Sardex, il circuito che consente alle imprese e ai professionisti associati di scambiarsi vicendevolmente beni e servizi sulla base di crediti, ha superato il mezzo miliardo di crediti transati. Lo hanno detto Franco Contu, Gabriele Littera, Giuseppe Littera, fondatori dell’azienda assieme a Piero Sanna, nel corso di una conferenza stampa a Cagliari lo scorso martedì 17 settembre (si veda qui il comunicato stampa).
Partito in Sardegna, Sardex comprende oggi Circuiti di Credito Commerciale attivi nelle altre 12 regioni italiane (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise-Sannio e Campania) e da quanto ha iniziato l’attività nel 2010 ha appunto movimentato risorse per ben 400 milioni solo in Sardegna e 100 milioni negli altri circuiti. Il tutto per oltre un milione di operazioni condotte da 10 mila aziende, di cui 4 mila in Sardegna.
Nell’aprile 2016 Sardex aveva incassato un round da 3 milioni di euro guidato da Innogest, affiancato da Invitalia Ventures e Banca Sella Holding, a cui avevano partecipato anche Fondazione di Sardegna, Nice Group e Melpart di Stefano Meloni (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’ultimo anno lo strumento della moneta complementare, pensato inizialmente per professionisti, imprese e forza lavoro è diventato patrimonio anche dei privati cittadini grazie a Sardex Bisoo. Il programma permette ai cittadini di guadagnare crediti a fronte di una spesa in euro; chi acquista un bene o un servizio in euro da una delle tante attività aderenti all’iniziativa ottiene una ricarica in crediti secondo una percentuale stabilita. “Sardex Bisoo in quasi un anno di vita è riuscito a coinvolgere migliaia di consumatori sardi, oltre 20 mila – ha specificato Gabriele Littera responsabile Marketing e Comunicazione di Sardex – perché ha intercettato e compreso le loro esigenze riuscendo allo stesso tempo a dare respiro al tessuto economico locale. Consumatori che sinora hanno speso localmente oltre 6 milioni di euro nelle attività iscritte al programma, risorse importanti proprio per la crescita del tessuto produttivo sardo”.