![Ignazio Visco all'Assiom Forex](https://bebeez.it/files/2019/02/Schermata-2019-02-04-alle-05.35.00-1024x465.png)
Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, lo scorso sabato 2 febbraio ha tirato la voltata a private capital e fintech in occasione del suo intervento al 25° congresso di Assiom Forex a Roma (scarica qui il testo dell’intervento).
Sul primo fronte, ha detto Visco, “per sostenere la crescita e per rendere più efficiente l’allocazione delle risorse abbiamo bisogno di un sistema finanziario più articolato. Le esigenze finanziarie delle imprese innovative e attive a livello internazionale non possono essere soddisfatte solo dalle banche. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni il ruolo del mercato dei capitali è ancora troppo limitato, anche nel confronto con le altre grandi economie dell’Europa continentale. Occorre proseguire nelle politiche di sostegno allo sviluppo delle fonti non bancarie di finanziamento delle imprese”.
E una simile evoluzione del mercato non sarà negativa per il sistema bancario, anzi, Ha infatti proseguito il governatore: “Le banche possono accompagnare e trarre beneficio da questi sviluppi ampliando e innovando la gamma di servizi offerti. La sfida più importante, in prospettiva, è quella della tecnologia che abbatte drasticamente i costi di trasmissione, elaborazione e archiviazione delle informazioni e spinge verso nuove forme di intermediazione delle transazioni finanziarie. Intere filiere all’interno dell’industria finanziaria, dai servizi di pagamento all’offerta di credito, dalla negoziazione di titoli alla gestione dei rischi, sono già interessate, in alcuni paesi in modo significativo, dalla digitalizzazione e dalla rapida crescita della quota di mercato di soggetti non bancari (FinTech). Ulteriori pressioni competitive arriveranno dalle imprese globali, alla frontiera dell’innovazione tecnologica (tra cui le cosiddette “Big Tech”), che possono sfruttare la loro presenza su mercati molto ampi”.
E sul tema della regolamentazione del fintech, Visco ha precisato: “Le autorità devono assicurare ai nuovi intermediari una forma adeguata di supervisione, che tenga conto delle loro potenzialità e dei rischi connessi con la loro attività. Devono in particolare stimolare sia le società FinTech sia le banche a porre la dovuta attenzione alle possibili conseguenze negative di attacchi informatici in un sistema ormai immerso nella tecnologia digitale. Siamo impegnati, a fianco delle altre autorità e degli intermediari, nello sforzo di mantenere la sicurezza informatica del settore finanziario. Abbiamo anche adeguato l’organizzazione della funzione di Vigilanza con la creazione di strutture dedicate all’analisi delle iniziative FinTech, con l’obiettivo di anticipare gli sviluppi di mercato e di aggiornare metodi e strumenti di intervento”.