Fabrick, piattaforma che promuove nuovi modelli di business e servizi bancari favorendo la collaborazione tra istituti finanziari, corporate e fintech, e controllata dal Gruppo Sella e dall’estate 2023 partecipata anche dal gruppo assicurativo Reale Group e da Mastercard (si veda altro articolo di BeBeez), ha acquisito finAPI GmbH, tra i principali operatori tedeschi di soluzioni Open Finance (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio dell’operazione, soggetta all’approvazione delle autorità di vigilanza tedesche e italiane e ad un processo di perfezionamento che si svolgerà nei prossimi mesi, è previsto che l’acquisto del 75% di finAPI venga perfezionato da SCHUFA Holding AG, con il restante 25% della società che farà invece capo ai due fondatori, Florian Haagen e Martin Lacher, che manterranno ruoli di responsabilità all’interno della società garantendo continuità di relazione con il mercato e il portfolio clienti.
Drake Star Partners e White&Case hanno supportato SCHUFA in qualità di advisor e legal, mentre Fabrick è stata assistita da Chiomenti e Gleiss Lutz per la parte legal e Deloitte financial advisory per la due-diligence.
FinApi, fondata a Monaco di Baviera nel 2008 per sviluppare soluzioni per l’aggregazione e analisi dei dati finanziari, è tra le realtà pioniere nell’open banking, data intelligence, KYC e pagamenti, e serve oltre 350 clienti tra cui banche, fornitori di servizi finanziari, fintech, assicurazioni e software provider oltre che in Germania anche in Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria.
Sommando il volume di pagamenti Account2Account gestiti da Fabrick e finAPI nel 2023, con più di 800 clienti complessivi, sono 65 i miliardi di euro di valore intermediato e più di 11 miliardi di chiamate API, numeri che destinati a rendere Fabrick il principale operatore nei due mercati di riferimento italiano e tedesco.
Tanja Birkholz, ceo di SCHUFA, ha commenntato: “Negli ultimi tre anni abbiamo lavorato intensamente con l’obiettivo di creare il maggior valore possibile per i privati e per le aziende. La tecnologia svolge un ruolo importante nello sviluppo di prodotti e servizi orientati ai bisogni del cliente e questo richiede partner forti in grado di concentrarsi sullo sviluppo a livello tecnologico. In questo senso, Fabrick rappresenta il partner ideale per l’ulteriore sviluppo di finAPI. Conosciamo le esigenze dei nostri clienti e Fabrick e finAPI possiedono il know-how tecnologico per soddisfarle, permettendo loro di beneficiare di ulteriori sviluppi di prodotto nell’ambito dell’open banking“.
Florian Haagen, ceo e co-founder di finApi e Martin Lacher, coo e co-founder di finAPI, hanno aggiunto: “L’operazione con Fabrick, con il suo approccio europeo, offre grandi opportunità per tutti. Insieme al business del mercato tedesco, continueremo a definire attivamente il futuro dell’open finance in Europa”.
Paolo Zaccardi, ceo di Fabrick, ha concluso: “Questo accordo, dopo il recente aumento di capitale con Mastercard e Gruppo Reale Mutua e l’acquisizione di JudoPay nel Regno Unito, è un’altra tappa importante per Fabrick perché ci permette di proseguire nella strategia di internazionalizzazione definita fin dalla nostra nascita. Ci consente di entrare nella DACH Region, area di grandissime prospettive e chiave per raggiungere la dimensione ottimale e cogliere le crescenti opportunità offerte dal settore in cui ci muoviamo. Questa operazione è inoltre un ulteriore passo nell’ampliamento della nostra offerta che oggi copre l’intera catena del valore dei servizi dell’Open Finance”.
Oltre alla Germania, Fabrick è presente anche nei mercati italiano, spagnolo e britannico. Tra le ultime sue acquisizioni ricordiamo quella di maggio 2023 del 100% della paytech britannica Judopay, e quella dello scorso dicembre di una quota della fintech tedesca Banxware. Con quasi 500 dipendenti, la realtà specializzata nell’open finance da maggio 2020 è un istituto di pagamento (si veda altro articolo di BeBeez) e a oggi conta tra le sue controllate, oltre ad Axerve e Judopay, anche Codd&Date, dpixel, Fabrick Solutions Spain e ha la gestione della community del Fintech District.
Ma a parte le controllate, negli ultimi anni Fabrick ha condotto un’intensa campagna di investimenti, spesso per suggellare partnership commerciali. Per esempio, possiede il 4,4% nel capital della piattaforma di dynamic discounting Findynamic per suggellare un accordo annunciato nel dicembre 2022, in base al quale le due realtà mettono a fattor comune le rispettive caratteristiche distintive per digitalizzare i processi di supply chain finance e facilitare il rapporto di banche e grandi aziende con i propri clienti e fornitori (si veda altro articolo di BeBeez).
Fabrick ha chiuso il 2023 con ricavi in crescita del 14,5% a 54,7 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) sul 2022, anno in cui aveva chiuso il bilancio con un fatturato di 50 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). In aumento anche il numero dei clienti: le controparti collegate alla piattaforma a fine 2023 sono passate a 450 da 400 nel 2022, generando un aumento significativo delle API call fino a oltre 490 milioni al mese, un dato che riflette il volume di servizi erogati al mercato.
La strategia di Fabrick, nell’arco temporale 2024-2026, si concentrerà su analisi e operazioni in Germania e Francia, oltre a Spagna e Inghilterra in cui è già presente con società controllate. In questo piano di potenziamento dell’offerta con la convergenza tra open banking e open payments e di razionalizzazione dei processi per velocizzare il time to market di nuovi servizi, il 2024 si apre con la fusione per incorporazione di Axerve, controllata specializzata nell’accettazione dei pagamenti su canali fisici e digitali che nel 2023 ha registrato transazioni POS ed E-commerce per un controvalore di 25,5 miliardi di euro (+20,2% sull’anno precedente).