“La cessione di credito su piattaforme fintech è ormai anche una prassi che coinvolge il mondo del project finance. La piattaforma ad hoc di Officine CST, lanciata nel 2019 per finanziare Superstrada Pedemontana Veneta spa, a oggi ha intermediato 2400 fatture per un totale di 155 milioni di euro di crediti verso 55 controparti”. Lo ha detto a BeBeez Paolo Gesa, direttore commerciale di Officine CST, della società specializzata nella gestione di crediti performing e non performing verso la Pubblica Amministrazione, controllata da Cerberus e fondata da Giampiero Oddone.
Del tema Gesa parlerà anche domani 12 maggio in occasione del Caffé di BeBeez su Cartolarizzazioni di crediti commerciali e finanziamenti di vario tipo, gli ultimi trend raccontati dai protagonisti.
La piattaforma, lanciata a gennaio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), funziona secondo l’approccio del reverse factoring e consente di finanziare efficientemente il capitale circolante delle imprese fornitrici di un’impresa capofiliera, SIS Scpa in questo caso. Nel dettaglio, ha spiegato Gesa, “Officine CST ha strutturato un veicolo di cartolarizzazione, Vitruvio SPV srl, che su base revolving acquista pro soluto i crediti delle aziende fornitrici di Pedemontana Veneta, li cartolarizza ed emette note abs che vengono sottoscritte da investitori istituzionali. A oggi il veicolo ha registrato un rendimento significativamente superiore ad asset call con rischio similare. Le note junior sono sottoscritte dalla stessa SIS, cioè il capo filiera, che praticamente riacquista il proprio rischio di credito, che conosce meglio di tutti”.
E ha aggiunto Gesa: “In base al business plan originario SIS avrebbe ottenuto un equo rendimento sul proprio investimento, tuttavia, la priorità dell’azienda era mettere a disposizione dei suoi fornitori uno strumento efficiente di liquidità e, a seguito del primo lockdown di marzo 2020, SIS ha preferito migliorare le condizioni commerciali per ampliare l’accesso al programma al maggior numero di fornitori possibile sostanzialmente rinunciando al proprio rendimento. La circostanza citata ha messo ancor più in luce la flessibilità dello strumento e quanto questo possa contribuire a gestire positivamente situazioni di crisi di liquidità”.
Ricordiamo che Superstrada Pedemontana Veneta spa, concessionaria per 39 anni di progetto, costruzione, finanziamento, messa in opera, gestione e mantenimento della Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta che collega le città di Vicenza e Treviso, a fine 2017 aveva emesso un prestito obbligazionario in due tranche (una senior da 1,221 miliardi e una subordinata da 350 milioni) per finanziare la costruzione della Superstrada del costo complessivo di 2,566 miliardi dell’opera. Tra i sottoscrittori dei bond, sono stati quotati all’Irish Stock Exchange, al momento dell’emissione per la tranche subordinata c’erano il fondo europeo Marguerite, dedicato a trasporti, energia e infrastrutture green sottoscritto anche da Cdp (40 milioni), e il fondo Westbourne Capital (225 milioni) (si veda qui il comunicato stampa di allora). Sponsor di Superstrada Pedemontana Veneta è appunto SIS Scpa, Consorzio Stabile tra le imprese che fa capo per il 51% a Fininc spa (della famiglia Dogliani) e per il restante 49% a Sacyr Costruccion sa. SI è trattato del primo Greenfield Project Bond a livello europeo senza rating o credit enhancement istituzionale (si veda qui il prospetto del bond).
La piattaforma di Officine CST sviluppata per Pedemontana Veneta è replicabile ovviamente per altri general contractor. Il veicolo di cartolarizzazione rappresenta infatti una delle fonti di finanziamento più innovative per la gestione del circolante sulla filiera del credito derivante progetti in partenariato pubblico-privato (PPP): l’operatore economico privato in qualità di general contractor, e quindi di debitore ceduto, può godere di una dilazione dei pagamenti con riduzione dei costi finanziari di gestione del circolante; di una maggiore efficienza produttiva grazie all’ottimizzazione della liquidità sulla filiera e riduzione dei tempi di realizzazione dell’opera; di controllo del processo e quindi di una selezione a monte dei cedenti meritevoli e accettazione della cessione mediante espressione del consenso a valle. Quanto ai fornitori, hanno ovviamente il vantaggio di cedere pro-soluto i crediti e quindi di incassarli immediatamente; di non avere alcuna registrazione in centrale rischi, perché la cessione tramite spv non costituisce una linea di credito come quelle delle banche o delle società di factoring e non viene segnalata nella centrale rischi di Banca d’Italia; di incrementare le risorse finanziarie complessivamente accessibili; e di poter decidere se cedere o meno i crediti.
Fondata nel 2004 e con sede a Roma, Officine CST dal 2017 gestisce Creho.it (ex crediticertificati.it), un marketplace digitale per lo smobilizzo e la monetizzazione dei crediti verso la PA anche in partnership con varie associazioni di categoria. Nel 2020 la società ha acquistato attraverso veicoli di cartolarizzazione 160 milioni di euro di Npl, principalmente verso le pubblica amministrazione, procedure concorsuali e altri crediti commerciali e ha gestito oltre 200 milioni di fatture commerciali emesse da pmi tramite le sue piattaforme fintech (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio 2020 Officine ha anche lanciato la sua piattaforma fintech dedicata al reverse factoring (si veda altro articolo di BeBeez), in particolare dedicata al finanziamento del capitale circolante delle imprese fornitrici di imprese capofiliera di progetti infrastrutturali. La piattaforma è stata utilizzata sinora per finanziare Superstrada Pedemontana Veneta spa e alla fine dello scorso aprile aveva intermediato 2400 fatture per un totale di 155 milioni di euro di crediti verso 55 controparti (si veda altro articolo di BeBeez).
Cerberus ha rilevato il 57,11% di Officine CST nel luglio 2018 con l’ad Gianpiero Oddone che è rimasto nel capitale con il 28%, mentre Roberto Nicastro, senior advisor di Cerberus è divenuto allora presidente (si veda altro articolo di BeBeez). Un 11,37% fa capo a P Partners Investments, società londinese controllata da Riccardo Banchetti (ex banker Lehman Brothers, oggi a capo della sua Eidos Partners).
Nel dicembre 2019 Officine CST ha quotato su ExtraMot Pro3 un minibond da 4 milioni di euro a scadenza 31 dicembre 2021, che è stato sottoscritto dal fondo Amundi Progetto Italia, gestito da Amundi sgr (si veda altro articolo di BeBeez).