Il leader italiano della business information CRIF ha investito nella piattaforma we.trade, con cui ha anche siglato un’alleanza strategica (si veda qui il comunicato stampa).
we.trade ha sviluppato una piattaforma di commercio digitale basata sull’Hyperledger Fabric della Linux Foundation e funziona sulla piattaforma IBM Blockchain. Nel marzo 2019 Unicredit ha eseguito con successo la prima transazione commerciale in Italia sfruttando la tecnologia blockchain, avvalendosi della piattaforma we.trade (si veda altro articolo di BeBeez).
Nata a gennaio 2017 con il nome provvisorio di Digital Trade Chain e poi ribattezzata we.trade, la società era inizialmente un consorzio di 7 banche europee (Deutsche Bank, Hsbc Kbc, Natixis, Rabobank, Société Générale e Unicredit), a cui si sono aggiunte poi anche Nordea e Banco Santander Tutte le banche che partecipano al consorzio e che utilizzavano wetrade nel dicembre 2017 hanno poi creato una società in joint venture che possiede la piattaforma ed è stata battezzata we.trade innovation DAC (si veda altro articolo di BeBeez). Dopo la decisione delle banche del consorzio di costituire la società, hanno aderito al progetto altre banche, oltre al colosso IBM. we.trade oggi è quindi partecipata da IBM, CRIF e 12 banche (tra cui CaixaBank, Deutsche Bank, Erste Group, HSBC, KBC, Nordea, Rabobank, Santander, Sociéte Générale, UBS e UniCredit). Inoltre, ČSOB, Komerční Banka e Česká Spořitelna sono licenziatari nella Repubblica Ceca.
Grazie alla partnership con CRIF, we.trade rafforzerà ulteriormente la propria proposta con l’integrazione dei servizi Skyminder di CRIF, che consentono l’accesso a informazioni approfondite di carattere finanziario, commerciale e creditizio su oltre 230 milioni di aziende in tutto il mondo. Facendo parte di questa alleanza strategica, CRIF è diventata azionista di we.trade insieme a IBM e ai 12 azionisti bancari già esistenti.
“Siamo molto lieti che CRIF si unisca a we.trade come ulteriore investitore, contribuendo ad allargare ulteriormente l’ecosistema. I servizi di business information e rating di CRIF, realtà leader di mercato, completano perfettamente la visione di we.trade di rendere le transazioni commerciali più semplici per acquirenti e venditori. Siamo entusiasti di lavorare con CRIF per fare un passo in avanti nel nostro percorso di sviluppo”, ha dichiarato Omer Ahsan, presidente di we.trade.
Carlo Gherardi, ceo di CRIF, ha commentato: “L’integrazione tra la piattaforma we.trade e l’ecosistema informativo di CRIF apporterà un significativo valore aggiunto a tutti gli stakeholder grazie al nostro patrimonio informativo, alle capacità analitiche e alle nostre tecnologie più avanzate. In una fase caratterizzata dall’esplosione dell’economia digitale, grazie a questa operazione CRIF integrerà le proprie conoscenze e competenze con un player innovativo e leader nelle piattaforme di trade finance. CRIF e we.trade creeranno sinergie che aiuteranno le aziende ad affrontare le proprie sfide, rendendo più semplice e sicuro per acquirenti e venditori gli scambi a livello globale”.
CRIF è attualmente il primo fornitore nel continente europeo di informazioni bancarie e creditizie e uno dei principali operatori mondiali nei sistemi integrati di informazioni commerciali e di business e alla gestione del credito e marketing. Fondata a Bologna nel 1988, oggi opera in 4 continenti e vanta oltre 6.300 banche e società finanziarie e 55.000 imprese clienti, distribuite in più di 50 paesi. Inoltre, per il sesto anno consecutivo Crif è stata citata nella prestigiosa classifica IDC FinTech, posizionandosi nel 2019 al 50° posto al mondo e in vetta tra le aziende italiane.
La società nell’aprile 2020 ha collocato in private placement a Pricoa Private Capital (gruppo Prudential Financial) un nuovo bond da 30 milioni di euro all’interno dell’accordo di shelf facility da 125 milioni di dollari (o equivalente in euro) siglato nel 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2020 Crif e American Express hanno siglato una partnership in ambito open banking con l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale dei clienti consumer e business (si veda altro articolo di BeBeez). Crif ha chiuso il 2019 con un fatturato consolidato di quasi 560 milioni di euro nel 2019, in aumento dai 509,2 milioni del 2018, quando aveva registrato 86,1 milioni di ebitda, a fronte di un debito finanziario netto di 146,3 milioni (fonte Leanus).