HYPE, la piattaforma fintech che integra in un unico punto di accesso una gamma di prodotti e servizi di banking, frutto di una joint venture paritetica fra Illimity e il Gruppo Sella, nei primi due mesi del 2024 ha raggiunto per la prima volta il break even con una crescita del 54% dei ricavi lordi e di ben il 250% dell’ebitda, in linea con gli obiettivi di piano che prevedono la conferma del pareggio a fine anno (si veda qui il comunicato stampa).
Il tutto dopo un 2023 in cui HYPE ha registrato ricavi lordi per 39,1 milioni, in crescita dell’87% dal 2022, con un contribution margin di 19,7 milioni, con un balzo di addirittura il 476% dall’anno prima. E questo a seguito di un aumento del 25% del volume del transato totale, attestatosi a 8,1 miliardi di euro, mentre il transato carta, sempre in termini di volumi, è stato pari a circa 2,4 miliardi di euro (+26%) a conferma di un sempre maggiore utilizzo dell’app da parte dei clienti.
Come spiegato nella nota da Hype, il risultato è ancora più significativo e indicativo delle forti efficienze messe in campo nel corso del 2023, se letto anche alla luce di un incremento dei costi del personale che riflette la crescita dell’organico di ben il 55%, raggiungendo oggi i 195 dipendenti (età media 35 anni), esperti di tecnologia, design, finance e banking.
Nel 2021 HYPE aveva però previsto di raggiungere tre milioni di clienti entro il 2025 (oggi sono 1,8 milioni) e di trovare l’utile entro la fine del 2023 (si veda altro articolo di BeBeez).
Giuseppe Virgone, ceo di HYPE, ha commentato: “Nata nel 2015 per dimostrare come, anche in Italia, ci fosse la necessità di una diversa offerta di banking e uno spazio di crescita, oggi HYPE, con oltre 1,8 milioni di utenti e il raggiungimento del primo utile, conferma la sostenibilità del modello proposto e la capacità di creare valore”. E ha aggiunto: “Continueremo a investire in persone, tecnologia, know-how e sviluppo di servizi a valore aggiunto, anche non finanziari, con l’obiettivo non solo di mantenere i trend di crescita registrati nel 2023 ma di continuare a incrementarli. Il 2024 è partito più che in linea con le nostre aspettative. Acquisiamo circa 1000 nuovi clienti al giorno, ma non ci accontentiamo: abbiamo obiettivi ambiziosi e tutte le carte per raggiungerli”.
In un’intervista al Corriere della Sera nei giorni scorsi Virgone ha precisato che il suo obiettivo per quest’anno è una crescita del 44% dei ricavi e di chiudere l’esercizio con un utile. E, a proposito di un possibile sbarco a Piazza Affari, ha risposto: “La quotazione è uno degli scenari possibili. Aggiungo che sarebbe un mio obiettivo personale, perché credo che HYPE abbia tutte le caratteristiche per fare una quotazione di valore. Ma la decisione spetterà agli azionisti”.
La moneta elettronica depositata sui conti HYPE a fine 2023 era pari a circa 540 milioni di euro (+22), un risultato raggiunto grazie alla validità dell’ampio ventaglio di servizi messi a disposizione dei clienti e che HYPE include con diverse formule nei canoni mensili dei conti a pagamento e gratuiti. A incidere positivamente sui ricavi anche alcune nuove partnership che hanno avuto esecuzione nel 2023.Sul fronte del prodotto, HYPE ha iniziato l’anno potenziando l’offerta del conto Premium rendendolo sempre più uno strumento che risponde ai bisogni quotidiani, dai più semplici a quelli più complessi, ideale peraltro per chi viaggia molto per lavoro o per leisure. In particolare, sono state aggiunte 4 nuove coperture assicurative – che diventano così complessivamente 8 – comprese nel canone (che non varia), è stata definita una nuova procedura di onboarding ancora più rapida e smart e, infine, potenziata l’assistenza clienti grazie all’integrazione dell’AI generativa. Novità attese anche per HYPE Business, il conto pensato per le ditte individuali e i liberi professionisti possessori di partita IVA, che verrà arricchito di numerose nuove funzioni durante il corso del 2024.
Ricordiamo che HYPE, operativa dal 2015, è stata autorizzata da Banca d’Italia a operare come Istituto di moneta elettronica e AISP e PISP, e detiene la licenza di Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) dal giugno 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Funge da cabina di controllo per una gestione del denaro personalizzata, semplice ed efficiente e funziona attraverso un conto, che può essere attivato direttamente da smartphone, in pochi minuti e in totale sicurezza, una carta Mastercard e una app mobile da cui accedere a tutti i principali servizi finanziari ed altri a valore aggiunto.
Per garantire flessibilità e rapidità di risposta, HYPE combina soluzioni proprietarie e di terzi scegliendo tra le migliori disponibili sul mercato. L’offerta è articolata su: HYPE, HYPE Next (lanciato nel dicembre scorso; si veda altro articolo di BeBeez) e HYPE Premium – tre tipologie pensate per accompagnare la crescita dei clienti retail sia per fasce d’età che per bisogni finanziari, e HYPE Business, pensato per i liberi professionisti e ditte individuali, possessori di partite iva e disponibile attraverso app dedicata.
La funzione salvadanaio arricchisce la sezione risparmi affiancando la funzione “obiettivo”. Le modalità di alimentazione del salvadanaio sono: diretta, scegliendo di volta in volta l’importo desiderato; impostando automatismi quali “versamenti periodici”, scegliendo un importo specifico da versare in modo ricorrente; e “arrotondamento” sulle spese effettuate. Infine, all’interno della funzione prestiti (lanciata nell’aprile 2021, si veda altro articolo di BeBeez), è stata inserita quella mutui, che permette di avviare la richiesta di un prestito in modo interamente digitale a Banca Sella.
La challenger bank nel marzo 2020 aveva anche lanciato Hype Bitcoin, in collaborazione con un’altra fintech italiana: Conio (si veda altro articolo di BeBeez). Tra le fonti di introito di Hype sono i canoni sull’utilizzo di alcuni prodotti, i margini dalle transazioni con carte Hype e le referral fees (retrocessioni commerciali dai partner per gestione dell’interfaccia col cliente). I ricavi sono ben bilanciati sulle tre fonti, ma oggi per la maggiori parte provengono da transazioni e canoni, in quanto la società sta ancora arricchendo l’offerta di prodotti da terze parti. In proposito, Valitutti ha anticipato che Hype sta studiando integrazioni con operatori del settore buy now pay later (BNPL) e un prodotto per piccoli operatori economici e partite Iva individuali.