
Dott. Gallina srl, società di La Loggia (Torino), specializzata nella produzione di lastre e sistemi in policarbonato per finestrature e coperture per il settore edile e nella produzione di profilati tecnici per l’industria e l’automotive, ha emesso un minibond da 14 milioni di euro a 7 anni, che è stato interamente sottoscritto da Unicredit. Si tratta di un’emissione di tipo sustainability-linked, con meccanismo che lega il tasso d’interesse al raggiungimento di precisi obiettivi in termini di riduzione dei consumi enrgetici e di miglioramento dell’accesso ai servizi di welfare aziendale.
Fondata nel 1960 da Pier Aulo Gallina, oggi la società è guidata dai fratelli David, Daniel e Dario Gallina, occupa circa 270 addetti e ha chiuso il 2019 (ultimo bilancio disponibile) con 52,8 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 4,8 milioni e un debito finanziario netto di 14,2 milioni (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). I proventi del bond serviranno a finanziare la trasformazione di alcuni spazi industriali oggi dismessi nella propria nuova sede operativa e direzionale.
Con questa operazione Unicredit ha raggiunto quota 100 minibond sottoscritti (+67% dal 2020), di cui 31 emissioni da inizio 2021, per un valore complessivo di 690 milioni di euro, con una crescita del 51% rispetto allo scorso anno a quest’epoca (si veda qui il comunicato stampa). Unicredit sottolinea nella sua nota che in termini di numero di emissioni sottoscritte, la quota di mercato della banca nei primi 8 mesi del 2021 ha raggiunto il 37%. Un dato che, ricorda Unicredit, emerge da BeBeez Private Data, il database di BeBeez che mappa, tra l’altro, tutte le emissioni di minibond da quando si è aperto il mercato (scopri qui come abbonarti e qui l’ultimo Report di BeBeez sul Private Debt, disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).
Nel dettaglio, le risorse finora mobilitate da Unicredit a supporto dell’economia reale italiana sono il frutto di: 66 emissioni totalmente o parzialmente sottoscritte dalla banca, pari a oltre 439 milioni in termini di volumi erogati, con distribuzione su tutto il territorio italiano in svariati settori economici; 27 emissioni nell’ambito dei diversi Basket Bond (di cui 21 del Basket Bond Puglia, con garanzia della Regione Puglia, e 6 del Basket Bond di Filiera, iniziativa promossa con CDP per lo sviluppo delle principali filiere dell’economia italiana) per un valore complessivo di oltre 129 milioni di euro; e 7 minibond distribuiti a investitori istituzionali per 121 milioni di euro.
Anche nell’utilizzo di questo strumento alternativo di finanziamento è sempre più rilevante il tema della sostenibilità dei modelli di business, tanto è vero che quasi il 30% delle emissioni del 2021 curate da UniCredit per conto delle aziende hanno incorporato obiettivi ESG.
In termini di settore economico delle società emittenti, spiccano per numerosità e volume delle operazioni il Food & Beverage, che ha beneficiato della prima tranche del programma Basket Bond di Filiera con Cdp, dedicata al settore vitivinicolo, e quello Telecom & IT. Segue settore chimico farmaceutico, ma tutti i settori manifatturieri e dei servizi sono rappresentati, a testimonianza della diffusione dello strumento.
La dislocazione geografica degli emittenti rispecchia la maggiore concentrazione di attività produttive nelle regioni settentrionali, ma è in assoluto la Regione Sud della banca a registrare i numeri più alti, grazie anche alle 21 imprese pugliesi che hanno finora partecipato al Basket Bond Puglia.
Niccolò Ubertalli, responsabile di UniCredit Italia, ha commentato: “Siamo particolarmente soddisfatti del traguardo delle 100 imprese sostenute che consideriamo però una tappa intermedia. Con lo strumento del minibond mobilitiamo importanti risorse in favore delle pmi italiane per sostenerne i progetti di crescita. In questa fase di ripartenza si tratta di fondi quanto mai importanti, che si aggiungono alla nostra tradizionale attività di supporto dell’economia reale. UniCredit si conferma banca leader in Italia nel favorire l’accesso delle PMI al mercato dei capitali, incoraggiando la diversificazione delle fonti di finanziamento e agevolando una maggiore maturità finanziaria del nostro sistema imprenditoriale verso forme alternative di finanziamento degli investimenti”.