Worldline Merchant Services Italia, società controllata da Worldline, gruppo francese quotato a Parigi, leader europeo nei pagamenti e numero quattro a livello mondiale, ha a siglato l’accordo per acquisire l’attività di merchant acquiring di Banco di Desio e della Brianza per un controvalore complessivo di 100 milioni di euro. Contestualmente è stato sottoscritto un accordo commerciale per la distribuzione dei servizi di acquiring di Worldline tramite la rete di Banco Desio (si veda qui il comunicato stampa).
Banco Desio si è avvalso dell’assistenza di Vitale & Co in qualità di advisor finanziario, dello studio legale Molinari Agostinelli per gli aspetti legali e di PriceWaterhouse Cooper per l’analisi delle tematiche fiscali.
L’operazione di cessione era stata annunciata a novembre 2022 (si veda qui altro articolo di BeBeez). Allora era ancora aperta la gara tra la paytech italiana Nexi quotata a Piazza Affari, la statunitense Fiserv, e la stessa Worldline per la divisione pagamenti del gruppo bancario spagnolo Sabadell. La gara è poi stata vinta a fine febbraio da Nexi, che ha siglato ufficialmente l’accordo per acquisire dalla banca spagnola l’80% del suo business merchant acquiring sulla base di un enterprise value per il 100% di 350 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Banco Sabadell ha poi il diritto di vendere a Nexi, dopo almeno tre anni dal closing, il restante 20% sulla base della stessa valutazione, che potrebbe aumentare al raggiungimento di determinati obiettivi.
Nel dettaglio, l’accordo con Banco Desio prevede il trasferimento a Worldline Italia dell’attività di merchant acquiring di Banco Desio a cui fanno riferimento circa 15.000 esercenti per un totale di circa 19.000 Pos (point of sales) per un volume di circa 2 miliardi di euro in transazioni. Banco Desio e Worldline Italia hanno inoltre sottoscritto un accordo commerciale di 5+5 anni per la distribuzione tramite la rete di Banco Desio dei prodotti e dei servizi di pagamento di Worldline agli esercenti.
Worldline è quotata a Parigi ed è posseduta al 10,6% da Six group (l’operatore dell’infrastruttura del mercato finanziario svizzero che gestisce anche la Borsa svizzera) e al 4,4% da BPI France (l’equivalente di CDP Equity). A giugno 2022, invece, Worldine ha visto uscire dal proprio azionariato Atos, società al primo posto in Europa per la cybersicurezza che, tramite un operazione di accelerated book building presso investitori istituzionali, ha venduto il 2,5% della propria partecipazione, pari a circa 7 milioni di azioni. A seguito della vendita, a cui si è aggiunta un’operazione di hedging sui derivati, Atos ha raccolto 220 milioni di euro netti. Il gruppo IT francese Atos l’aveva portata in ipo nel 2014.
Ricordiamo infine che lo scorso ottobre 2022 Worldline ha chiuso la cessione di Ingenico, la divisione Terminals, Solutions & Services, ai fondi di private equity gestiti da Apollo, in base a un fair enterprise value attuale di circa 2,3 miliardi di euro, che porterà nelle casse della società dei pagamenti circa 1,4 miliardi di euro netti, a cui si aggiungono di 900 milioni di euro di azioni privilegiate che Worldline continuerà a detenere nel suo ex ramo di attività.