
La fintech italiana Opyn (l’ex Borsa del Credito, si veda altro articolo di BeBeez), Azimut e Banca Valsabbina hanno accelerato ulteriormente nel programma di finanziamenti digitali Pmi Be-Tech, grazie al quale l’istituto di credito bresciano erogherà ulteriori crediti alle pmi tramite il canale di Opyn, in ottica software as a service, avvalendosi stavolta anche della collaborazione del nuovo co-arranger e senior financer Santander Corporate & Investment Banking. Assieme i due istituti offriranno prestiti fino a 300 milioni di euro. Opyn metterà a disposizione dei richiedenti dei prestiti il software di valutazione del merito di credito.(si veda qui il comunicato stampa)
Più in dettaglio, le risorse erogate alle imprese proverranno, secondo quanto risulta a BeBeez, dal fondo di direct lending gestito da Azimut, i quali materialmente erogherano i prestiti alle PMI tramite la piattaforma Opyn. I prestiti vengono poi cartolarizzati tramite un veicolo dedicato (si veda qui il comunicato stampa).
Nello specifico, secondo quanto risulta a BeBeez, ad acquisire i crediti sarà infatti Cloud spv srl, che ne ha finanziato l’acquisto (si veda qui pag. 25 della Gazzetta Ufficiale dello scorso 12 maggio) con un’emissione di abs per complessivi 302,7 milioni di euro suddivisi in sei tranche, (due senior, tre mezzanine e una junior) collocate a metà aprile e tutte in scadenza nel marzo 2037.
La prima tranche senior, da 200 milioni di euro, con cedola indicizzata all’Euribor 3 mesi, è stata sottoscritta dalla stessa Santander CiB; la seconda tranche senior, da 40 milioni di euro, indicizzata all’Euribor 3 mesi, è invece stata sottoscritta da Banca Valsabbina, che agisce anche come Co-Arranger, di Account Bank; le tre tranche mezzanine, di cui la prima (32 milioni) offre una cedola fissa del 5%, la seconda (5,2 milioni) del 7,5% e la terza (10,5 milioni) del 10%, sono state anch’esse sottoscritte da Banca Valsabbina; infine la tranche junior, 15 milioni anch’essa al tasso fisso del 10%, è stata sottoscritta da fondi private debt di Azimut.
I finanziamenti per le pmi, rientranti nel progetto Slancio Italia, varato da Opyn per fornire nuova liquidità alle imprese colpite dalla crisi economica (si veda altro articolo di BeBeez), avranno una durata massima di sei anni, comprensivi di un anno di preammortamento, un importo variabile da 50.000 a 1,5 milioni di euro e la garanzia fino all’80% del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI di MCC. Le aziende che richiederanno il prestito saranno valutate in 24 ore sulla base dell’istruttoria condotta da Opyn attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, con un approccio guidato dai dati e in continuo aggiornamento mediante machine learning. Al processo automatico seguirà poi la verifica da parte di un analista fidi e successivamente la delibera che avviene online, con l’erogazione del finanziamento nel giro di pochi giorni lavorativi.
“Accogliamo con favore questo altro step che va a consolidare ulteriormente la partnership con Azimut e Opyn, oltre a confermare l’impegno di Banca Valsabbina nell’offrire alle PMI soluzioni di finanziamento basate sul fintech, grazie anche al supporto di un partner di peso internazionale come Santander CIB. Siamo convinti dell’importanza e della necessità di iniziative del genere per continuare a soste-nere il nostro tessuto produttivo, soprattutto in un contesto che vede il perdurare di una situazione di difficoltà, alimentata prima dalla pandemia e ora dalla crisi internazionale legata al conflitto in Ucraina”, ha commentato Hermes Bianchetti, responsabile divisione business di Banca Valsabbina.
Le nuove risorse vanno ad aggiungersi a quelle già offerte lo scorso dicembre da Banca Valsabbina e Opyn, dal valore di 100 milioni di euro per le pmi tramite la stessa piattaforma di peer to peer lending, in ottica di credit as a service (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’operazione ha rafforzato ulteriormente la collaborazione tra la fintech milanese e la banca bresciana, che da settembre 2020 ha già veicolato mediante operazioni di cartolarizzazione circa 100 milioni di euro alle pmi attraverso lo stesso progetto Slancio Italia. Nel luglio 2021 Banca Valsabbina ha consolidato la partnership, acquistando circa l’8,3% di Business Innovation Lab, cui fa capo la piattaforma Opyn, in un’operazione che ha previsto in una prima fase l’acquisto delle quote sul mercato secondario e l’assegnazione a Valsabbina anche di warrant convertibili in ulteriori azioni fino al raggiungimento di una partecipazione complessiva al massimo pari al 9,9% (si veda altro articolo di BeBeez). Un’operazione, questa, che ha suggellato una collaborazione già in atto da tempo. La banca, infatti, lo scorso aprile ha sottoscritto insieme ad Azimut i titoli abs della cartolarizzazione da 200 milioni di euro di crediti alle pmi erogati da Opyn/Borsa del Credito emessi dal veicolo Kripton spv (si veda altro articolo di BeBeez). Si era trattato della seconda operazione di questo tipo che coinvolgeva Banca Valsabbina. Nel settembre 2020, infatti, la banca aveva sottoscritto titoli abs di una cartolarizzazione di 100 milioni di euro di crediti offerti sulla piattaforma (si veda altro articolo di BeBeez).
