Sardex, il circuito italiano che consente alle imprese e ai professionisti associati di scambiarsi vicendevolmente beni e servizi sulla base di crediti accumulati, ha cambiato nome in Sardex Pay. Lo ha annunciato la società i giorni scorsi mediante un post su Linkedin.
Il nuovo marchio, lanciato insieme al nuovo sito della società, simboleggia la dimensione sempre più internazionale della società fondata in Sardegna nel 2010 da Carlo Mancosu, Gabriele e Giuseppe Littera, e Franco Contu. Nel 2011 Piero Sanna si è unito alla compagine societaria completando il gruppo dei fondatori. Alla fine del 2011 è entrato nel capitale di Sardex il fondo di investimento lussemburghese Digital Investments.
Nell’aprile 2016 Sardex aveva incassato un round da 3 milioni di euro guidato da Innogest, affiancato da Invitalia Ventures (oggi Cdp Venture Capital sgr) tramite il fondo Italia Venture I, e Banca Sella Holding, a cui avevano partecipato anche Fondazione di Sardegna, Nice Group e Melpart di Stefano Meloni (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2019 lo strumento della moneta complementare, pensato inizialmente per professionisti, imprese e forza lavoro, è diventato patrimonio anche dei privati cittadini grazie a Sardex Bisoo, programma che permette di guadagnare crediti a fronte di una spesa in euro; chi acquista un bene o un servizio in euro da una delle tante attività aderenti all’iniziativa ottiene una ricarica in crediti secondo una percentuale stabilita. Nell’ottobre dello stesso anno Sardex ha acquistato il 63% del circuito di credito commerciale Venetex dalla holding di investimento VeNetWork (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel luglio 2020 Sardex ha incassato un round da 5,8 milioni di euro. Il round è stato guidato da Cdp Venture Capital (anche stavolta tramite Italia Venture I) con Fondazione Sardegna e Primomiglio sgr. All’aumento di capitale hanno partecipato anche Innogest e Nice Group (si veda altro articolo di BeBeez). L’investimento era stato preannunciato da Cdp Venture Capital nel giugno 2020, in occasione della presentazione del piano industriale 2020-2022 e dei suoi fondi (si veda altro articolo di BeBeez).
Ora il nuovo marchio SardexPay porta con sé anche nuovi servizi e migliorie tecnologiche che gradualmente saranno messe a disposizione dei partecipanti alla community nei prossimi mesi: da un motore di ricerca interna sempre più efficace, ai miglioramenti delle app, l’integrazione con gli e-commerce fino alla possibilità di effettuare direttamente sulla piattaforma SardexPay i pagamenti misti euro/crediti Sarde.
“Lo scorso anno i nostri iscritti hanno trovato nella community molte occasioni di business e scambiato beni e servizi per oltre 120 milioni senza toccare un euro. In più, hanno ottenuto linee di credito aggiuntive a tasso zero e coinvolto dipendenti e consumatori finali”, ha concluso Marco De Guzzis, ceo di SardexPay.