in-Lire, il network italiano di moneta complementare che conta ormai oltre 1600 aziende e oltre 2000 conti in-Lire operativi, ha effettuato una nuova acquisizione, a poco più di un anno da quella del network Tibex, attivo inizialmente nella regione Lazio (si veda altro articolo BeBeez). Si tratta del network Umbrex, ramo d’azienda della Link 3C Società Cooperativa, un circuito con all’attivo 300 pmi operanti nella regione Umbria (si veda qui il comunicato stampa).
Già ad ottobre aveva superato i 34 milioni di euro transati da inizio attività nel 2018, e stando alle previsioni dei manager, entro la fine dell’anno supererà i 15 milioni nel solo 2022. Grazie a questa seconda operazione di m&a e alla crescita organica del network, negli ultimi 12 mesi il circuito è cresciuto di oltre 1000 imprese, un network di imprese e autonomi che continuativamente si matchano per scambi commerciali di ogni genere e grandezza.
Fondata a Torino nel 2017 da Romi Fuke e Marco Negro, in-Lire ha iniziato le sue attività come detto a metà 2018 in Lombardia, con l’obiettivo di sostenere le piccole e medie imprese a fare rete attraverso lo strumento del credito compensativo. Attraverso un abbonamento annuale, le aziende iscritte hanno a disposizione un credito per finanziare spese correnti ed investimenti che possono essere poi “ripagati” attraverso l’offerta dei propri beni e servizi ad altre aziende nel circuito.
Il business si basa, in pratica, sull’utilizzo del credito commerciale, che viene adoperato come moneta per pagare beni e servizi tra le aziende che fanno parte del circuito. In questo modo si crea un circolo virtuoso in grado di sostenere le imprese e aiutarle in qualsiasi momento di crisi: il credito reciproco tra queste realtà nasce infatti in condizioni di forte fiducia, è generato dalla crescita del fatturato dei partecipanti e svolge appunto la funzione di una moneta complementare, che affianca ma non sostituisce l’euro. La startup aveva incassato il suo primo round nell’agosto del 2019, sottoscritto da un club deal guidato dall’incubatore BeMyCompany, fondato da Antonio Quintino Chieffo (si veda altro articolo di BeBeez ).
Nel luglio 2020 In-Lire si è trasformata in società per azioni e nel settembre dello stesso anno aveva annunciato l’imminente lancio di una campagna di equity crowdfunding da 500 mila euro sulla piattaforma We Are Starting, propedeutica alla quotazione (si veda altro articolo di BeBeez), ma poi l’operazione non era partita.
Nel luglio 2021 In-Lire è diventata società benefit. E, a dicembre dello stesso anno, come detto, ha acquistato Tibex, nata nel 2013 otto quando Sardex (oggi SardexPay), dopo aver sviluppato in Sardegna il concetto di rete di credito e moneta complementare, aveva cominciato ad applicarlo ad altre regioni italiane Tibex in origine copriva il territorio del Lazio. Successivamente Tibex, che si è poi resa indipendente nel 2020 e faceva capo a un gruppo di gruppi di imprenditori riuniti in Gestione 3C srl (si veda altro articolo BeBeez).
Il presidente Romi Fuke ha dichiarato: “Questa operazione da un lato dimostra la solidità e l’attrattività del nostro modello di business, visto che molte realtà simili alla nostra ammettono di vederci come un riferimento virtuoso di mercato, e dall’altro, ci rafforza nelle regioni del Centro – Sud, confermando la nostra vocazione nazionale.”
Il settore delle monete complementari sta acquisendo sempre più rilevanza, anche in funzione di un periodo in cui c’è sempre meno liquidità per le piccole e medie imprese. Se vi fossero delle crisi nel sistema bancario e monetario tradizionali, questi sistemi giocherebbero un ruolo fondamentale per la stabilità sociale ed economica dei territori dove si trovano ad operare. A oggi la moneta complementare più consolidata, è il WIR bancario svizzero, che ha raggiunto dimensioni tali che le permettono di avere un impatto macro-economico. La moneta complementare tedesca Chiemgauer genera lo 0,2% del Pil della Baviera.