Intesa Sanpaolo ha investito 40 milioni di sterline in Thought Machine (si veda qui il comunicato stampa di Intesa Sanpaolo e qui quello di Thought Machine), la scaleup con sede a Londra e uffici regionali a New York, Singapore e Sydney, con la quale il gruppo bancario guidato dal ceo Carlo Messina ha annunciato una settimana fa, in occasione della presentazione del Piano di Impresa 2022-2025, la partnership per sviluppare la banca digitale Isybank (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo bancario italiano si affianca così nel capitale ai grandi fondi internazionali di venture capital che a oggi hanno investito un totale di oltre 340 milioni di dollari nella scaleup, così come dichiarato da Thought Machine stessa nella sua nota. La scaleup ha ora una valutazione da unicorno, che supera il miliardo di dollari, e vanta un team composto da oltre 500 persone.
Fondata nel 2014 da Paul Taylor, ex ingegnere di Google, lo scorso novembre Thought Machine aveva chiuso un round di Serie C da 200 milioni di dollari, guidato da NYCA Partners e al quale avevano partecipato le divisioni di investimento di alcuni dei principali clienti della scaleup come ING Ventures, JPMorgan Chase e Standard Chartered Ventures e investitori già presenti nel capitale come Lloyds Banking Group, British Patient Capital, Eurazeo, SEB, Molten Ventures (ex Draper Esprit), Backed e IQ Capital (si veda qui il comunicato stampa di allora). Tra marzo e agosto 2020, invece, la scaleup aveva raccolto 125 milioni di dollari in un round di Serie B (si veda qui il comunicato stampa di allora). Nel 2018, infine, la scaleup aveva raccolto un round di Serie A da 18 milioni di sterline, di cui 11 milioni investii da Lloyds Banking Group (si veda qui il comunicato stampa di allora). I 40 milioni di sterline investiti da Intesa Sanpaolo, fanno quindi evidentemente parte dell’ultimo round da 200 milioni di dollari complessivi.
Thought Machine è diventata di fatto la scelta delle banche di grandi dimensioni che intraprendono una trasformazione dei sistemi core. Nessun altro fornitore di core banking conta clienti così numerosi in questo settore. Il motore di core banking di Thought Machine, battezzato Vault, è stato creato da zero come piattaforma interamente nativa per il cloud e offre alle banche il pieno controllo per la creazione di qualsiasi prodotto.
Paul Taylor, fondatore e ceo di Thought Machine, ha dichiarato: “A complemento del lavoro svolto con le banche Tier 1 in tutto il mondo, siamo ora orgogliosi di annunciare che la più grande banca italiana e una delle principali istituzioni finanziarie europee adotterà la tecnologia di Thought Machine nella sua nuova banca digitale. Con Intesa Sanpaolo come investitore nel business, abbiamo stretto un rapporto che vedrà la nostra tecnologia entrare ulteriormente nel più ampio portafoglio della banca, svolgendo un ruolo centrale nella fornitura di servizi digitali avanzati ed esperienze riservate alla vasta base di clienti della banca in Italia e oltre”.
Ricordiamo infatti che Isybank, che si avvarrà appunto di Vault, inizialmente si pone l’obiettivo di servire i 4 milioni di clienti Intesa Sanpaolo retail in Italia che non utilizzano la rete di filiali, ottenendo al contempo una riduzione strutturale dei costi per il gruppo. La Banca prevede, per lo sviluppo e la crescita di Isybank, investimenti per 650 milioni di euro nell’arco di piano. Intesa Sanpaolo ha inoltre manifestato l’intenzione di estendere la piattaforma core banking di Thought Machine alla più ampia infrastruttura del gruppo, grazie alla sostituzione della tecnologia core basata su mainframe con il passaggio all’infrastruttura cloud, continuando a investire massicciamente nella trasformazione digitale della banca con un rilevante programma di investimenti in Information Technology pari a 5 miliardi di euro e con un impegno che coinvolgerà 4.000 persone tra nuove assunzioni di profili particolarmente specifici e riconversioni professionali. Vault è stato scelto per la sua flessibilità nel servire clienti operativi in diverse valute e diversi Paesi, con l’intenzione annunciata dalla Banca di estendere il ruolo di Thought Machine ad altri segmenti di clientela, oltre il mass-market retail banking, sia in Italia che all’estero.
Carlo Messina ha commentato: “Con il nuovo piano d’impresa intendiamo affrontare in maniera ancora più decisa la sfida del fintech. Per questa ragione, tra i principali progetti di Intesa Sanpaolo per gli anni a venire c’è la creazione e lo sviluppo di Isybank, la nuova banca dedicata, inizialmente, a quei 4 milioni di clienti che già oggi ricorrono primariamente alla nostra offerta digitale. Questa scelta cambia prospettiva, modificando la percezione del mercato e dei clienti nei nostri confronti: dal ruolo di incumbent, avuto finora, passeremo a giocare la parte del challenger. Abbiamo intrapreso questa strada scegliendo un partner di assoluto standing internazionale come Thought Machine: le tecnologie e le soluzioni all’avanguardia messe a nostra disposizione ci consentiranno di predisporre un modello di servizio digitale completo e di assoluta eccellenza. Grazie a una partnership di tale livello, potremo inoltre investire in maniera ancor più significativa nella capacità tecnologica della core bank Intesa Sanpaolo. La forte convinzione di avere in Thought Machine il partner ideale nel percorso di trasformazione ci ha portato a investire nella società: saremo così parte del loro percorso di crescita”.