Hype, challenger bank italiana focalizzata sul consumer banking e controllata da Illimity e dalla fintech Fabrick, punta a raggiungere l’utile nel 2023 e quota 3 milioni di clienti due anni dopo. Lo ha dichiarato ieri in conferenza stampa il ceo, Antonio Valitutti (si veda qui il comunicato stampa). Oggi la challenger bank italiana conta 1,5 milioni di clienti, di cui la metà under 30.
Ricordiamo che Hype è nata nel 2015 in seno a Fabrick, piattaforma che offre servizi innovativi al sistema bancario e finanziario italiano, in logica di open banking, a partire da Banca Sella che di Fabrick controlla l’80%. In seguito, nel settembre 2020, illimity aveva annunciato l’operazione che l’avrebbe portata ad acquisire il 50% di Hype da Fabrick, che contestualmente sarebbe entrata nel capitale di illimity insieme al Gruppo Sella con una quota del 10% (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa di conclusione dell’operazione). Valitutti aveva raccontato la storia di quella che è stata la prima grande operazione italiana di aggregazione nel settore fintech lo scorso aprile in occasione del webinar di Assofintech, dedicato al fundraising e alla valutazione delle startup fintech, organizzato in collaborazione con BeBeez (si vedano altro articolo di BeBeez e qui il video)
Ha spiegato Valitutti: “Siamo nati nel 2015 come alternativa semplificata dei modelli tradizionali di consumer bank, e con la convinzione che l’ingresso sul mercato di player come noi avrebbe generato sana competizione ed evoluzione dei servizi. Nell’ultimo anno 200 mila persone si sono aggiunte al mondo Hype, che ha raggiunto 1,5 milioni di clienti. Il numero delle transazioni è aumentato, portando il volume totale del transato, tra carte e servizi, a circa 3 miliardi di euro nei primi 8 mesi di quest’anno, con previsione di raggiungere i 5 miliardi di euro nell’anno, con una crescita dei ricavi lordi da servizi del 100% in 12 mesi”.
Il ceo di illimity, Corrado Passera, ha aggiunto: “Non sempre le joint venture 50/50 vanno lisce, nel nostro caso sì perché c’è questa comune visione fortemente orientata all’innovazione. Abbiamo concordato fin dall’inizio management e strategia e i risultati stanno arrivando. C’è soddisfazione sulla governance e sul modello: aver consolidato la leadership, i volumi, i ricavi, i prodotti è qualche cosa che non sempre succede. Hype in questi nove mesi di joint venture si è ulteriormente rafforzata anche in termini relativi”.
A sua volta Pietro Sella, ceo del gruppo Sella, ha dichiarato: “Quello che abbiamo iniziato un anno fa è la capacità di collaborare per fare qualcosa di più grande di quello che non sarebbe stato da soli. Io sono molto soddisfatto, perché c’è una grande forza, un apprendimento costante e credo che messe insieme le qualità dell’uno e dell’altro stiano facendo un bel risultato”:
Hype conta oggi oltre 100 dipendenti e più di 10 partner del mondo bancario e non, tra cui, oltre a Banca Sella e illimity, Prima.it, Zurich, illimity, Gimme5, Switcho, viafintech. Grazie ai suoi partner, Hype offre tutti i servizi di una banca, ma con delle importanti differenze: “Vogliamo essere completi senza essere complessi. Non vogliamo sostituirci alla banca dei nostri clienti, ma aiutarli a gestire meglio i loro soldi e ad avere maggiore consapevolezza e controllo delle loro finanze”, ha detto ancora il ceo di Hype.
Hype offre oggi tre prodotti bancari: Start (completamente gratuito, fino a un massimo di 2.500 euro di deposito annuo); Next (al costo di 2,90 euro senza limiti di deposito, lanciato nel dicembre scorso; si veda altro articolo di BeBeez) e Premium (con ulteriori servizi a valore aggiunto). Hype è anche uno strumento di pagamento: grazie all’integrazione con ApplePay e GooglePay è possibile fare pagamenti direttamente dal cellulare, con la possibilità di utilizzare la carta Hype per effettuare prelievi senza commissioni nei bancomat di tutto il mondo.
Ieri Hype ha presentato le sue nuove funzioni: radar, investimenti, salvadanaio e mutui. La prima collega i conti di cui si è titolari anche presso altri istituti, offrendo al cliente una visione chiara delle sue disponibilità finanziare complessive e diventando un punto di accesso chiave per analizzare anche le proprie capacità di risparmio e investimento.Il servizio è costruito sulla nuova licenza di AISP e PISP ottenuta da Banca d’Italia, che si aggiunge alla licenza di Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) ricevuta nel giugno 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
La funzione salvadanaio arricchisce la sezione risparmi affiancando la funzione “obiettivo”. Le modalità di alimentazione del salvadanaio sono: diretta, scegliendo di volta in volta l’importo desiderato; impostando automatismi quali “versamenti periodici”, scegliendo un importo specifico da versare in modo ricorrente; e “arrotondamento” sulle spese effettuate. La funzione investimenti consente di investire con la soglia minima di 5 euro grazie al partner Gimme5 (Gruppo AcomeA). Infine, all’interno della funzione prestiti (lanciata lo scorso aprile, si veda altro articolo di BeBeez), è stata inserita quella mutui, che permette di avviare la richiesta di un prestito in modo interamente digitale a Banca Sella.
La challenger bank nel marzo 2020 aveva anche lanciato Hype Bitcoin, in collaborazione con un’altra fintech italiana: Conio (si veda altro articolo di BeBeez). Le attuali fonti di introito di Hype sono i canoni sull’utilizzo di alcuni prodotti, i margini dalle transazioni con carte Hype e le referral fees (retrocessioni commerciali dai partner per gestione dell’interfaccia col cliente). I ricavi sono ben bilanciati sulle tre fonti, ma oggi per la maggiori parte provengono da transazioni e canoni, in quanto la società sta ancora arricchendo l’offerta di prodotti da terze parti. In proposito, Valitutti ha anticipato che Hype sta studiando integrazioni con operatori del settore buy now pay later (BNPL) e un prodotto per piccoli operatori economici e partite Iva individuali, che sarà disponibile entro fine anno. “In futuro potremmo anche lanciare un prodotto per le pmi“, ha anticipato Valitutti.