Siae (Società Italiana Autori ed Editori) ha lanciato la tokenizzazione del diritto d’autore insieme alla piattaforma blockchain Algorand fondata dall’italiano Silvio Micali, professore presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston e vincitore del Premio Turing, una sorta di “Nobel dell’Informatica” (si veda qui il comunicato stampa).
L’accordo tra le due società risale al 2019. Come spiegato ieri in conferenza stampa, Siae ha costruito un database di tutti i 100 mila autori di cui gestisce i diritti, con identificatori univoci standard per tutti gli aventi diritto. Sono stati creati più di 4 milioni di Nft (Non Fungible Token) che rappresenteranno digitalmente i diritti di tutti gli autori associati a Siae. Gli Nft, asset digitali registrati su blockchain, saranno quindi utilizzati per la prima volta per rappresentare i diritti degli autori iscritti a Siae.
Il modello è aperto, per cui è utilizzabile da tutte le istituzioni che nel mondo svolgono la stessa funzione di Siae. Quest’ultima per conto degli autori ha creato dei dati che rappresentano i loro diritti, per cui gli autori potranno in futuro gestire direttamente i loro dati e i relativi flussi economici. Una volta che sono presenti le informazioni sui diritti e i soggetti titolari, l’opera dell’ingegno in futuro potrà essere rappresentata su blockchain.
In futuro, flussi economici legati ai diritti potranno transitare sulla blockchain e i compensi potranno essere distribuiti agli autori, magari con una stable coin, in modo da avvantaggiare l’autore. Inoltre, si potranno anche creare dei meccanismi di certificazione delle opere. Il ruolo degli intermediari nell’ecosistema dell’intermediazione di contenuti e diritti è destinato a cambiere radicalmente. Siae, forte del suo “appartenere agli autori” e del suo non essere a scopo di lucro intende agevolare il passaggio verso questo nuovo paradigma.
“Garantire la tutela della creatività è da 139 anni la missione di Siae e questo progetto dimostra che il nostro obiettivo è continuare a garantirla per i prossimi 139 anni. Non siamo interessati a costruire infrastrutture tecnologiche dalle quali generare profitto, il nostro obiettivo è stato e sempre sarà quello di creare valore aggiunto per i nostri iscritti. Per questo possiamo permetterci di parlare di infrastrutture aperte e mettere a disposizione della comunità tutto il nostro know how. La tecnologia blockchain è sicuramente un filone interessante da continuare ad esplorare per le sue caratteristiche di trasparenza ed efficienza, fondamentali per chi, come noi, gestisce i proventi del duro lavoro di altri”, ha dichiarato Gaetano Blandini, direttore generale di Siae.
Matteo Fedeli, direttore della divisione musica di Siae, ha aggiunto: “Dopo aver vagliato altre soluzioni di mercato, abbiamo scelto Algorand perché ci è sembrata la più promettente, sia per il funzionamento del suo protocollo che per il suo approccio molto collaborativo. La blockchain è una tecnologia ancora immatura, ma quando manifesterà il suo potenziale completamente, cambierà diversi business, compresa la tutela del diritto d’autore e il copyright. Siae ha investito in blockchain per iniziare a costruire una roadmap nel settore, con un approccio graduale che porti valore nel tempo e maggiore fiducia nel mercato”.
Silvio Micali, fondatore di Algorand, ha aggiunto: “L’accordo con Siae permette ad Algorand di mettere in luce la sua tecnologia: capacità di creare e gestire Nft con trasparenza ed efficienza, che va a tutto vantaggio degli autori, dato che Siae è senza scopo di lucro”.
Algorand è una piattaforma blockchain che supera i limiti delle blockchain di prima generazione. Grazie a Pure Proof of Stake, l’innovativo sistema di creazione del consenso, permette la costituzione di un registro di transazioni digitali altamente scalabile, decentralizzato e sicuro, mentre gli Algorand Standard Assets (ASA) rendono possibile la cosiddetta tokenizzazione (ossia la rappresentazione digitale standardizzata) di un qualunque tipo di asset, comprese valute, monete e stablecoin. La società ha realizzato il primo protocollo blockchain puro, open source e permissionless, per la prossima generazione di prodotti finanziari (sullo sviluppo della decentralized finance o DeFi, si vedano qui l’Insight View di BeBeez, per gli abbonati a BeBeez News Premium, e qui il video del panel del 30 settembre 2020 della Milano Finanza Digital Week). Inoltre lo scorso novembre Algorand e InfoCert, certification authority che fa capo a Tinexta, hanno stretto una partnership per l’identità digitale basata su blockchain (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra gli investitori in Algorand rientra Eterna Capital, operatore specializzato in investimenti in blockchain, fondato a Londra nella primavera del 2018 dall’italiano Andrea Bonaceto (cofondatore di HiredGrad, piattaforma di reclutamento del personale supportata dall’Imperial College Incubator, oltre che coautore delle prime opere d’arte digitali Nft realizzate in collaborazione con un robot) e da tre giovani ex analisti di BlackRock: Nassim Olive, Asim Ahmad e Mattia Mrvosevic. Eterna Capital a fine ottobre 2020 ha lanciato con Albemarle Asset Management (boutique di investimento britannica con sede a Londra e sinora specializzata in strategie equity) il nuovo fondo Venture Capital Eterna Blockchain II, che investirà in progetti sulla tecnologia distributed ledger.
Insieme ad Algorand e a Borderless Capital, nell’aprile 2020 Eterna Capital ha lanciato Eterna Borderless Venture Studio, un veicolo di investimento destinato a supportare nuovi progetti che costruiscono applicazioni sulla piattaforma sviluppata da Algorand Inc. (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ottobre 2020, sempre insieme a Borderless Capital e a The Algorand Foundation, Eterna Capital ha lanciato l’Algorand Europe Accelerator, per supportare i progetti early stage di applicazioni dedicate alla piattaforma sviluppata da Algorand (si veda altro articolo di BeBeez).