La piattaforma di lending ai privati Prestiamoci ha raccolto dagli investitori un totale di 6,6 milioni di euro per finanziare il lancio e la crescita della startup, mentre ha coinvolto una serie di investitori istituzionali per finanziare l’erogazione dei prestiti offerti in piattaforma e si appresta a lanciare la sua seconda cartolarizzazione per un valore di 60 milioni di euro.
“Dal 2013 a oggi Prestiamoci spa ha raccolto capitali dagli investitori che abbiamo investito nello sviluppo della piattaforma, dei prodotti e soprattutto di un sistema di analisi del rischio che permetta l’erogazione del credito nel giro di 24 ore. A fine agosto avevamo erogato nel complesso 40 milioni di euro e avevamo un portafoglio prestiti ancora da rimborsare di circa 28 milioni. Il tutto con un tasso di default di soli 50 punti base, che porta il rendimento netto per gli investitori in piattaforma al 6,9% all’anno dal 7,4, che è il tasso medio pagato dai debitori”. Lo ha detto il ceo e cofounder Daniele Loro in occasione del suo intervento lo scorso 30 settembre alla Milano Finanza Digital Week, organizzata da Milano Finanza in collaborazione con BeBeez (si veda altro articolo di BeBeez).
Loro ha aggiunto anche che “la piattaforma ha oggi una capacità di erogazione di 3 milioni al mese e conta 5200 clienti”. Quanto agli investitori, “Prestiamoci coinveste con i suoi investitori in tutti i prestiti offerti in piattaforma. Gli investitori sono in gran parte istituzionali e spesso ricorriamo a cartolarizzazioni”. Ricordiamo per esempio, l’operazione strutturata con Banca Valsabbina, tramite l’spv P2P Lendit srl, nel novembre 2018 per un investimento complessivo fino a 25 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). E ora, ha anticipato Loro a BeBeez, “stiamo avviando una nuova operazione di cartolarizzazione per 60 milioni di euro tramite il veicolo P2P Lendit II, che coinvolgerà gli stessi investitori dell’operazione precedente più qualcuno nuovo”.
La piattaforma di lending ai privati Prestiamoci, ha raccolto dagli investitori un totale di 6,6 milioni di euro. Gli ultimi due round non sono stati annunciati pubblicamente, ma se ne trova traccia nei documenti di Digital Magics, l’incubatore quotato all”Aim Italia, che è socio di Prestiamoci sin dal 2013. La startup aveva incassato un round seed da 550 mila euro nell’ottobre 2013 (scarica qui il comunicato stampa di allora) e nel settembre 2014 l’incubatore aveva sottoscritto un nuovo round da 450 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, nel dicembre 2015 Prestiamoci aveva annunciato un round di investimento da 2 milioni di euro che era stato sottoscritto da Innogest sgr (lead investor), Banca Sella holding , Club Italia Investimenti 2 e altri investitori italiani e internazionali. Digital Magics nell’operazione aveva inoltre coinvolto l’ampio network di investitori privati e istituzionali, che supportano le partecipate del suo portfolio (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel frattempo Prestiamoci aveva ottenuto da Banca d’Italia la licenza di Istituto di Pagamento per PituPay, società controllata al 100% da Agata spa, per gestire i flussi finanziari direttamente senza l’appoggio ad altre banche e istituti di credito. A fine 2014 (si veda altro articolo di BeBeez) Digital Magics aveva firmato un accordo con la norvegese TrustBuddy quotata a Stoccolma per cedere Prestiamoci, valutata allora 5,3 milioni di euro in cash e azioni, con Digital Magics e gli altri investitori di Prestiamoci, che sarebbero diventati quindi importanti azionisti di TrustBuddy. La società norvegese, però, ha poi deciso di recedere unilateralmente dall’accordo (si veda qui il comunicato stampa) a seguito di una pesante crisi aziendale che ha portato alla focalizzazione sul mercato del Nord Europa, la chiusura di sedi e tagli ai costi e al personale. Prestiamoci è andata così avanti da sola.
Nel 2017 la società, valutata allora pre-money 4,5 milioni di euro, ha raccolto altri 1,6 milioni di euro dagli azionisti già presenti più Pitagora/CR Asti (si veda qui il Portfolio Highlights settembre 2017 di Digital Magics), mentre nel corso del 2019 Prestiamoci ha incassato un ulteriore round da 2 milioni di euro sottoscritto sempre dagli azionisti esistenti (si veda qui il Portfolio Highlights settembre 2020 di Digital Magics).
E ora, ha detto Loro, “quest’anno chiuderemo in utile“. A giugno 2020 Prestiamoci ha raddoppiato l’attività con 1,1 milioni di euro di fatturato in sei mesi e un ebitda di 150 mila euro, rispetto ai 950 mila euro di ricavi dell’intero 2019, quando ancora l’ebitda era stato negativo per 700 mila euro. Per quest’anno si prevede una chiusura dell’anno in utile con ricavi nell’ordine dei 2,5 milioni e un ebitda atteso positivo per circa 350 mila euro.