di euro (da 313,3 milioni nel 2011), un ebitda di 43 milioni (da 40,4 milioni) e un debito finanziario netto di 138 milioni (da 153,8 milioni). Il 2012 è stato un anno importante sul fronte del riequilibrio finanziario per Zobele: le banche finanziatrici hanno acconsentito a uno riscadenzamento dei rimborsi delle linee di credito e a un allentamento dei covenant (gli obiettivi finanziari da rispettare, pena il richiamo delle linee), gli azionisti hanno iniettato 10 milioni di nuovo equity, sono state rifinanziate con un bond high yield da 180 milioni tutte le linee di credito erogate nel 2006 a supporto del buyout da parte di Doughty Hanson ed è stato convertito sempre a riserva di capitale il finanziamento soci di 146, 5 milioni concesso dalla holding in cima alla catena di controllo (si veda altro articolo di BeBeez).