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di Francesca Vercesi
Si chiama Factoring On Demand la nuova piattaforma lanciata da Clessidra Factoring che si propne di dare alle aziende italiane, soprattutto a quelle che hanno limitato accesso al credito bancario, la possibilità di accedere via web all’anticipo dei crediti (si veda qui il comunicato stampa).
Clessidra Factoring è l’operatore finanziario focalizzato sul supporto delle pmi, anche in fase di risanamento, con soluzioni finanziarie dedicate nella gestione e garanzia dei crediti commerciali. Clessidra Factoring, controllata al 100% da Clessidra Holding, che a sua volta fa capo a Italmobiliare, è l’ex Compagnia Europea Factoring Industriale (Coefi), che nel novembre 2020 il private equity Archeide e il suo socio di minoranza Intermedia spa, una società di consulenza specializzata in factoring, hanno ceduto a Clessidra Holding la quale ha peoceudto al cambio del nome (si veda altro articolo di BeBeez)
La società ha chiuso il suo primo anno di attività con un turnover di poco inferiore a 250 milioni di euro, oltre gli obiettivi previsti nel piano industriale 2021-2025. Nel 2022 punta al raddoppio del volume di crediti gestiti. Ricordiamo che l’obiettivo previsto dal piano industriale per fine 2024 è un turnover di 750 milioni di euro, “ma confidiamo di poterlo superare”, aveva aggiunto l’ad. “I risultati conseguiti sono frutto di una azione commerciale dinamica, che ci ha permesso di acquisire nuove opportunità sia nel segmento crossover che distressed, settore quest’ultimo in cui siamo riusciti ad accreditarci come uno degli operatori di riferimento nei tavoli di risanamento e supporto alle aziende nelle fasi di superamento delle diverse situazioni di crisi”, ha precisato Piccini. Per finanziare ulteriormente lo sviluppo del business, lo scorso gennaio è stato deliberato un aumento di capitale da 3 milioni di euro, previsto dal piano industriale, che sarà effettuato entro il mese di giugno (si veda qui il comunicato stampa e altro articolo BeBeez).
Ora, con Factoring On Demand si incastra un primo tassello nel percorso di Clessidra Factoring nel mondo del fintech, grazie al quale “la società integra l’offerta commerciale nei confronti delle pmi, e in particolare nei confronti di quelle che hanno limitato accesso al credito bancario”, ha commentato Gabriele Piccini, amministratore delegato di Clessidra Factoring, cha ha aggiunto: “Il portale sarà di supporto all’attività svolta dalla nostra rete commerciale, che potrà essere ancora più vicina alle pmi di tutta Italia con un’offerta multicanale che vede i nostri specialisti al centro. Le persone continueranno, infatti, a essere il motore pulsante del nostro modello di business”.
Il processo di richiesta per le aziende avviene attraverso il portale, Factoring On Demand, la cui landing page permette a Clessidra Factoring di raccogliere le informazioni essenziali direttamente dalla pmi richiedente. Se l’impresa rispetta i requisiti minimi, l’utente potrà accedere alla fase successiva per completare la propria richiesta indicando tutte le informazioni utili alla valutazione della stessa. Il processo potrà essere ripreso anche in momenti diversi dal prospect, attraverso l’utilizzo di apposito identificativo. Il richiedente verrà costantemente aggiornato circa l’avanzamento tramite l’area a lui dedicata nel portale oltre alle notifiche via e-mail. In caso di delibera positiva il cliente sarà contattato dall’area manager di riferimento per la verifica delle informazioni raccolte e l’eventuale firma del contratto.
“Il factoring oggi ha un ruolo determinante per ottimizzare il capitale circolante delle imprese e per supportare le catene di fornitura. Si tratta di uno degli strumenti più utilizzati dalle aziende perché è una forma di finanziamento complementare al credito bancario che riduce il fabbisogno finanziario dell’impresa smobilizzando i crediti non ancora scaduti, proteggendola dal rischio di insolvenza dei propri clienti e migliorando la qualità dei propri indicatori di bilancio”, ha spiegato Piccini. “Considerato che per le pmi i principali elementi di soddisfazione in materia di factoring riguardano velocità e sicurezza dei tempi di erogazione, abbiamo pensato di sviluppare questa piattaforma digitale che permette di velocizzare ulteriormente i tempi di risposta”.
La società, grazie all’incremento degli impieghi, dei volumi gestiti e del portafoglio clienti, ha chiuso l’esercizio con un turnover di 247,8 milioni di euro (+439% sul 2020 e +48% rispetto al piano), con un impiego lordo di 75,1 milioni, superiore del 552% sul 2020 e del 64% rispetto al business plan. Il tutto a fronte di una buona qualità del portafoglio crediti, che non regoistra posizioni classificate come inadempienze probabili o sofferenza. Il 31 dicembre il total capital ratio è stato pari al 17,8% mentre il Roe del 2021 è stato del 9,2%. Risultati che non sono proprio stati una sorpresa. Lo scorso settembre, infatti, in occasione dell’inaugurazione della sede padovana della società, Piccini aveva anticipato a BeBeez che l’erogato avrebbe superato i 200 milioni di euro contro un obiettivo di budget fissato a 160 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte commerciale, ricordiamo che Clessidra Factoring lo scorso novembre ha stretto una partnership con il gruppo Prelios per sostenere le aziende in situazione di tensione finanziaria classificate come UTP dal sistema bancario (si veda qui il comunicato stampa di allora). In virtù dell’accordo, Clessidra Factoring, grazie a un portafoglio prodotti diversificato che copre tutte le forme tecniche del factoring, collabora con Prelios fornendo servizi di gestione, garanzia e smobilizzo del capitale circolante nonché nuove risorse finanziarie alle aziende in difficoltà al fine di favorirne il risanamento (si veda altro articolo di BeBeez).