L’ampliamento dell’attività dall’invoice financing alla compravendita di crediti fiscali e in particolare ai crediti econbonus e simili sta diventando quasi un passaggio naturale.
Gruppo Finservice, gruppo di consulenza specializzato nell’ottenimento di contributi a fondo perduto nazionali, regionali e comunitari alle imprese e di cui dal 2018 fa parte la piattaforma di invoice financing CashMe (si veda altro articolo di BeBeez), ha da poco lanciato Bonus Chiaro spa, marketplace per la compravendita di crediti fiscali rinvenienti da superbonus, ecobonus e sismabonus. Lo ha detto a BeBeez Marcello Scalmati, fondatore di CashMe, che quindi amplia la sua attività anche a questo tipo di asset e che prevede un livello importante di attività. “Abbiamo stretto un accordo con un fondo italiano che ha capacità fiscale per 50 milioni di euro“, ha detto Scalmati.
Come noto, infatti, il Decreto Rilancio, così come spiegato anche dal Rapporto sulla Programmazione di Bilancio 2020 dell’Ufficio Parlamentare per il Bilancio, ha previsto un rafforzamento degli incentivi pubblici per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica (ecobonus) e delle caratteristiche antisismiche degli edifici (sismabonus) effettuati nel secondo semestre 2020 e nel 2021, per i quali viene aumentata al 110% la percentuale di detrazione (superbonus) e ridotto da 10 a 5 anni il periodo di fruibilità. Per tali spese e per le altre sostenute nel biennio 2020-21 che non beneficiano dell’aumento della detrazione, l’art. 121 prevede inoltre la possibilità di trasformare la detrazione in credito d’imposta cedibile o in sconto sul corrispettivo. La cedibilità a terzi del credito d’imposta è una misura volta soprattutto a dare liquidità alle aziende dei tanti comparti potenzialmente coinvolti e ha ampliato la gamma degli strumenti finanziari potenzialmente interessanti per gli investitori.
Ma perché un soggetto possa utilizzare il credito d’imposta collegato all’eco-bonus, è necessario, da un lato, avere un ammontare di imposte da pagare nell’anno che sia corrispondente oppure, dall’altro, avere un elevato numero di dipendenti per i quali si devono pagare le rispettive imposte. E se il credito viene acquisito sul mercato, ovviamente ci deve essere un vantaggio per l’investitore, che lo va a comprare a un prezzo scontato rispetto al credito d’imposta rappresentato. “In media diciamo che stiamo parlando di un prezzo pari a circa l’85% del valore nominale, pari a un tasso del 3% sui 5 anni”, ha detto ancora Scalmati, sottolineando che, rispetto ai tassi di mercato risk free attuali, si tratta di un ottimo rendimento.
Pochi giorni fa era stata invece Workinvoice a lanciare il suo marketplace di crediti fiscali battezzato Ecobonus 110%, insieme al gruppo di informazioni creditizie e della business information Crif (socio di Workinvoice al 10%), con il supporto di PwC, in veste di advisor strategico e tecnico (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo è trasformare i crediti fiscali in un’asset class innovativa. Il marketplace sarà un vero e proprio mercato secondario che si estenderà a tutti i crediti fiscali trasferibili.
Ma anche Teamsystem Finance Value Chain srl, che ha sviluppato la piattaforma di invoice financing Incassa Subito lanciata lo scorso aprile da Teamsystem e Banco Bpm, nell’ambito di una più ampia partnership per lo sviluppo di servizi di digital e supply chain finance da svilupparsi tramite (si veda altro articolo di BeBeez), ha già ampliato la sua attività ai crediti ecobonus e sisma bonus.
Non sono ancora attive sul fronte ecobonus e sismabonus altre piattaforme fintech operative invece su altri tipi di crediti fiscali, in particolare crediti Iva, ma è ragionevole immaginare che il passo possa essere breve. Per esempio TXC Markets, startup che sviluppa marketplace di crediti illiquidi (si veda altro articolo di BeBeez), ha lanciato a inizio anno TXC TaXchange, piattaforma fintech che consente di monetizzare i crediti fiscali Iva, Ires e Irap. La prima operazione è stata chiusa a fine estate. Si trattava di un credito Iva da circa 880 mila euro generato da un’impresa attiva dal 1994, attiva nel settore biochimico, farmaceutico, biologia molecolare, dei diagnostici in vitro e dispositivi medici, cliente di Italfinance Group, specializzato in consulenza finanziaria e mediazione creditizia corporate. Il credito è stato venduto in asta competitiva al prezzo di 98 centesimi (si veda qui il comunicato stampa). Al momento Taxchange non prevede ancora lo scambio di crediti da ecobonus e superbonus, ma appunto solo al momento.
Infine da segnalare che la piattaforma dedicata all’intermediazione di prestiti alle pmi Borsa del Credito, partecipata da P101 sgr, gruppo Azimut e GC Holding, ha lanciato a metà ottobre il prestito Eco-Green Starter per il finanziamento per le imprese attive nella riqualificazione energetica e antisismica degli edifici. Il finanziamento permetterà alle pmi del settore edile di prepararsi ad accogliere le richieste di lavori e potrà essere utilizzato, ad esempio, per acquistare le materie prime, le scorte di magazzino, gli strumenti necessari all’apertura del cantiere. Non si tratta quindi di una piattaforma di trading di econbomus, ma di un’offerta di prestiti dedicata alle aziende costruttrici (si veda altro articolo di BeBeez).