Banca Etica ha investito 250 mila euro nella fintech SardexPay, circuito italiano che consente alle imprese e ai professionisti associati di scambiarsi vicendevolmente beni e servizi sulla base di crediti accumulati (si veda qui il comunicato stampa).
L’investimento di Banca Etica rientra nella campagna di equity crowdfunding lanciata lo scorso aprile da SardexPay e ancora in corso sulla piattaforma italiana BacktoWork (si veda altro articolo di BeBeez). La campagna ha un obiettivo minimo di 600 mila euro e massimo di 2,5 milioni, a fronte di una valutazione pre-money della fintech italiana di 17,5 milioni di euro, di cui 2,4 milioni dalla conversione anticipata di un prestito obbligazionario convertibile da parte degli attuali soci, già sottoscritto e versato. A oggi, la campagna è andata in overfunding, raccogliendo 1,1 milioni di euro da oltre 220 investitori, ed è stata prorogata per tutto il mese di giugno. I capitali raccolti saranno utilizzati da SardexPay per lo sviluppo tecnologico (49%), al 36% per il marketing multicanale, e al 15% per l’adeguamento organizzativo e l’assunzione di nuove professionalità.
SardexPay è stata fondata come Sardex in Sardegna nel 2010 da Carlo Mancosu, Gabriele e Giuseppe Littera, e Franco Contu. Nel 2011 Piero Sanna si è unito alla compagine societaria completando il gruppo dei fondatori. Alla fine del 2011 è entrato nel capitale di Sardex il fondo di investimento lussemburghese Digital Investments.
Nell’aprile 2016 Sardex aveva incassato un round da 3 milioni di euro guidato da Innogest, affiancato da Invitalia Ventures (oggi Cdp Venture Capital sgr) tramite il fondo Italia Venture I, e Banca Sella Holding, a cui avevano partecipato anche Fondazione di Sardegna, Nice Group e Melpart di Stefano Meloni (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2020 Sardex ha incassato un altro round da 5,8 milioni di euro, guidato da Cdp Venture Capital (anche stavolta tramite Italia Venture I) affiancata da Fondazione Sardegna e l’allora Primomiglio sgr (oggi Primo Ventures). All’aumento di capitale hanno partecipato anche Innogest e Nice Group (si veda altro articolo di BeBeez). L’investimento era stato preannunciato da Cdp Venture Capital nel giugno 2020, in occasione della presentazione del piano industriale 2020-2022 e dei suoi fondi (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2019 lo strumento della moneta complementare, pensato inizialmente per professionisti, imprese e forza lavoro, è stato esteso agli utenti privati grazie a Sardex Bisoo, programma che permette di guadagnare crediti a fronte di una spesa in euro. Più in dettaglio, chi acquista un bene o un servizio in euro da una delle tante attività aderenti all’iniziativa ottiene una ricarica in crediti secondo una percentuale stabilita.
E’ proprio nel 2019 che era iniziata la collaborazione tra SardexPay e Banca Etica, che ha già prodotto diversi esempi di finanziamenti misti euro/crediti Sardex, in cui la capacità di credito di Banca Etica ha affiancato quella della moneta complementare e viceversa, permettendo così a decine di iscritti a SardexPay di effettuare investimenti strutturali in ambiti come la green economy o l’efficientza energetica degli impianti.
Nell’ottobre dello stesso anno Sardex aveva acquistato il 63% del circuito di credito commerciale Venetex dalla holding di investimento VeNetWork (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo scorso Sardex ha cambiato nome in SardexPay (si veda altro articolo di BeBeez).
Il nuovo marchio ha portato con sé anche nuovi servizi e migliorie tecnologiche che gradualmente saranno messe a disposizione dei partecipanti alla community nei prossimi mesi: da un motore di ricerca interna sempre più efficace, ai miglioramenti delle app, l’integrazione con gli e-commerce fino alla possibilità di effettuare direttamente sulla piattaforma SardexPay pagamenti misti in euro e crediti Sardex. Dalla fondazione la società ha intermediato oltre 600 milioni di euro, di cui 123 nel 2020. Conta 15 regioni servite, oltre 40 mila conti consumer e dipendenti e oltre 10 mila conti B2B aperti. Oggi Sardex è guidata dal presidente Carlo Mannoni e dal ceo Marco De Guzzis.
Il nuovo piano industriale al 2024 di SardexPay ha l’obiettivo di accelerare in modo esponenziale la crescita tramite il completamento della copertura nazionale, un nuovo motore di ricerca, la possibilità dei pagamenti misti in piattaforma, l’integrazione con le piattaforme di e-commerce. Nel primo anno del piano (2020), sono stati superati tutti gli obiettivi. A livello numerico, la società punta a creare al 2024 una community di oltre 20 mila pmi per un volume di transazioni superiore a 500 milioni di euro.
Il ceo di SardexPay Marco De Guzzis ha commentato: “L’ingresso di Banca Etica nel nostro azionariato ci aiuterà a moltiplicare le opportunità offerte da SardexPay a migliaia di pmi italiane, consolidando un modello di economia collaborativa che genera valore per tutti”.
Alessandro Messina, direttore generale di Banca Etica, ha aggiunto: “La finanza etica esprime oggi in Italia produce volumi di credito per 1,2 miliardi di euro, con una crescita del 9% nel 2020. Con i circuiti complementari come SardexPay abbiamo il comune obiettivo di rimettere le persone al centro delle relazioni finanziarie, per restituire valore alla parola credito e affermare il potenziale economico e sociale dei talenti e dei progetti. Siamo convinti che la già ampia collaborazione tra Banca Etica e SardexPay troverà ora ulteriore stimolo per crescere e consolidarsi”.
La banca è attiva da oltre 22 anni in Italia ed è l’unica interamente dedicata alla finanza etica. Oggi Banca Etica conta 45 mila soci che hanno apportato 77 milioni di capitale sociale; la raccolta è 2 miliardi di euro e i finanziamenti oltre un miliardo a favore di iniziative di organizzazioni, famiglie e imprese nei settori della cooperazione e innovazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e qualità della vita, tutela dell’ambiente, turismo responsabile, agricoltura biologica, diritto alla casa, legalità.