Il governo fa retromarcia su blockchain e venture capital. Il testo definitivo del Decreto Semplificazioni varato ieri dal Consiglio dei ministri, infatti, non contiene più due norme chiave per lo sviluppo dei due settori (si veda qui il comunicato stampa).
Da un lato, infatti, nella bozza di decreto era stato previsto che le certificazioni condotte con tecnologia blockchain potessero avere validità giuridica e dall’altro era stato stabilito che il fondo nazionale per il venture capital sarebbe stato gestito da Invitalia Venture sgr, con la società di gestione che sarebbe passata sotto il controllo di Cdp (si veda altro articolo di BeBeez).
Entrambi gli articoli, però, sono stati stralciati, alla stessa stregua delle norme relative agli appalti. Detto questo, la nota del governo precisa che “ll disegno di legge prevede un’ampia delega al Governo, con l’obiettivo complessivo di migliorare la qualità e l’efficienza dell’azione amministrativa, garantire la certezza dei rapporti giuridici e la chiarezza del diritto, assicurare i diritti fondamentali delle persone con disabilità, ridurre gli oneri regolatori gravanti su cittadini e imprese e accrescere la competitività del Paese. In base a tale delega, il Governo dovrà adottare diversi decreti legislativi di semplificazione, riassetto normativo e codificazione, agendo per settori omogenei o per specifiche attività o gruppi di attività, con l’obiettivo semplificare e coordinare sotto il profilo formale e sostanziale il testo delle disposizioni legislative vigenti”. Il che può significare tante cose e potrebbe quindi lasciare la porta aperta al recupero delle norme stralciate.