Nordic Capital e CVC Capital Partners sono usciti definitivamente dal capitale di Cloetta, il gruppo svedese quotato alla Borsa di Stoccolma produttore di caramelle e merendine, che controlla anche i marchi Sperlari, Saila, Dietor e Dietorelle, Galatine, Vantaggio e Dondi. L’annuncio è stato dato ieri dai due fondi (scarica qui il comunicato) che ancora controllavano il 16,1% delle azioni, che sono state cedute a investitori istituzionali in private placement per 901 milioni di corone svedese (circa 101 milioni di euro). Gli azionisti avevano condotto da poco un’operazione di rifinanziamento che aveva permesso loro di pagarsi anche un dividendo (si veda altro articolo di BeBeez). L’attuale gruppo Cloetta è nato 18 mesi fa dalla fusione inversa tra la svedese Cloetta, già quotata all’OMX di Stoccolma, e l’olandese Leaf, in portafoglio ai due private equity dal 2005.
Naxicap Partners ha realizzato una joint venture con Burger King per espandere la presenza della catena in Francia. Il capitale di crescita dell’investitore francese che ha collaborato anche con il ristoratore Groupe Olivier Bertrand per l’affare, servirà per creare 1.200 nuovi posti di lavoro nel prossimo anno. Naxicap ha assunto una posizione di minoranza nel contratto di master franchising. Burger King, come scritto da RealDeals, mira a prendere una quota del 20% nel mercato dei fast food francesi dove è assente dal 1997. La società è stata acquisita, nel 2010, dal gruppo brasiliano di private equity 3G Capital per 2,4 miliardi di euro. Da allora, ha firmato accordi analoghi in altri Paesi tra cui Cina, India e Russia.
Il gigante farmaceutico svizzero Novartis ha annunciato che è intenzionato a fare spin out degli asset non core come parte della revisione strategica oltre che a gestire un buyback per una quota di circa 5 miliardi di dollari. E’ quanto scrive Unquote. Novartis sta cercando di vendere il 10/15% del suo patrimonio, che potrebbe includere la parte dedicata alla salute animale e la divisione farmaci, come ha annunciato, ieri, durante la giornata degli investitori. La strategia di disinvestimento potrebbe includere la vendita di intere divisioni o di beni più piccoli all’interno di divisioni. Il ceo di Novartis, Joe Jimenez, ha detto che la società stata esaminando le aree del proprio portafoglio. La società sta valutando le imprese più piccole per considerare se potrebbero essere rafforzate o hanno invece già raggiunto il loro pieno potenziale. Circa l’85% della società è costituito da tre divisioni principali: prodotti farmaceutici, alcon e generici. La società ha recentemente venduto la sua divisione di trasfusione di sangue a Grifols per 1,7 miliardi di dolari, prioprio in ottica di revisione del portafoglio.