Vale la pena ricordare che Azimut dal 2016 è socio di Opyn, allora Borsa del Credito, cioè da quando ha partecipato al round di investimento da 1,6 milioni di euro raccolto dalla startup e guidato dal fondo P101, affiancato anche da GC Holding, la controllante dello spedizioniere Italmondo (si veda altro articolo di BeBeez). P101 era invece azionista di Opyn sin da 2015, quando aveva guidato un primo round da un milione di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Gabriele Blei, ceo del Gruppo Azimut, ha commentato: “In uno scenario in cui persiste un disallineamento tra le risorse a disposizione delle grandi imprese rispetto a quelle di dimensioni medie e piccole, si inserisce il nostro impegno a sostegno dell’economia reale e il nostro progetto neoFinancing, con il quale disintermediamo sia la raccolta che l’impiego dei capitali fornendo finanziamenti alle imprese tramite una gamma diversificata di fondi. Grazie all’innovazione di prodotto e alle competenze maturate abbiamo oggi raggiunto a livello di Gruppo 5 miliardi di euro di masse in fondi di private markets pari al 9% delle masse gestite totali. Con il nostro modello di finanza alternativa, che integra piattaforme fintech e soluzioni sui mercati privati sfruttando le potenzialità di intelligenza artificiale e big data, puntiamo ad erogare 1,2 miliardi di euro prestiti alle PMI italiane entro il 2025”.
Ivan Pellegrini, ceo di Opyn ha aggiunto: “Crediamo che sia sempre più importante, anche in questo momento storico, riuscire a unire le forze per aiutare le PMI Italiane. Il sistema imprenditoriale italiano si fonda su circa 4,4 milioni di imprese attive, delle quali il 99% sono microimprese o PMI che producono la maggior parte del fatturato generato in Italia e dell’occupazione. Per questo è importante collaborare, al fine di innovare realmente il mondo della finanza e renderlo più efficiente e più funzionale alle esigenze, anche quelle emergenti, dell’economia reale. Siamo lieti di avere nuovamente al nostro fianco in questa operazione dei partner come Banca Valsabbina e Azimut, e da oggi Santander CIB. Per Opyn si tratta di un’evoluzione, non siamo più “solo” erogatori di prestiti alle imprese, ma abilitatori tecnologici per la finanza tradizionale.”
Ricordiamo che poche settimane fa, dopo l’altro recente ingresso nel crowdfunding con l’acquisto del 9% della piattaforma fintech Opstart (si veda altro articolo di BeBeez), Banca Valsabbina ha finalizzato un altro accordo strategico, stavolta nella tecnologia blockchain. L’istituto bresciano si è infatti impegnata insieme ad altri investitori ad acquisire al 27% del capitale di Sandbox, fintech milanese che si propone di aiutare le aziende finanziarie nella trasformazione digitale, soprattutto nel campo della decentralized finance. L’operazione avverrà parte in aumento di capitale e parte acquisendo quote da altri soci (si veda qui il comunicato stampa).
Oltre Sandbox, Banca Valsabbina è entrata a giugno scorso nel capitale di Credit Service spa, proprietaria della piattaforma di invoice trading MyCreditService.com con la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato alla banca bresciana e a Siav spa, società tecnologica padovana, leader nel software per la gestione elettronica dei documenti e dei processi digitali, che a seguito del quale hanno rilevato rispettivamente il 17,5 e il 13,1% (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre, nel settembre scorso ha acquisito il 9,9% di Prestiamoci, piattaforma italiana attiva da più di 10 anni nel peer to peer lending. L’operazione ha visto la banca partecipare a un round di finanziamento da circa 2 milioni di euro, a cui hanno partecipato anche gli altri azionisti preesistenti, tra cui spiccano, oltre ai fondatori guidati da Daniele Loro, anche Banca Sella, Club Italia Investimenti 2, Innogest, Digital Magics e alcuni business angel di alto profilo come Stefano Miccinelli, Luca Gacometti e Roberto Condulmari (si veda altro articolo di BeBeez).